Regione Umbria, Brega spinge sull’ambiente

Il presidente della seconda commissione chiede una seduta ‘dedicata’ del consiglio regionale e strizza l’occhio a Terni

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Il presidente della seconda commissione del consiglio regionale, Eros Brega, non molla. Ha trovato un filone sul quale Terni è ‘sensibile’ e vuole darci dentro: ha deciso di richiedere alla presidente del consiglio regionale, Donatella Porzi, la convocazione di una seduta tematica sulle criticità ambientali dell’Umbria, a partire da quelle della Conca ternana. Secondo Brega «è il minimo che come istituzione dobbiamo ai cittadini di quel territorio, dopo anni di silenzi imbarazzanti». 

La seconda commissione a Terni (Foto A.Mirimao)

Il confronto «L’organismo assembleare – spiega una nota del consiglio – è giunto a questa determinazione al termine del lungo confronto articolatosi intorno alla questione degli inceneritori di Terni, che saranno uno degli argomenti da affrontare nella seduta tematica. Sulla questione in apertura dei lavori Brega ha illustrato il testo di una mozione, da lui predisposta, che delineava alcune linee di intervento per affrontare le fonti di contaminazione che incidono sulla qualità dell’aria della Conca ternana».

Il dibattito A seguito degli interventi dei consiglieri Andrea Liberati (M5S), Raffaele Nevi (FI) e Claudio Ricci (Rp), «è stato infine stabilito di non portare martedì in Aula l’atto di indirizzo, ma di farne la base di una discussione da intraprendere nell’ambito della seduta dedicata all’ambiente. Un testo che per Liberati “avrebbe avuto senso se la procedura non si fosse già conclusa, peraltro con una accelerazione finale”, secondo Nevi dovrebbe “riconoscere la particolarità ambientale di Terni, promuovendo il coinvolgimento del ministero, dato che la Asl non ha i mezzi per fare studi approfonditi” mentre secondo Ricci occorrerebbe “pianificare e finanziare una infrastruttura per l’analisi in tempo reale e in relazione ai dati storici, di dati ambientali attraverso sensori collocati nelle aree sensibili del territorio. Questo per tutelare la salute dei cittadini ed anche pianificare in modo migliore l’urbanistica della città”».

 

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