Sanità, liste, primari: parla Luca Barberini

Umbria prima regione benchmark ma alle prese con lughe liste d’attesa. Mentre l’ospedale di Terni perde nomi di peso. L’assessore regionale alla sanità a 360 gradi

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Umbria prima regione benchmark in fatto di sanità, anche se le ‘grane’ – come l’annosa questione delle liste d’attesa – non mancano. C’è poi la questione-ospedale a Terni dove, dopo la partenza del neurochirurgo Sandro Carletti per Firenze, altri professionisti come Alessandro Pardini e Amilcare Parisi sono prossimi alla pensione. Sostituti all’altezza cercasi. Di questo e di altro umbriaOn ne ha parlato con l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini.

Umbria prima regione benchmark L’assessore lo definisce «un risultato assolutamente positivo ottenuto, pur essendo una piccola regione, grazie alla competenza, alla passione e alla professionalità di tutti gli operatori che hanno dato un contributo importante. Tutto questo – prosegue – non ci deve far fermare, dobbiamo andare avanti perché i bisogni aumentano, le difficoltà ci sono e dobbiamo lavorare sodo per rispondere a quelle che ancora sono delle negatività che meritano attenzione».

Le liste d’attesa Ecco, fra le negatività pssiamo annoverare le liste d’attesa. Un tema che, secondo Barberini, «è diffuso in tutto il paese e non riguarda solo l’Umbria. Dobbiamo agire sull’appropriatezza, cioè far capire ai cittadini ed ai medici di base che vanno fatte determinate richieste solo se c’è un reale bisogno. Ancora oggi su alcune attività diagnostiche, ad esempio, soggetti terzi indipendenti ci dicono che oltre il 50% delle richieste sono inappropriate. Siamo carenti in casi in cui non c’è una priorità o un’urgenza, ma anche in tali situazioni non possiamo dire al cittadino ‘torni fra un anno’. Per questo dobbiamo organizzare meglio la rete dei servizi e provare anche a trovare soluzioni professionali».

I professionisti Infine Barberini interviene sull’ospedale Santa Maria di Terni e su ‘partenze eccellenti’ come quella del neurochirurgo Sandro Carletti: «È una grande azienda ospedaliera e i dati confermano la grande capacità attrattiva anche da fuori regione. Ciò sta a significare che le prestazioni sanitarie, i professionisti sono di assoluta qualità e le risposte che vengono date sono assolutamente positive. Dobbiamo essere capaci di mantenere questo livello. Il dottor Carletti è sicuramente un grande professionista, è stato di lustro e vivrà un’ulteriore esperienza professionale. Gli facciamo i migliori auguri, lascia un grande ricordo in questa città perché ha dato tanto, però dobbiamo guardare avanti ed essere pronti a trovare sostituti per portare a questa struttura e nella regione professionisti di assoluto livello. Come già accaduto per l’oncologia dove il nuovo primario Sergio Bracarda (che ha sostituito Fausto Roila, ndR) è certamente una figura di alto profilo».

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