Il lotto da tagliare, che aveva acquistato la scorsa primavera dal Comune di Polino, era di 6 ettari. Solo che poi si è fatto ‘prendere la mano’ e fra aprile e settembre gli ettari sottoposti a taglio sono diventati 12, cioè il doppio. Il legno così ricavato è stato commercializzato ma a scoprire il tutto – con tanto di denuncia per furto aggravato di legna da ardere e commercializzazione illegale – sono stati i carabinieri forestali di Ferentillo (Terni). Nei guai c’è finito il titolare di una ditta boschiva di Polino.
‘Stangato’
I militari hanno ricostruito come la legna da ardere oggetto di furto – circa 4.500 quintali – sia stata poi acquistata da una ditta locale e, per la maggior parte, rivenduta a due imprese della provincia di Frosinone. L’intera area boscata, con parte del legname tagliato ancora ‘in loco’, è stata sottoposta a sequestro penale dall’Arma. L’imprenditore di Polino, oltre alla denuncia, si è visto elevare sanzioni pari a 37 mila euro per violazioni della normativa forestale.