Rimpasto contestato, Fiorini occupa l’aula

Terni, il consigliere del gruppo misto: «A palazzo Spada giorno e notte finché il sindaco non convocherà la maggioranza»

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Si è presentato a palazzo Spada poco dopo le 15, come promesso sabato, in spalla una valigetta con dentro giornali, documenti e qualche genere di prima necessità. C’è voluto qualche minuto per farsi aprire le porte di palazzo Spada – tutte sbarrate, è pur sempre il 12 agosto – dal dirigente Cataldo Renato Bernocco, ma una volta risolto il problema è iniziata ufficialmente (in solitaria) l’occupazione della sala consiliare da parte del consigliere comunale del gruppo misto, Emanuele Fiorini. Una protesta, come annunciato, contro il rimpasto di giunta deciso dal sindaco Leonardo Latini.

RIMPASTO CONTESTATO A TERNI

Le motivazioni

«Rimarrò qui fino a che il sindaco non convocherà la riunione di maggioranza, come gli era stato chiesto, oppure mi farà una telefonata, visto che sabato sono stato io a chiamarlo ma non mi ha risposto» ha spiegato Fiorini prendendo ‘possesso’ della sala e promettendo di rimanere giorno e notte, anche a Ferragosto. «Il sindaco parla di coesione – ha continuato – non so a quale si riferisce, considerando che ha fatto delle manovre tradendo noi in primis e anche i nostri elettori che hanno posto fiducia in lui tramite noi. Non voglio poltrone, ma non condivido nomine perché non sono state fatte per il bene della città». Nel mirino c’è in particolare la nomina di Ceccotti, neo assessore al welfare, che in prefettura lavorava nel settore immigrazione. «C’è un conflitto di interessi», ha continuato il consigliere.

LATINI SUL RIMPASTO: «ORA RESTIAMO COESI»

Occupazione in solitaria

Quanto alla tenuta della maggioranza, ha spiegato ancora Fiorini «vedremo strada facendo: per le cose positive Latini avrà il nostro appoggio, ma per quello che non sarà per il bene della città ma per la spartizione delle poltrone sono pronto ad astenermi». Gli altri consiglieri della fronda contestatrice – Paola Pincardini, Valeria D’Acunzo e Anna Maria Leonelli del gruppo misto e Michele Rossi di Terni Civica – per ora stanno a guardare la protesta, chi da casa, chi dal lavoro, chi dalla spiaggia delle vacanze. Fiorini promette invece di sfidare il caldo, la solitudine e il Ferragosto, in attesa di quella famosa chiamata dal sindaco. Che intanto, però, avrebbe fatto anche lui le valigie, per almeno una settimana di ferie con la famiglia in una località di montagna. Probabile dunque che l’attesa, per Fiorini, sia più lunga del previsto.

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