Sangemini: «Definire nuovo percorso»

Acque Minerali d’Italia e preoccupazioni per il futuro dello stabilimento ternano, meetup M5S: «Tempo di parlare con le istituzioni e dare risposte. Stop al silenzio»

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«Fanno capolino nuove preoccupazioni, criticità ormai palesate per il lavoratori e l’intero territorio di San Gemini, della provincia di Terni. Chiedono risposte concrete anziché il silenzio assordante che arriva da proprietà, istituzioni, Regione e Comuni». Acque Minerali d’Italia, Sangemini e futuro da decifrare: dopo l’intervento e la richiesta di confronto delle organizzazioni sindacali, sul tema interviene anche il meetup M5S del comune ternano.

ACQUE MINERALI D’ITALIA, SANGEMINI E AMERINO: «SE L’AZIENDA È NEMICA, ESCA ALLO SCOPERTO. PESSINA, FATTI VEDERE»

Il passato e gli sviluppi L’intervento arriva a due settimane dalla conferenza – di fatto la situazione non è migliorata rispetto alle criticità già evidenziate nel 2017 – organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Rsu per lanciare il nuovo allarme: «La Sangemini è una delle realtà umbre più importanti, ma da tempo i suoi dipendenti vivono una situazione di incertezza e preoccupazione. Tra il 2013 ed il 2014 sicuramente – sottolinea il gruppo pentastellato – si è affrontato il periodo più duro, il concordato fallimentare; poi il passaggio a Norda e il prezzo pesantissimo, di circa 30 operai che sono stati lasciati a casa, e mai più reintegrati. La nuova proprietà, con il presidente del Gruppo Norda-Gaudianello, Carlo Pessina, dichiarò: ‘Resta ora alla Sangemini Acque S.p.A. perseguire nella maniera più efficiente lo scopo sociale e le previsioni del piano industriale, così da poter sviluppare nuovi e più importanti progetti tesi anche ad incrementare lo sviluppo industriale di tutto il territorio al fine di creare ulteriori opportunità di lavoro.  Ma da allora poco è cambiato, quei progetti atti ad incrementare lo sviluppo industriale sono rimasti chiusi nei cassetti».

Proprietà poco presente In merito ad Acque Minerali d’Italia viene messo in evidenza che «a livello di gruppo sono stati fatti molti investimenti, ma nel sito Sangeminese poco si è visto; alcune delle poche opere fatte hanno dato buoni risultati sotto il profilo del consumo energetico, sicuramente non sufficienti per portare la Sangemini ai livelli che merita. Il sito produttivo necessita sicuramente di una guida più presente rispetto a quanto visto finora. Ora è tempo che ci si risieda tutti intorno al tavolo con le istituzioni, per prima la Regione Umbria, in quanto soggetto che ha in mano le concessioni minerarie: si promuova un incontro con tutti i soggetti interessati a definire il percorso dei prossimi anni. Gli argomenti ovviamente dovranno essere lo sguardo al domani, con nuove produzioni, nuovi investimenti, diversificazioni, per garantire lo sviluppo dell’azienda e del futuro dei lavoratori, un futuro a lungo termine per tutta la comunità umbra».

Massimo Pessina

Investimenti Il meeutp M5S locale conclude affermando di «essere convinti e sicuri che l’azienda possa garantire il futuro alla Sangemini e siamo certi che le parole chiave siano ‘nuove produzioni e nuovi investimenti’, pertanto ci permettiamo di suggerire al gruppo, in maniera molto positiva e propositiva, una politica industriale più attiva, che vada ad interagire con i vari siti in modo più efficace, una condivisione con i responsabili di funzione, una gestione dei costi più attenta, investimenti razionali e più mirati, un’attività di manutenzione programmata, una politica degli acquisti più efficace e rapporti diretti con i fornitori da parte dei capo servizi».

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