«Relazioni sindacali ai minimi storici in Ast»

Terni, dura presa di posizione della Rsu Fiom-Cgil in seguito agli incidenti accaduti nello stabilimento: «Convocati solo dopo le denunce»

Condividi questo articolo su

di Rsu Fiom Cgil – Ast Terni

Quanto accaduto negli ultimi giorni è l’ennesima dimostrazione dell’approssimazione, da parte del management di Ast in merito alla gestione complessiva del sito siderurgico. Oltre alla mancanza di chiarezza sulle strategie industriali e di risposte ai lavoratori attraverso la contrattazione aziendale, si evidenzia in modo lampante una gestione delle attività quotidiane confusionaria e contraddittoria, aggravata da un sistema di relazioni sindacali ormai ai minimi storici.

AST, INCIDENTI IN SERIE: «LA MISURA È COLMA»

Il fatto che siano avvenuti degli incidenti in un arco di tempo strettissimo, è anche dovuto, a nostro avviso, ad un’organizzazione del lavoro non chiara, con organici e forza lavoro non sempre giustamente dimensionati, ritmi a volte esasperati, turni ed orari che spesso si modificano repentinamente, un uso della formazione e dell’affiancamento non regolare ed equilibrato. Tutti fanno tutto e questo poi genera confusione, insicurezza e fa aumentare il rischio dell’errore e dell’infortunio.

Il fatto che a fronte degli incidenti accaduti, solo dopo aver sollecitato l’azienda con un comunicato di denuncia e apposite richieste di incontro da parte della Rsu sia stato possibile avere la convocazione di incontri sindacali specifici per esaminare l’accaduto, dà il senso della superficialità presente in azienda e conferma l’inesistente sistema di corrette relazioni sindacali.

È ormai appurato che l’azienda, molto attenta alla propria immagine e a far transitare slogan positivi esternamente alla fabbrica, non intende confrontarsi con il sindacato né tanto meno affrontare discussioni finalizzate a trovare soluzioni alle problematiche esistenti. Ormai da tempo registriamo atteggiamenti intimidatori e minacce continue di lettere di richiamo e provvedimenti disciplinari: è il leitmotiv del momento, in particolare nelle aree produttive dello stabilimento.

Così come imperversa un atteggiamento caratterizzato esclusivamente dall’unilateralità nelle decisioni e nelle scelte. Scelte e decisioni contraddittorie rispetto a ciò che si dice e spesso contraddittorie addirittura nelle modalità di gestione tra diversi reparti. È assurdo che un’azienda propagandi trasparenza e regole certe, ma poi sia la prima che procede unilateralmente a cambi di mansione, riconoscimenti economici, nuovi inquadramenti professionali e avanzamenti di carriera.

Se da un lato si sostiene, giustamente, la necessità di procedure trasparenti e si utilizza il job posting come strumento di selezione e valutazione, è incomprensibile come sia possibile che l’assegnazione delle responsabilità e i riconoscimenti professionali dipendano esclusivamente dalla valutazione soggettiva che il capo reparto compie verso le maestranze che in quel momento gestisce.

Pensiamo che tutto questo, oltre a non essere serio, genera confusione nei diversi reparti, inasprisce rapporti e relazioni tra lavoratori e sicuramente non aiuta a creare il giusto clima lavorativo per vincere le sfide che Ast ha nei confronti del mercato e degli altri competitori.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli