Rifiuti a Terni, veleni tra Forza Italia e M5S

Ferranti (FI) annuncia: «Dal 1 giugno previsto l’arrivo dei primi camion di rifiuti inviati dalla sindaca 5 stelle di Roma». Il M5S insorge: «Menzogne, c’è un limite a tutto»

Condividi questo articolo su

La faccenda puzza, direbbe qualcuno. E tutto lascia prevedere che puzzerà ancora di più. A dare il via è stato un post su Facebook (qui a sinistra) del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a terni, Francesco Ferranti: «Dal 1 giugno nell’inceneritore Acea di Terni previsto l’arrivo dei primi camion di rifiuti inviati dalla sindaca 5 stelle di Roma. Credo che qualcuno dovrebbe iniziare vergognarsi!!».

Il precedente Tutto nasce, probabilmente, dall’interpretazione che Ferranti ha dato di una vecchia polemica, sorta ad agosto dello scorso anno, quando il sindaco di Roma affermò che «stante i contratti in essere si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea già esistenti (San Vittore, Aprilia, Orvieto e Terni) incardinati sull’inderogabile principio comunitario di prossimità e validazione operativa del 51% di proprietà comunale». Mentre lo scorso aprile – con tanto di annuncio fatto nella sala consiliare del Comune di Terni – il M5S aveva annunciato che «l’assemblea di Roma Capitale (a maggioranza, con i voti dei soli rappresentanti pentastellati; ndr) ha approvato un atto nel quale si impegna la giunta comunale romana a promuovere l’adozione, da parte di Acea, di politiche dí esercizio dell’attività di gestione dei rifiuti diverse dallo smaltimento mediante incenerimento e quindi con modalità diverse da quelle a cui è funzionale l’istanza formulata».

La replica Dal fronte pentastellato – quindi – non si è rimasti con le mani in mano e sempre su Facebook (qui a destra) è arrivata la risposta a Ferranti: «Ci troviamo nostro malgrado a dover smentire una nuova bufala a nostro danno. Il post pubblico del consigliere comunale di Forza Italia Francesco Maria Ferranti, oltre a riportare notizie FALSE ed INFONDATE, dimostra ancora una volta di non avere la benché minima conoscenza della questione ambientale. L’inceneritore di Terni Acea NON PUÒ bruciare rifiuti solidi urbani e ad oggi non risulta che la Regione PD Umbria abbia dato autorizzazione a tal fine. Il consigliere dovrebbe immediatamente cancellare il post e scusarsi con il Movimento 5 stelle. La questione sarà comunque oggetto di approfondimento con i nostri legali: un conto sono le chiacchiere, un’altra le menzogne, c’è un limite a tutto».

Ferranti insiste Il capogruppo di Forza Italia in Comune, però, non fa un passo indietro: «Vorrei ricordare che i 5 stelle hanno tenuto una penta bufala a Terni, promettendo di chiudere l’impianto Acea di Terni, il tutto raccontando e vendendo come cose fatte delle penta bugie. Difatti gli atti di indirizzo nei consigli comunali sono non leggi ma ipotesi e incentivi agli esecutivi, ciò che io pavento e su cui chiamo le istituzioni tutte a alzare l’attenzione è che i movimenti dell’amministrazione capitolina sommersa di spazzatura fanno pensare chiaramente a questo rischio. Ricordo con decisione al Comune di Terni e alla Regione Umbria che c’è un impegno preciso del maggio 2016, preso in un consiglio svoltosi a Terni alla presenza della governatrice Marini, consiglio voluto da FI e Fratelli d’Italia e sul quale si era esclusa ogni ipotesi autorizzativa all’arrivo di nuovi rifiuti a Terni sia dalla regione che da fuori. Vedendo ciò che avviene a Roma e forti delle promesse non mantenute a Parma ove l’inceneritore dopo 5 anni di giunta grillina è ancora aperto, alziamo l’attenzione al massimo e chiediamo ufficialmente all’assessore all’ambiente del Comune di Terni e alla giunta regionale di mantenere fede agli impegni presi nel maggio 2016. Ovvero no nuovi rifiuti a Terni e no a nuove autorizzazioni, ma anche no a pantomime con le quali si cerca sempre solo consenso».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli