Elezioni europee 2019, reazioni in Umbria

Caparvi (Lega): «Umbria quarta regione leghista». Verini: «Abbiamo tenuto». Carfagna: «Serve organizzazione di partito». Gallinella: «Ora riflessione su risultati»

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In attesa dello spoglio – avvio ore 14 – per le comunali, arrivano le prime reazioni per i risultati delle europee. Soddisfazione per la Lega e il Partito democratico, delusione per il M5S.

I RISULTATI IN UMBRIA

Virginio Caparvi

Il selfie di Caparvi

«Se i dati verranno confermati, l’Umbria è la quarta regione in Italia per percentuale di voti Lega che si attesta primo partito stabile – ha scritto il segretario regionale Umbria, Virginio Caparvi – è una Lega che va fortissimo nei comuni dove già amministriamo come Umbertide, Todi, Terni, Attigliano, Spoleto, Nocera Umbra e anche questo è un dato da tenere in considerazione nell’ottica del buon governo che riusciamo a garantire nei territori. L’Umbria ha voglia di futuro, di prospettive e si vuole liberare del giogo oppressivo delle sinistre che hanno di fatto impoverito questa terra e che oggi vogliono ancora mantenere il potere. Noi grazie al popolo sovrano ci poniamo umilmente al servizio della cittadinanza per dare futuro e per dare ragione ai nostri giovani di vivere e rimanere in questa meravigliosa terra. Un grazie a Matteo Salvini, l’uomo della provvidenza in questo caso e un grazie a tutti gli eletti parlamentari, i candidati che si sono spesi alle elezioni europee e comunali, i militanti e tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte, perchè questa è una vittoria di squadra e la squadra fa la differenza».

Mancini: «Siamo primi»

«La Lega sfonda ovunque, in Umbria addirittura si registrano soglie in cui si sfiora il 50% – scrive il capogruppo Lega in consiglio regionale – a conferma che la serietà, la dedizione e il buonsenso alla fine pagano. Nessuna promessa trascendentale ed irrealizzabile, ma una politica concreta vicina ai territori e ai cittadini. Un grazie dal più profondo del cuore a voi cittadini, ai militanti, sostenitori e ai nostri candidati alle europee ma soprattutto grazie a chi ha reso possibile questo sogno Matteo Salvini».

Verini: «Pd tiene, nonostante tutto»

«Per un giudizio complessivo, occorre attendere naturalmente il dato delle comunali. Si può dire intanto che Il risultato umbro delle europee appare in linea con quello nazionale. La Lega, approfittando della tendenza generale, consolida le sue posizioni, anche a scapito di altre forze del centro-destra, e anche se in certe realtà il risultato è molto al di sotto. I Cinque Stelle confermano il deludente insediamento. Ma vorrei dire che il risultato del PD, di grande importanza a livello nazionale, conferma che il partito e il centrosinistra in Umbria sono in piedi. Sono a testa alta e in grado – nonostante quanto accaduto in questo mese – di reggere le sfide e scrivere una nuova pagina per un partito aperto e rinnovato, per un centrosinistra che prenda il meglio della propria tradizione di governo e innovi, anche radicalmente, quello che c’è da cambiare».

ELEZIONI 2019 – L’AFFLUENZA IN UMBRIA

Leonelli: «Intanto grazie a Giubilei…»

«Lo spoglio delle amministrative ci sarà lunedì- scrive Leonelli postando una foto di Giuliano Giubilei – ma intanto un ringraziamento di cuore a tutti i candidati del Pd e liste civiche del centrosinistra che ci hanno messo la faccia in una fase tutt’altro che semplice. E un ringraziamento speciale, se non un monumento, a questo signore che ha accettato una sfida già in partenza difficile non arretrando di un centimetro dopo le note bruttissime vicende che hanno riguardato il PD regionale e la Regione».

Bartolini: «Salvini ha vinto col tema dell’eguaglianza»

«La vittoria di Salvini è inequivocabile – scrive l’assessore regionale Antonio Bartolini – ho l’impressione che il tema della eguaglianza sia passato dalla sinistra alla destra sovranista. Al centro infatti c’è’ la questione della discriminazione alla rovescia, per cui i cittadini si sentono trattati in maniera peggiore di chi viene da fuori. Le politiche (meglio: le non politiche) immigratorie e di falsa integrazione hanno scatenato un senso di diseguaglianza: il cittadino italiano si chiede, perché io che non ce la faccio a pagare il mutuo, ad arrivare a fine mese, vedo assegnare risorse pubbliche all’immigrato e non a me che ho bisogno ? A queste risposte la sinistra ed il PD non ha risposto. Il reddito di cittadinanza sembrava una risposta: ma la sua attuazione ha fallito miseramente. Per cui il popolo sovrano vuole con questo voto riappropriarsi della propria sovranità. Dopo di che il rischio è’ quello di pagare a caro prezzo sul fronte dei diritti di libertà e di solidarietà: ma oggi la ricetta di Salvini (che io non condivido) sembra l’unica idonea a ristabilire l’eguaglianza. Alla sinistra l’arduo compito di comprendere le ragioni di questo voto ed offrire ricette che coniughino eguaglianza a solidarietà».

Carfagna: «Ci serve un partito»

«C’è la grande soddisfazione di aver riportato in Europa il presidente Berlusconi, cui va il nostro ringraziamento per il suo coraggio e la sua tenacia – scrive Mara carfagna -Berlusconi ha dimostrato, anche con il consenso personale, di essere presenza determinante per i nostri risultati elettorali. È tuttavia innegabile che le percentuali che raccogliamo sono inferiori alle aspettative e a quello che merita l’impegno sui territori di dirigenti, amministratori e militanti giovani, determinati e politicamente capaci. Mai come ora ci appare chiaro che Forza Italia deve fare punto e a capo. Il partito non può più essere gestito da uno staff, ha bisogno invece di una nuova struttura politica in grado di prendere decisioni e di valorizzare le energie e le competenze che si sono formate in questi anni e dalle quali non è più possibile prescindere. Sui territori e in Parlamento esiste una classe dirigente che non ha nulla da invidiare a nessuno, va valorizzata e messa alla prova. Persino le liste per le elezioni europee sono passate in ufficio di presidenza soltanto per una formale ratifica. È evidente che così non può funzionare, a meno che non si voglia calpestare la storia di Forza Italia».

Gallinella (M5S): «Ora una riflessione»

«Queste elezioni europee sono andate male. Nonostante molte cose fatte: reddito e pensione di cittadinanza, quota100, legge spazzacorrotti, taglio vitalizi, taglio parlamentari e referendum propositivo (in corso), restituzione degli stipendi. Dobbiamo aver commesso qualche errore e dovremmo fare una riflessione perché i cittadini quando votano non sbagliano mai».

Latini: «Iniezione di fiducia per amministrazione»

«Come amministrazione comunale di Terni – dice il sindaco Latini – non possiamo che trarre un grandissimo incoraggiamento dal risultato delle elezioni europee a livello nazionale, ma soprattutto da quello a livello locale, per andare avanti nel lavoro iniziato nell’estate scorsa. I cittadini ternani hanno voluto premiare la Lega, alla guida del centrodestra al governo della città, con un aumento considerevole nel numero dei consensi, quasi tremila in più rispetto al 2018 (nonostante un’affluenza più bassa), e nelle percentuali, considerato che rispetto alle amministrative dell’anno scorso c’è stata un’avanzata di più del 7%. È una nuova iniezione di fiducia, che ci dà più forza nel lavoro quotidiano che stiamo svolgendo cercando di riportare l’Amministrazione comunale al servizio dei cittadini con efficacia e efficienza, in un contesto difficile e con dei limiti strutturali che abbiamo ereditato dal passato, ma che stiamo cercando di superare giorno dopo giorno».

Barbara Saltamartini

Barbara Saltamartini

«A Terni la Lega – il commento del commissario Lega – non solo si conferma il primo partito in città e provincia, ma cresce e supera il 37% dei consensi. Un grandissimo risultato che premia il buon governo dell’amministrazione a guida Lega con il sindaco Latini e al contempo dimostra che il nostro movimento è sempre più radicato nel territorio, interpretando le esigenze dei cittadini, delle realtà sociali e produttive locali a cui abbiamo dato risposte concrete passando dalle parole ai fatti. Da Terni parte la sfida per le prossime elezioni regionali con la consapevolezza che solo la Lega può interpretare il sentimento e la necessità di cambiamento di cui l’Umbria ha urgentemente bisogno dopo i danni prodotti dal Pd e dalla sinistra in questi anni. Grazie ai nostri militanti, sostenitori ed eletti che hanno contribuito a questo eccezionale risultato, senza la loro passione e il loro quotidiano impegno non avremmo raggiunto questo risultato. Ma soprattutto grazie a Matteo Salvini senza il quale non avremmo mai trasformato il sogno in realtà».

Francesco Filipponi

Francesco Filipponi

«La prima parola è grazie. Da capogruppo del Pd in consiglio comunale a Terni sento il dovere di ringraziare gli oltre 11100 ternani che ci hanno dato fiducia, facendo attestare in città la nostra lista al 23,5%. Il dato è migliore di quello della provincia, e di quello nazionale, in linea con il regionale. Abbiamo nonostante il momento difficile, recuperato oltre 5000 voti dei cittadini ternani in meno di 12 mesi rispetto alle amministrative. Abbiamo fatto meglio in termini percentuali anche delle politiche 2018 (Camera). Abbiamo vinto in alcuni grandi seggi, penso a Piediluco e Marmore, fatto ottimi risultati in altre frazioni come Cesi, Collestatte, ma anche in centro. Non basta ancora per carità, per questo riconosciamo la forza dei numeri a chi e arrivato primo, in ogni caso siamo la seconda forza politica di Terni, continueremo a lavorare a testa bassa».

Thomas De Luca

Thomas De Luca e Luca Simonetti

I più silenziosi – anche a livello nazionale, ovviamente – sono i rappresentanti del M5S. Il consigliere comunale a Terni Thomas De Luca è conciso e freddo nel descrivere la situazione post europee: «Senza esercito non si vince nessuna guerra.  O cambiamo registro, e lo spazio e il tempo per farlo c’è tutto, oppure la fine di un’esperienza unica e irripetibile come il M5S è annunciata». A seguire arriverà il commento del capogruppo Luca Simonetti: «Oggi come altre volte, sono qui a riconoscere la sconfitta, riconosco la sconfitta senza accampare scuse stucchevoli, senza alcun giro di parole, certo che assisteremo a notevoli cambiamenti nella struttura del movimento. Indubbiamente assistiamo ad un altro successo personale di Salvini, così come cinque anni fa assistevamo all’ascesa che pareva inarrestabile di un altro Matteo, tale Matteo Renzi detto anche Mr. 40%. Sono sempre più convinto ieri come oggi, che chi cerca di ritagliarsi qualche merito pur vivendo solo grazie alla luce riflessa del leader nazionale, non sia molto credibile e sarà sempre debole di fronte a chi da anni non ha mai smesso di combattere senza tornaconti personali. In 10 anni il M5S ternano ha sempre dimostrato sul campo il suo valore, le percentuali elettorali salgono, scendono, risalgono, al contrario i valori ed il valore dei singoli restano. Chi fa politica in questa città sa che dovrà sempre fare i conti con un gruppo che ha gli strumenti per essere molto incisivo a prescindere dalle turnate elettorali».

Eleonora Pace

Per la portavoce provinciale di Fratelli d’Italia è stata «una notte di grandi aspettative che ora dopo ora si sono concretizzate con la conferma di una forte affermazione in tutta Italia e soprattutto con una netta crescita in tutta l’Umbria, che ha portato Fratelli d’Italia, sia in provincia di Terni che in quella di Perugia, a superare Forza Italia ed accreditarsi come la seconda forza del centrodestra nella regione. Siamo estremamente felici ed orgogliosi del risultato raggiunto in tutti comuni della provincia di Terni che vede il nostro partito aumentare consistentemente ovunque e porsi come vera novità e punto di riferimento di tanti cittadini che si riconoscono in Giorgia Meloni e nelle proposte di Fratelli d’Italia. In un contesto molto complesso vogliamo dire grazie ai dirigenti, agli eletti ed alla comunità di donne e uomini che hanno compiuto questo piccolo miracolo lavorando incessantemente in questi anni per ricostruire la casa comune della destra politica che non è quella dove meglio si possono seguire le mode del momento, ma quella dove si suda e si difendono i valori dell’identità e della coerenza. Siamo certi che nelle prossime ore anche i risultati delle amministrative ci porteranno buone notizie avviando così il percorso per vincere tra pochi mesi le elezioni regionali e liberare l’Umbria, con Fratelli d’Italia protagonista, dal fallimento nel quale è stata trascinata».

Alessandro Gentiletti

Alessandro Gentiletti (Senso Civico)

L’auguro del consigliere comunale di SC è che «il risultato elettorale, che a Terni è stato particolarmente chiaro, porti anche certezza all’interno dell’amministrazione comunale e che questa indichi finalmente in modo chiaro i contenuti della discussione politica. In questo anno, infatti, dalle farmacie al palazzetto dello sport, questa amministrazione ha detto tutto ed il contrario di tutto. Nel giro di qualche mese, solo per citare l’ultimo dietrofront, siamo passati da una visione delle farmacie comunali da tassare ad una risorsa da proteggere ad ogni costo. Per non parlare del trasporto dei disabili, che sembra essere diventato non un sacrosanto dovere amministrativo ma una incombenza dalla quale liberarsi a tutti i costi. Ora la Lega, davanti a questo suo risultato elettorale, non potrà più accampare scuse: mi auguro che si assuma finalmente la responsabilità di indicare con chiarezza come intende affrontare i problemi della città e come raccogliere la sfida che questa ha lanciato. Senso Civico è pronto, come sempre, a fare il suo dovere di opposizione, nell’interesse di tutte le ternane e tutti i ternani ed in particolare di coloro che non si riconoscono in chi ci governa. Abbiamo tutti il dovere di contribuire – ciascuno dalla sua parte – al progresso e allo sviluppo della nostra comunità».

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