Riordino delle carriere, Siap in campo a Terni

Sindacato italiano appartenenti polizia in assemblea. Illustrati i dettagli del nuovo decreto che ha ottenuto i fondi necessari

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Si è tenuta giovedì mattina, nella sala riunioni della questura di Terni, l’assemblea generale del SIAP –
Sindacato Italiano Appartenenti Polizia – a cui hanno partecipato Massimo Martelli Zucconi (segretario nazionale vicario) e Giuseppe Crupi (dirigente nazionale), per illustrare agli agenti di Terni tutte le importanti innovazioni che a breve apporterà il nuovo decreto sul riordino delle carriere, per il quale il Governo ha finalmente garantito lo stanziamento di fondi che per diversi anni non erano più stati erogati per il comparto-sicurezza.

Stipendi e ruoli Sono stati dettagliatamente esposti i modi ed i tempi con cui verranno incrementati gli stipendi dei poliziotti e con i quali gli uomini e le donne della polizia di Stato avranno la possibilità di accedere a tutte le qualifiche dei ruoli, ad iniziare da quelle della cosiddetta ‘base’, fino a poter raggiungere i ruoli dei funzionari con conseguenti benefici anche dal punto di vista previdenziale e pensionistico. Il tutto in vista anche della revisione del contratto di lavoro, scaduto dal 2010 e non ancora rinnovato, in linea con quella che sarà la ridefinizione dei contratti di lavoro del pubblico impiego.

Terni La segretaria provinciale di Terni del SIAP, Anna Maria Mancini, ha definito l’assemblea «un importante, necessario e più che esaustivo momento di incontro con la segreteria nazionale, perché il Riordino delle carriere rappresenta una grande opportunità, professionale ed economica per i poliziotti e l’esplicitazione di una professionalità che viene finalmente riconosciuta sia da un punto di vista economico che funzionale».

Il ‘Comitato metropolitano’ Il segretario nazionale Massimo Martelli ha espresso le perplessità del SIAP rispetto alla bozza sul decreto che prevede la costituzione del ‘Comitato metropolitano’, alla cui co-presidenza sarebbero previste le figure del prefetto e del sindaco. Il segretario ha ribadito che la funzione del prefetto, organo terzo e pertanto non influenzabile da alcuna corrente politica, e quella del questore, organo provinciale preposto alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, «non possono e non devono essere indebolite».

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