Rifiuti in bella vista, Terni dà il peggio di sé

Basta fare un breve giro, in centro come in periferia, per imbattersi nei consueti cumuli di immondizia: disservizi e maleducazione, mix terribile per la città

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di Giulia Argenti

Sacchi di immondizia abbandonati in strada, cassonetti stracolmi e angoli della città trasformati in discariche a cielo aperto. Continuano i disagi nella raccolta dei rifiuti a Terni. Una situazione più volte denunciata dai cittadini e aggravata ora dall’arrivo dell’afoso caldo di agosto. Le alte temperature infatti facilitano la diffusione dei cattivi odori e il proliferare degli insetti. Dal centro alle periferie il caos rifiuti non smette di suscitare reazioni tra i residenti.

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Via San Giovanni Bosco

I disagi al centro A Piazza Dalmazia un mucchio di sacchi della spazzatura pieni di foglie secche raccolte dai giardini attende da giorni il ritiro dell’Asm, poco lontano una signora esce di corsa da uno dei palazzi della zona: «Ci hanno sistemato i bidoni dei nell’atrio – spiega – A volte devo sbrigarmi a salire le scale per quanto è forte l’odore dell’immondizia, senza contare che spesso mi capita di trovare sacchi della spazzatura e altri rifiuti abbandonati davanti al portone». Rifiuti abbandonati si incontrano anche in via San Giovanni Bosco, dove accanto alla cabina telefonica sono appoggiate buste aperte, piene di piatti sporchi e altri rifiuti. A Largo Ottaviani, invece, accanto ai bidoni Asm, ormai stracolmi, sono state accatastate buste di immondizia, contenitori di cibo semivuoti ed escrementi di cane. «Qui ormai si è formata una discarica e i sacchi aumentano ogni giorno di più» racconta un uomo. I disagi continuano anche in altre zone del centro: «Sono già le 13 e ovviamente non hanno ancora ritirato niente» si lamenta un commerciante di via Mazzini, mentre in via I maggio un residente racconta che nella zona non è stata svolto il ritiro settimanale della carta.

Via dell’Aquila

La discarica di via dell’Aquila Spostandosi dal centro si raggiunge a Borgo Rivo un’altra tappa importante del caos rifiuti ternano: via dell’Aquila, dove si è formata una vera e propria discarica a cielo aperto. Accanto ai cumuli di sacchi abbandonati ci sono borse da palestra, resti di mobili e persino un televisore di grandi dimensioni. «La situazione è così da più di un mese e sta peggiorando – racconta una residente – La nostra era una città pulita, non capisco cosa sia successo. La colpa è anche delle persone incivili, nei nostri condomini ci sono i bidoni dell’immondizia, non c’è bisogno di lasciare i rifiuti qui».

Marmore

Caos rifiuti a Marmore I disagi si riscontrano anche a Marmore dove, secondo quanto spiega una cittadina, all’inizio di vocabolo La Fossa l’immondizia non viene ritirata da 20 giorni. Accanto ai bidoni stracolmi ci sono mucchi di buste di rifiuti che continuano ad aumentare grazie anche a ‘contributi’ esterni: «Molte auto che passano dalla strada principale proveniente da Piediluco abbandonano qui l’immondizia – racconta una residente – a volte addirittura gettandola via dai finestrini. Ho già denunciato la situazione all’Asm, ma non ho avuto risposta e la situazione non è migliorata, oltre all’inciviltà delle persone dobbiamo anche scontrarci con i disservizi».

Cecalocco, mancati ritiri e odori La situazione – come segnalato da un lettore – non è migliore nella frazione di Cecalocco: «Presso l’isola ecologica pochi giorni fa sono stati sostituiti i cassonetti. I quattro grandi dell’indifferenziata sono stati sostituiti con cinque bidoni piccoli. La puzza è insopportabile: sono insufficienti e oltre tutto non passa nessuno a ritirare l’indifferenziato da due settimane. Intanto, giustamente, viene pagata la Tari. Stessa situazione per la plastica: non si passa a ritirarla da settimane. È da giugno che si va avanti a segnalazioni telefoniche e via mail, da parte dei residenti e domiciliati, senza ottenere spesso attenzione e senza aver risolto le inefficienze costanti del servizio. O si passa a ritirare, almeno l’indifferenziato, una volta a settimana, o si portino più cassonetti. È imbarazzante la situazione che, come risaputo, riguarda molte zone del Comune di Terni».

Valserra, comitato protesta E in Valserra le cose non vanno certo meglio: «Nonostante i residenti della Valserra paghino le stesse tasse degli altri residenti del Comune di Terni, in materia della gestione dei rifiuti non ricevono gli stessi servizi degli altri concittadini. Una situazione fortemente discriminatoria. La Valserra è a pieno titolo parte del Comune di Terni e viene classificata per ampi tratti “quartiere di Terni”. Mediamente però i rifiuti vengono raccolti ogni 15 giorni, ad esclusione dell’organico che viene asportato due volte la settimana, mentre il vetro una sola volta al mese». La denuncia viene da un locale Comitato, che parla di «una gestione confusa, sfociata spesso in situazioni emergenziali come quelle: di Giuncano, Appecano, di Porzano e di Poggio Lavarino, dove ci sono le ultime attività commerciali della zona, attività che pagano tasse dei rifiuti salatissime. Aggiungiamo che i mezzi di trasporto utilizzati durante la raccolta dei rifiuti, spesso si dimostrano inadeguati in quanto non è inusuale che, durante le operazioni di raccolta e trasporto, perdano lungo le strade quantità ingenti di rifiuti (principalmente plastiche), intaccando fortemente zone di alto pregio naturalistico. Riteniamo offensivo l’atteggiamento di chi vorrebbe che fossimo trattati come cittadini di serie A solo quando si debbono pagare le tasse. Stessi oneri degli altri, ma senza onori: questa situazione non è più tollerabile».

 

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