Regionali in Umbria, Bianconi con Pd e M5S

Dopo il doloroso ‘no’ della Di Maolo e dopo che anche la Proietti si era sfilata, il progetto civico sceglie il presidente nursino di Federalberghi; che accetta. Le reazioni: Zingaretti, Di Maio, Verini, Squarta

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È Vincenzo Bianconi, 47 anni da compiere, presidente di Federalberghi Umbria, l’uomo scelto da M5s e Pd per il cosiddetto ‘progetto civico’ che sarà opposto alla coalizione di centrodestra alle elezioni regionali del 27 ottobre. Nella pomeriggio di domenica la lettera con cui Bianconi accetta l’investitura e diventa, a questo punto, il candidato ufficiale anti-Tesei.

La lettera diffusa alla stampa

Sono le 17.30 in punto quando le agenzie battono l’annuncio: pochi minuti dopo viene divulgato il testo della lettera, che riportiamo. 

Sono Vincenzo Bianconi imprenditore umbro di Norcia, come tanti sono innamorato della mia terra. È ora di ricostruire il futuro dell’ Umbria perché è una regione straordinaria e civile che ha bisogno di fortissimi cambiamenti.

Ogni giorno con la schiena dritta, con determinazione e passione, cerco di migliorare le cose che mi circondano – sostiene Bianconi – Non mi sono mai tirato indietro dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto. Ed è per questo che ho deciso di accogliere l’ invito a candidarmi a Presidente della Regione Umbria, invito che tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto.

È ora di ricostruire il futuro dell’ Umbria, perché la nostra è una Regione straordinaria e civile che ha bisogno, però, di fortissimi cambiamenti: per l’ Ambiente ed il Lavoro, per le Imprese, per il Paesaggio e la Cultura, per l’ Università, la Sanità e la Ricerca, per le Infrastrutture ed i Trasporti, per la Sicurezza e la Legalità. Mi sono battuto per queste cose da cittadino e da imprenditore. Ora voglio dare il mio contributo in modo diverso, in una coalizione civica, sociale e politica.

Possiamo finalmente reagire con nuove idee e forti investimenti. Come imprenditore ho sempre lavorato per rendere l’ Umbria una regione più libera, bella e pulita, una terra migliore per noi e per i nostri figli. Vi chiedo una mano, perché insieme possiamo farcela.

Tutto in un mese

A poche ore dallo scottante ‘no’ di Francesca Di Maolo, l’asse civico nato sulla scia dell’accordo di governo nazionale fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, va dritto per la propria strada, nonostante i tanti mal di pancia che, dopo il rifiuto della presidentessa del ‘Serafico’ di Assisi, si sono fatti sentire e di che tinta. Ora ci prova Bianconi, quindi: dovrà provare ad invertire un pronostico che ad oggi, anche dopo gli ultimi passaggi, appare favorevole alla coalizione di centrodestra guidata dalla Lega e dalla senatrice Tesei. Padre di due figli, laureato in Economia del Turismo all’Università degli Studi di Perugia, tra le altre cariche che Bianconi ricopre attualmente c’è quella di vicepresidente del Distretto Biologico di Norcia, quella di presidente dell’associazione ‘I Love Norcia’ e quella di presidente della delegazione italiana ‘Relais & Chateaux’.

Bianconi candidato: le reazioni

in aggiornamento

Zingaretti lo ringrazia: «Bella storia»

«Grazie a Vincenzo Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa. L’Umbria che non si arrende e che combatte per il suo futuro». Così il leader Pd Nicola Zingaretti ringrazia il neo candidato alla presidenza dell’Umbria per il patto civico con M5S. E poi: «Alla fine è una bella storia perché è una storia di una comunità civica sociale, politica che sta reagendo, che ha avuto, sarebbe stupido negarlo, delle difficoltà ma è veramente la terra dell’Umbria che sta reagendo mettendo in campo le sue risorse migliori. Candidatura fortissima, civica che viene dal mondo produttivo di una regione operosa e produttiva. Si sono ricostruite le condizioni migliori, ora, per dare un futuro a quella regione. Grazie a lui e grazie anche al lavoro che si è fatto in queste settimane per il bene dell’Umbria che è stato l’unico faro che abbiamo avuto di fronte per le nostre scelte». Gli fa eco Franceschini, che su Twitter scrive: «L’accordo in Umbria tra Pd e M5s sulla candidatura di Vincenzo Bianconi a Presidente della Regione è un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l’Italia».

Di Maio: «È un simbolo»

«Vincenzo è un simbolo dell’ Umbria intera, di una comunità che è stata tragicamente e ripetutamente ferita dai terremoti del 2016, ma che non si è lasciata prendere dallo sconforto e si è rimboccata subito le maniche. Una persona che non ha mai chinato la testa di fronte alle difficoltà e che si è messa sempre a disposizione della sua gente»: così Di Maio a proposito della candidatura.

Paparelli: «Simbolo di rinascita»

«Conosco Vincenzo Bianconi da tempo – scrive su Facebook il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli -. Con lui mi sono confrontato spesso nel corso di questi anni cercando soluzioni per dare a Norcia una nuova vita. Vincenzo sarà il nostro candidato. E, oltre ad essere una persona speciale, è e sarà anche il simbolo della rinascita del cratere. Il nuovo corso per tutta l’Umbria. Mi batterò perché che la nostra collaborazione possa continuare. Con ruoli diversi, ma con la stessa franchezza di sempre. Per fare dell’Umbria una terra ancora più forte e bella».

E Fora…

Non una parola su Andrea Fora, che si ritrova candidato – con manifesti già affissi – ma di fatto senza liste a sostenerlo. Poche ore prima dell’annuncio, aveva scritto (a proposito del passo indietro della Di Maolo): «A questo punto è chiaro che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto. Mi prendo qualche ora per riflettere, domattina dirò la mia qui su Facebook».

Verini: «Con Bianconi costruiamo il futuro». E (finalmente) cita Fora

«La candidatura di Vincenzo Bianconi è in grado di ridare all’Umbria speranza di nuove pagine di cambiamento. Lo voglio ringraziare per avere accolto l’invito che gli era stato rivolto e sono sicuro che intorno a lui si potrà creare una forte e ampia coalizione e una grande mobilitazione delle energie della società regionale. Quelle che vogliono ricostruire le zone terremotate e quelle impegnate per il futuro della regione. Voglio ringraziare anche Andrea Fora, che con il suo cammino coraggioso ha aperto la strada ad un progetto civico, sociale, politico cui il Pd ha aderito. Sono convinto che il patrimonio di idee, programmi e risorse umane messo in campo da Andrea Fora possa essere protagonista fondamentale di questa alleanza per l’Umbria, che può rappresentare un contributo per il cambiamento – oltre che di questa regione – anche del Paese. Ora faremo la nostra parte con le idee, le donne e gli uomini del Pd, per Vincenzo Bianconi Presidente».

La Porzi: «Un uomo forte e generoso»

La presidente del consiglio regionale uscente, Donatella Porzi, plaude alla candidatura di Bianconi: «Conosco Vincenzo e sono contenta che la scelta sia caduta su una persona come lui, che ben sintetizza le caratteristiche degli umbri. Vincenzo è un giovane imprenditore, un grande lavoratore conosciuto nel mondo ma che ha l’Umbria e la Valnerina nel cuore. Vincenzo è un uomo generoso. Ricopre tante cariche, da quella di presidente di Federalberghi Umbria, di vicepresidente del Distretto Biologico di Norcia, presidente della Delegazione italiana Relais & Chateaux. Vincenzo è anche presidente dell’Associazione di solidarietà ‘I Love Norcia’ che ha raccolto fondi e realizzato iniziative per la Valnerina ferita dal sisma del 2016 ma che non è si lasciata prendere dallo sconforto e si è rimboccata le maniche. Vincenzo è un uomo forte, con le idee chiare e la concretezza giusta per realizzarle. Noi lo aiuteremo, per l’Umbria e per gli umbri. Perché è nostro compito lasciare ai nostri figli una regione ‘più bella, più forte e più pulita’. Voglio esprimere un ringraziamento ad Andrea Fora – conclude la Porzi – che aveva espresso la sua disponibilità e che continuerà ad essere una parte importante del nostro progetto».

Squarta attacca: «Sembra un film»

«Nemmeno un film di fantascienza poteva rappresentare al meglio un epilogo di questo tipo – dice Marco Squarta, candidato di Fratelli d’Italia per le elezioni regionali in Umbria – abbiamo appreso dalla stampa che hanno trovato un candidato dopo che tanti personaggi hanno rifiutato. Il Pd è partito su Fora che ha tappezzato Perugia e non solo di manifesti. Ora chi glielo spiegherà? Poi ne sono venuti altri che però hanno rifiutato fino ad arrivare a sei giorni dalla chiusura delle lista a un altro candidato. Pd e M5s hanno fatto un accordo a livello nazionale per evitare le elezioni ma adesso non potranno evitare il giudizio degli elettori il 27 ottobre e capiranno che questa alleanza tra due partiti che in questi anni se le sono date di santa ragione è fatta solo per evitare che il centro destra governi la Regione. Sono convinto che gli umbri il 27 ottobre sceglieranno FdI e il centro destra unito per il tanto atteso cambiamento in Umbria».

E la Di Maolo spiega la rinuncia

«La proposta a candidarmi come governatore dell’Umbria mi ha raggiunta di sorpresa e nel pieno delle mie attività. Da anni sono impegnata a promuovere il tema dell’ impegno politico e molti hanno interpretato il mio no come un gesto incoerente. Ma con grande convinzione colgo l’occasione per dire con forza che non è una singola persona al vertice di una qualsiasi istituzione a fare la differenza. La mia vita scorre al Serafico, a stretto contatto con bambini e ragazzi con disabilità grave, per i quali ogni giorno siamo
impegnati a fare la differenza tra la sopravvivenza e la vita».

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