Rubano in abitazione, sorprese e arrestate

Spoleto, due giovani straniere bloccate dalla polizia di Stato durante il tentativo: tradite dal troppo trambusto

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Hanno provato a svaligiare un’abitazione della periferia di Spoleto, peccato che la disattenzione e il troppo trambusto le abbiano tradite. La polizia di Stato ha arrestato una 25enne macedone pregiudicata, sul quale pendevano due ordinanze di custodia cautelare in carcere e un ordine di carcerazione per esecuzione di pena, e la sua complice 21enne croata.

Tutto a soqquadro Le giovani sono entrate in casa forzando la serratura e gli agenti della Volante, una volta arrivati sulle scale del condominio, hanno subito notato la porta – due profondi solchi lasciati da arnesi da scasso – aperta: nell’abitazione hanno sorpreso una donna con uno zaino spalla mentre cercava di sistemare alcuni oggetti e, in una delle camere da letto, la seconda coinvolta impegnata a rovistare nei cassetti. Il resto era tutto a soqquadro.

La refurtiva Negli zaini i poliziotti hanno trovato quattro grandi cacciaviti, due lastre in plastica per apertura porte, una chiave inglese, 310 euro, monete per 12 euro, monili, bracciali in oro, un anello e un orologio. Le due sono state portate in questura e identificate: si trattava di una 20enne croata con pregiudizi per furto in abitazione, rapina impropria e aggravata (attualmente sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Monselice) e una 25enne macedone gravata da numerosi precedenti per furto in appartamento. Quest’ultima risultava ricercata per due ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse a suo carico dal Gip di Ferrara nel maggio 2017 e dal tribunale di Verona nel giugno 2017, entrambe per furto in abitazione; sulla donna, inoltre, pendeva un ordine di carcerazione a seguito di provvedimento definitivo di cumulo pene emesso dalla Procura di Padova e che condanna la straniera alla pena della reclusione di due anni, sette mesi e venti giorni.

Gli arresti Le giovani sono state arrestate e, su disposizione del pm Gennaro Iannarone, trattenute nelle camere di sicurezza: sabato mattina c’è stata la direttissima, con il giudice che ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere.

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