Pubblici esercizi, Umbria poco cara

Fipe Confcommercio: aumenti più contenuti che nel resto del Paese per bar e ristoranti

Condividi questo articolo su

A maggio 2015, dice la Fipe Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, «i prezzi dei servizi di ristorazione commerciale (bar, ristoranti, pizzerie e simili – il così detto comparto Horeca) hanno subito una variazione dello 0,2% rispetto al mese precedente e di un punto percentuale rispetto allo stesso mese di un anno fa».

Il confronto «L’inflazione acquisita per l’anno in corso – spiega la Fipe – è pari allo 0,9%. A livello generale i prezzi al consumo crescono dello 0,1% sia rispetto al mese precedente sia rispetto a maggio 2014. Con la lieve risalita dell’inflazione generale e un profilo inflazionistico invariato dei servizi di ristorazione, i profili dei prezzi tendono a convergere pur nel contesto di un differenziale che rimane significativo».

L’ANALISI DI FIPE CONFCOMMERCIO SULL’ITALIA

Umbria a due velocità In Umbria, per quanto riguarda i servizi di ristorazione, «a maggio hanno fatto registrare un aumento più contenuto: dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,8 rispetto a maggio 2014. Mentre l’Italia centrale, nel suo complesso, ha manifestato aumenti, rispettivamente, dello 0,2 e dell’1,1%».

L’ANALISI DI FIPE CONFCOMMERCIO SULL’UMBRIA

Alcuni prezzi Scendendo nel dettaglio, la Fipe, spiega che «A Perugia, rispetto a Terni, il caffè al bar costa mediamente 6 centesimi in più (94 contro 88), il cappuccino 3 centesimi in più (1,13 euro contro 1,10), un panino 90 centesimi in più (2,29 euro contro 1,39), ma a Terni costa più caro un pasto in pizzeria (9,51 euro contro 9,20).

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli