Restyling stadio Curi: presentato il progetto

Perugia, depositato un documento in Comune: l’amministrazione parteciperebbe alla rata annuale. Ci sono le quattro torri

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Sul fatto che il Curi abbia bisogno di un restyling sono tutti d’accordo. Lo stadio del Perugia, per quanto sia legato a ricordi indelebili della storia calcistica perugina, dimostra i suoi oltre 40anni sia nella strutture portanti (attualmente oggetto di intervento di consolidamento in corrispondenza della curva Nord) sia nella praticità dei servizi.

Unire le reciproche esigenze

Serve uno stadio moderno, che venga incontro alle nuove esigenze della tifoseria del terzo millennio e che possa costituire un valore aggiunto, che la società possa mettere a bilancio. Ovviamente il Comune non ci vuole perdere, almeno non troppo, ed è per questo che ormai da qualche anno vanno avanti le discussioni fra la società e l’amministrazione comunale. Ma ormai siamo giunti ad un accordo e lo dimostra il fatto che in questi giorni il Perugia ha depositato a Palazzo dei Priori un progetto dettagliato, con tanto di business plan.

Che stadio sarà

Come noto, l’obiettivo è quello di monetizzare l’investimento realizzando quattro torri ai quattro angoli, dove saranno allocati uffici, esercizi commerciali, alloggi e anche una sede per alcuni settori dell’amministrazione, il che giustificherebbe l’impegno economico di Palazzo dei Priori. L’intervento costa fra i 15 e i 16 milioni di euro, che dovrebbero essere anticipati dal credito sportivo. La rata annuale del mutuo sarebbe di un milione di euro circa: 600mila a carico del Perugia, 400mila a carico del Comune, che avrebbe quindi alzato l’importo precedentemente messo a disposizione (indiscrezione de La Nazione), autorizzando una concessione dell’impianto alla società per un lungo periodo, si parla di 99 anni. Non proprio una alienazione, ma quasi.

Corsi e ricorsi

In questo modo, Santopadre potrà mettere lo stadio a reddito e trasformarlo da spesa a investimento. Ovviamente la priorità e rendere l’impianto sicuro nelle strutture portanti e coprire tutti i settori, che saranno idealmente uniti dalle quattro torri di tre piani a forma piramidale: verrà fuori una struttura che dall’alto ricorderà lo stadio Ferraris di Genova. Al di là dei dettagli tecnici, c’è la sensazione che tutti vogliano chiudere presto perché in fondo conviene a tutti. E poi c’è l’aspetto scaramantico: la costruzione del Curi fu progettata nel campionato 1974/75. Quell’anno il Perugia vinse in scioltezza il campionato di serie B e salì in serie A, per scrivere la storia da lì a qualche anno. Siamo certi che nei sogni di Santopadre c’è anche questo riferimento storico.

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