Sangemini, ok al concordato

Il tribunale di Terni ha messo un punto fermo su una drammatica vertenza aziendale, culminata nel marzo del 2014 con un accordo che ha portato lo storico marchio delle acque minerali sotto il controllo di Norda

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Il giudice lo ha voluto specificare: «Fermo restando che resta affidato esclusivamente ai creditori il giudizio di merito sulla convenienza della proposta», ma alla fine ha deciso: il concordato Sangemini si può fare.

Si procede Preso atto che i commissari giudiziali hanno espresso un parere favorevole, il tribunale di Terni ha messo un punto fermo su una drammatica vertenza aziendale, culminata nel marzo del 2014 con un accordo che ha portato lo storico marchio delle acque minerali sotto il controllo di Norda, ed ha stabilito che la procedura può seguire l’iter previsto.

I tempi Entro il 26 marzo dovrà essere presentato un dettagliato elenco dei creditori, mentre un mese dopo dovrà essere predisposto un piano di liquidazione dei beni e di riscossione dei crediti e poi, con cadenza semestrale, si farà il punto della situazione.

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