Parco della Fonte, ennesima asta

San Gemini, a gennaio il quinto tentativo: offerta minima quasi un milione e mezzo di euro. In vendita anche un’area edificabile a Collecapretto

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I lotti in vendita sono due, dopo i primi quattro tentativi andati a vuoto, ci si riprova per entrambi: nuova asta in vista per il complesso del Parco della Fonte di San Gemini, tornato recentemente a nuova vita grazie all’impegno dei volontari della locale Pro Loco, ma ancora alla ricerca di un proprietario. La nuova procedura di vendita, senza incanto, è prevista per il 14 gennaio prossimo, alle ore 9, presso lo studio notarile Clericò di Terni, mentre i termini di presentazione delle offerte scadono il 10 gennaio alle ore 12.

Le cifre

Il primo lotto in vendita, che comprende 47 beni tra immobili e terreni ricompresi appunto all’interno del Parco, ha un prezzo base di 2 milioni 850 mila euro, per un’offerta minima di 1.487.720 euro. Qui sono presenti, oltre alla stessa area verde e alle fontane che si trovano all’interno, il centro congressi con gli annessi ex stabilimenti industriali, l’antico Albergo della fonte, ex uffici, magazzini e fabbricati vari. Immobili di grandi metrature – alcuni come il centro congressi ancora in discrete condizioni, altri molto meno – tutti da troppo tempo ormai inutilizzati.

Il maxiterreno

L’altro lotto all’asta, relativo a 23 beni, riguarda invece un’area edificabile di oltre 237 mila metri quadri in località Collecapretto, a poca distanza dal parco, in cui sono presenti anche due vecchi casali. Il prezzo base di vendita, per questo lotto, è di 3 milioni di euro, per un’offerta minima di 1.566.020 euro: si tratta anche in questo caso di proprietà rientrate all’interno del concordato preventivo a cui ha avuto accesso nel 2014 la Sangemini spa e che non sono state rilevate dal gruppo Norda, attuale titolare del marchio delle acqua minerali.

I precedenti

Il primo tentativo di vendita, tramite asta, dei beni risale al 27 novembre dello scorso anno, poi sono seguiti altri tentativi il 19 febbraio, il 14 maggio e il 30 luglio di quest’anno. Tutti ovviamente senza successo, anche quando l’estate scorsa il prezzo base, per il lotto relativo al parco, era sceso ad 1.750.256 euro. Non semplice, di questi tempi, trovare un imprenditore disposto non solo a sborsare cifre del genere, ma anche ad investire molti più soldi per una riqualificazione del complesso. Per ora, per il tempo che occorrerà, la Pro Loco ha intanto assicurato il suo impegno nella manutenzione e nella rivitalizzazione di un bene unico per il territorio.

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