‘Umbria dei territori’, movimento a Terni

Regionali in arrivo, nasce il coordinamento ternano in vista delle regionali con Sciarrini, Rosati e Alunni: «Ribaltare un modello politico che ha fallito»

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Cittadini di liste civiche ed associazioni culturali che puntano sul protagonismo attivo e, in particolar modo, su uno sviluppo di una regione policentrica in grado di partire dalle periferie. Fanno parte del coordinamento ternano di ‘Umbria dei territori – Federazione civica’: la costituzione formale c’è stata giovedì mattina con alla presenza di chi crede nel progetto, vale a dire il presidente di ‘Cittadini Liberi’ Marco Sciarrini (il coordinatore), il già candidato a sindaco con ‘Prima Terni’ Andrea Rosati e il consigliere comunale – anche lui ha tentato di diventare primo cittadino – di Acquasparta e futuro Umberto Alunni. Con loro – seppur nel documento non c’è la sua firma – anche Stefano Bolletta.

IL DOCUMENTO COMPLETO: «ECCO SU COSA PUNTIAMO»

Il tentativo

Un primo step in vista dell’appuntamento in arrivo – fine mese, anche perché le elezioni regionali ci saranno il 27 ottobre ed il timing è pressoché forzato – per la costituente tra i diversi territori: in quell’occasione verrà svelata la lista e il candidato. Intanto l’obiettivo è allargare il raggio e le adesioni scandagliando la situazione locale. «La nostra idea di regione è policentrica, che parte dalle periferie per coagularsi in una strategia comune», spiegano, «il coordinamento ternano è parte di un progetto che mette insieme realtà civiche della nostra regione. Un progetto fatto di liste civiche che hanno rappresentanze nei comuni o che si propongono come ‘facilitatori politici’, punto di raccordo di varie sensibilità unite però dallo stesso filo rosso: il desiderio di voler fare qualcosa per la propria città, per la propria regione, per l’Italia, c coinvolgere e valorizzare coloro che, ciascuno per le proprie competenze, concorrono al miglioramento della società in cui viviamo».

L’EVENTO DI APRILE

Il modello obsoleto

Sciarrini ha sottolineato che si tratta di «un ribaltamento della filosofia politica che ha mosso il regionalismo in Umbria, l’idea della ‘città-regione’ e del centralismo. Quel modello non solo ha fallito e la coesistenza tra territori è venuta meno, abbiamo visto solo dei ‘derby’: chi si candida oggi, in modo autorevole e legittimamente, lo fa con la stessa concezione e noi riteniamo che vada ricostruito il modello di regionalismo. L’Umbria ha l’obbligo vitale di guardare fuori dai confini». Rosati ha invece aggiunto che «stiamo cercando di prendere contatto con altre realtà del territorio, qualcuno sembra interessato. Contiamo sul fatto che qualcuno possa chiederci di parlare e discutere della nostra idea». Quindi Alunni: «Ci ispiriamo a due principi fondamentali. L’amore per il territorio e l’utilizzo delle professioni: politica dunque come viatico e mezzo attraverso il quale far passare l’amore per il nostro territorio». Conclusioni per Bolletta: «Noi non siamo i civici contro i politici, ognuno di noi ha le sue esperienze. Stiamo dicendo che c’è possibilità di fare politica anche in luoghi diversi del partito: non ci interessa la gestione del potere fine a sé stesso. In questo ambito della federazione civica, un’associazione di tante città, che si unisce per fare la battaglia elettorale in vista delle regionali: c’è bisogno di ribaltare il meccanismo, non più gestione del potere centralistica ma progetto di comunità». Durante la conferenza non era ancora noto il decreto che stabilisce il voto per il 27 ottobre: «Si dice che si faranno il 20. Ecco, significherebbe che si pensa più ai propri interessi che a quello dei cittadini».

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