Rilancio del centro: «Parla la città»

Perugia, assemblea pubblica – giovedì 27 aprile – per discutere di un progetto di rivitalizzazione a 360 gradi. Tenca: «Possibile creare nuovi parcheggi gestiti dal comune»

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Sosta selvaggia in centro, rivoluzione della viabilità, ztl aperta il sabato e la domenica ma non solo. Al centro della grande assemblea cittadina voluta dai residenti e commercianti del centro storico ci sarà molto di più.

Il Duomo invaso da furgoni e auto in sosta

Progetto per la città Si parlerà di un ‘grande progetto’ per la città, quello che dovrebbe coinvolgere i cittadini con idee e programmi concreti per il rilancio di un centro storico che, per forza di cose, non può passare per una liberalizzazione del traffico. Intanto martedì è arrivata la conferma ufficiale, il summit cittadino si terrà giovedì 27 aprile, dalle 17 alle 19, nella sala del consiglio provinciale in piazza Italia. Giusto il tempo di stilare un ordine del giorno e poi partiranno gli inviti ufficiali all’intera giunta. «Loro hanno deciso di riaprire il centro storico una sera al bar, tra di loro. Noi vogliamo discutere della nostra città insieme a chi questa città la vive» spiega Primo Tenca, residente e commerciante diventato ormai portavoce della ‘protesta costruttiva’ contro la liberalizzazione del traffico veicolare in centro anche il sabato.

Auto in sosta in centro storico

Accessibilità e rilancio Tanti i temi caldi all’ordine del giorno, come ricorda Tenca, tra questi anche l’elaborazione di un progetto organico di rilancio del centro storico capace di attrarre turisti, nuove famiglie, giovani e gli stessi perugini. «Non possiamo solo criticare, né limitarci a parlare di sola ztl – prosegue Tenca – se pensiamo che una città sono i suoi abitanti, e non le pietre che la compongono e il commercio di pochi, si deve fare una politica che favorisca il ritorno delle famiglie. C’è un continuo apri e chiudi di attività e pensare di poter risolvere la crisi del commercio o, più in generale, la crisi del centro storico con l’ingresso di nuove macchine è da folli».

L’assemblea pubblica, aperta a tutta la città, vuole però essere un momento costruttivo. «Vogliamo capire se l’attuale giunta ha o meno un progetto, delle idee per Perugia. E proporne anche di nostre individuando soluzioni alternative. Come ad esempio i trasporti pubblici, potenziare la mobilità per creare una connessione rapida e veloce tra i tre nuclei urbani più grandi, Ponte San Giovanni, Perugia e San Sisto. Soltanto attraverso il potenziamento di un sistema di trasporto decente ed efficiente i perugini potrebbero decidersi a non utilizzare la macchina. Ma bisogna mettere a disposizione delle alternative», prosegue Tenca.

«Possibile che a Ponte San Giovanni, che ha più di 23 mila abitanti, non ci sia un cinema? Va fatto un discorso a tutto tondo sulla città, sui suoi problemi, su come risolverli. A Olmo stanno lavorando per cementificare un’altra area per un nuovo centro commerciale, l’ex tabacchificio è stato demolito e non si sa cosa ci sarà al suo posto – prosegue Tenca – e infine la questione più dibattutta di sempre: i parcheggi».

Sipa – Saba E’ questo un altro tasto dolente non solo per la giunta Romizi ma anche per tutte le amministrazioni da quando, ormai dieci anni fa, tutte le strisce blu cittadine sono andate a finire nelle mani della multinazionale spagnola Saba attraverso la Sipa. Perché se qualche abbassamento delle tariffe – tra le più alte d’Italia – ci sarà, in cambio l’azienda che gestisce i posti auto a pagamento ha chiesto l’istituzione di nuove strisce blu nell’ultimo scampolo dove si può sostare ancora liberamente, cioè via Ripa di Meana e via del Cortone.

Parcheggi in centro «Non è possibile che chi vive in centro pretende di parcheggiare due o tre auto a famiglia. A Siena – prosegue Tenca – il comune garantisce uno spazio per un’auto sola per nucleo. Serve un piano strategico, magari andando ad individuare quei luoghi vuoti che potrebbero essere utilizzati come parcheggi gestiti direttamente, in maniera gratuita, dal comune. Mi viene in mente l’antico garage delle ex officine Piccini in via del Fagiano, che potrebbe ospitare fino a 200 posti auto risolvendo, così, il problema per tutti gli abitanti del rione Porta Sant’Angelo. Oppure mettere a frutto quei parcheggi che di giorno sono utilizzati ma di notte si svuotano. Ad esempio quello della facoltà d’agraria che, di notte, resta deserto. Si potrebbe fare un accordo per utilizzarlo sia per i residenti che per quei turisti o cittadini che decidono di trascorrere la serata in corso Cavour».

Le idee, anche alternative, ci sono. E proprio a partire da queste basi che la settimana prossima si intende coinvolgere l’intera cittadinanza per un confronto sui temi caldi della città. «Serve un progetto, delle idee – conclude Tenca – se la giunta Romizi non ne ha è perché nessuno di loro conosce la città in cui vive».

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