Recupero periferie, Gentiloni in Umbria

Il presidente del consiglio, per firmare i protocolli relativi a Perugia e Terni, sceglie il capoluogo. L’importante, però, è che i fondi ci siano per tutti

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Il percorso era iniziato il 25 maggio del 2016, con il bando con “le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”.

La firma Terni – piazzata alla 33esima posizione – e Perugia che invece era 84esima nella mattinata di giovedì avranno la conferma ufficiale di essere state inserite tra quelle che avranno accesso ai fondi messi a disposizione dal governo e per questo è in programma – a Perugia, alle 11, alla stazione ferroviaria di Fontivegge – una cerimonia alla quale prenderanno parte, insieme al presidente del consiglio Paolo Gentiloni, i sindaci delle due città, Leopoldo Di Girolamo e Andrea Romizi.

LA CLASSIFICA

L’area ex Gruber a Terni

Il progetto di Terni A novembre il comune di Terni aveva optato per la modifica (atto di indirizzo) del progetto ‘Interest’, approvato nell’agosto 2016 per cercare di ottenere oltre 10 milioni di euro. Gli ambiti del progetto ‘Interest’ sono legati – in particolar modo – all’ex Gruber (due interventi), Pit-stazione, area ex Bosco-Cmm, ex Antoniano (quattro interventi), parco Rosselli, Sant’Agnese e largo Cairoli (tre interventi);  a questi si aggiungono via dell’Argine e l’ex Camuzzi. Ci sono inoltre richieste per opere di valorizzazione di connessioni interquartieri, decoro e qualificazione energetica/paesaggistica, interventi edilizi privati, azioni di marketing e laboratori urbani. L’importo complessivo del progetto è di 13 milioni 833 mila euro: 10 milioni 343 mila del Ministero, 723 mila di cofinanziamento comunale e 2 milioni 765 mila di cofinanziamento privato. I partner sono 31: tra loro figurano l’Ater, Fs, Ferrovie dello Stato e Rfi.

IL PROGETTO TERNANO

Le modifiche

Le modifiche La giunta ha deciso di rivedere parzialmente il progetto iniziale a causa di «una serie di sviluppi tali da rendere necessarie ed opportuna la valutazione di una sua implementazione, trattandosi di aspetti coerenti migliorativi ed in linea con i principi del bando di riferimento». Focus su Pit-stazione e area ex Bosco Cmm: le modifiche riguardano il recupero dell’ex magazzino merci («considerato che la proprietà intende procedere prioritariamente alla vendita, anche per l’interessamento di un operatore economico e l’indisponibilità in tal senso dell’amministrazione, si ritiene necessario rimandare ogni determinazione in merito alla compatibilità e fattibilità dell’investimento; qualora l’operazione di vendita non avesse buon esito, sarebbe opportuno procedere a valutare la messa a disposizione da parte della società Fs), il restyling del fabbricato viaggiatori in via di attivazione (coinvolta Rfi in questo caso, «emersa la disponibilità e l’ipotesi di messa a disposizione degli immobili o parte di essi, localizzati sul lato est del fabbricato viaggiatori, attualmente non utilizzati»), rigenerazione area ex Bosco con nuovi servizi integrato nell’ambito Pit-stazione per incrementare il budget a disposizione, teatro Cmm e ‘Living Lab, Fab Lab’.

Il progetto di Perugia Non solo Fontivegge. Nell’ampio progetto che il Comune ha presentato al governo, si prevedeva di mettere mano anche ai parchi e alle aree verdi. Tra Fontivegge e Madonna Alta si prevede di investire più di 2 milioni di euro per la riqualificazione delle aree verdi e dei percorsi ciclopedonali, l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza nei parchi, come al Chico Mendez e nelle strade cittadine per 430 mila euro, 200 mila euro per la realizzazione di opere per irrigare le giardini e gli orti. In più c’è un progetto di recupero dell’edificio della scuola materna Pestalozzi, per un importo complessivo di 1.700.000 euro, interventi per 270 mila euro sulle fontane di piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e Fonti di Veggio, la riqualificazione dell’area sportiva di Via Diaz che impegnerà altri 175 mila euro e, infine, 740 mila euro per la diffusione del servizio wifi su tutta l’area per un costo totale di 740 mila euro. 

L’ambiente C’è poi il progetto europeo Life, portato avanti dal comune di Perugia con l’università di Perugia, dell’Aquila, la Regione e i comuni di Bastia, Assisi e Terni per la valorizzazione della biodiversità nei territori toccati dal Sentiero della Pace e il progetto di riqualificazione del percorso verde di Pian di Massiano nell’area del laghetto verde, che vede impegnati, insieme al Comune, tre dipartimenti dell’ateneo perugino – Agraria, Veterinaria e Ingegneria Ambientale – la Regione e l’Enpa per un intervento strutturale per la fitodepurazione del laghetto e uno di gestione della popolazione di nutrie che vi vivono.

Minimetrò Ancora, per la stazione, in programma un intervento nella zona compresa tra la stazione ferroviaria e il bus terminal del Minimetrò, che prevede il completamento della pavimentazione su tutta l’area, la ridefinizione dei percorsi pedonali provenienti da piazza Vittorio Veneto e la separazione di tali percorsi dai flussi veicolari. Sarà, inoltre, realizzata una pensilina con copertura fotovoltaica per la protezione del percorso pedonale di collegamento tra la stazione ferroviaria e il bus terminal e la sistemazione e riqualificazione a verde delle isole pedonali e dei percorsi di avvicinamento dello spazio Coworking, previsto nel portico dell’Ex Upim. Importo totale dei lavori 940 mila euro.

Il parcheggio Ancora 970 mila euro saranno investiti nella riqualificazione dell’area a parcheggio ex Metropark e il completamento della pavimentazione tra la stazione ferroviaria e l’edificio ex Scalo merci. Nuovi posti auto, circa 60, per chi deve andare alla stazione e nuove attività all’interno dell’ex scalo merci e ancora percorsi pedonali e giardini attrezzati.

Aree pedonali Più di un milione e 200 mila euro saranno invece destinati a svillupare la mobilità dolce nell’area che dalla stazione di Fontivegge arriva fino ai parchi urbani Chico Mendez e Vittime delle Foibe, con una piccola modifica alla viabilità e l’inserimento di una zona a traffico moderato e la creazione di un corridoio ciclopedonale di collegamento tra il nodo di Fontivegge e l’area dell’ex Tabacchificio in via Cortonese. Nuovo look anche per il sottopasso ferroviario tra via del Macello e la stazione ferroviaria, per il quale si prevedono lavori di riqualificazione con l’obiettivo di incrementare la sicurezza del luogo, migliorarne la luminosità, facilitarne la fruizione anche con le biciclette, nonché migliorare complessivamente la qualità urbana dello snodo. La spesa prevista in questo caso è di 636 mila euro.

Giovani Non solo edifici e strutture, ma anche misure per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi, tra cui interventi a favore dell’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare urbano. In quest’ottica è stato approvato anche il progetto Regeneration Center, che prevede di investire 500 mila euro per tornare a far diventare i giovani protagonisti di una rinnovata vita di quartiere, anche in virtù del ruolo di Perugia di Capitale italiana dei giovani e finalista europea. Saranno investiti fondi per incrementare il numero dei portieri di quartiere, formare giovani creativi e socialmente attivi in collaborazione con l’Ati che gestisce il centro servizi giovanili del Comune.

«Nuova visione di città» «Un euro – la nota del Pd di Perugia – investito sulle periferie è un euro investito su sociale, cultura, sicurezza, bellezza. Un euro investito sulle periferie è un euro investito sulla città. Il Pd ci ha creduto e con il governo ci ha scommesso mettendo a disposizione dei Comuni e delle aree metropolitane un bando e fondi per un totale di oltre due miliardi di euro. Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, della costruzione di una prospettiva radicalmente nuova che guardi le città secondo una visione integrata, che metta al primo posto il suo tessuto sociale, temi come l’inclusione e il rafforzamento della comunità, che crei competenze e innovazione e che attraverso progetti di lungo respiro si faccia il canale per una buona e sana occupazione. Anche il Comune di Perugia riceverà una fetta dei fondi messi a disposizione (16 milioni, che si sommano a quelle di Agenda Urbana messi a disposizione dalla Regione), anche se – e qui una nota di rammarico – questo accadrà non tanto per la qualità del progetto presentato quanto in virtù di un allargamento della platea dei beneficiari – quindi delle risorse – che ha fatto seguito agli attentati di Parigi. Il progetto per Fontivegge non ha, infatti, superato l’84esimo posto in graduatoria (su 120 progetti totali) e i 45 punti di valutazione. Vero che senza un ulteriore stanziamento sarebbe stata bocciata la maggior parte dei progetti, ma è altrettanto vero che Perugia avrebbe sicuramente meritato forse un progetto più integrato e partecipato. Fontivegge rappresenta un quartiere vitale e fiaccato da problematiche a tutti tristemente note e non possono bastare progetti senza visione: sommare risorse rese disponibili da altri senza avere una prospettiva ha il sapore della sconfitta per tutti. Quello di cui, in realtà, avremmo bisogno è un po’ di coraggio in più per ripensare completamente l’assetto urbanistico e funzionale della città, intervenendo in maniera integrata e logica, non per compartimenti stagni, immaginando la rifunzionalizzazione dei troppi spazi vuoti, guardando a nuovi modelli e a obiettivi innovativi. Non inseguendo pezzi di risorse per ricucire qualche toppa. Bisogna intendere la città non come una giustapposizione di particolarismi e interessi ma come una comunità organica onde evitare i che problemi riemergano come sta accadendo nel centro storico. Per fare questo si deve dialogare in tutte le fasi con tutta la città e con tutte le forze campo. Ma questo richiede una consapevolezza in più rispetto, ad esempio, a cosa significa periferia, a che cosa vogliamo per la nostra città del futuro».

Programmazione Il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli, sottolinea che «il governo, da questo punto di vista, ha messo in campo l’opportunità di una programmazione e risorse importanti per le nostre città. Intervenire sulle periferie è un elemento qualificante di una visione nuova dei nostri luoghi, che parla di riqualificazione, di comunità, di prospettive. A Perugia e a Terni, rispettivamente 84esima e 33esima nella graduatoria definitiva delle città che hanno partecipato al bando, con 45 punti l’una e 70 l’altra, avranno a disposizione risorse che qualche anno fa sarebbero state impensabili e che rappresentano un’opportunità cruciale».

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