Sarà demolita la casa umbra della Ellesse

Perugia, la storica sede a Ellera di Corciano diventerà un centro commerciale. Dopo la vendita dell’azienda vi fu impiantato il museo del giocattolo

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Un centro commerciale al posto della storica sede della Ellesse, l’azienda di abbigliamento perugina che ha segnato un’epoca. La proprietà di Ellera (40mila metri quadrati) dove sorgeva il capannone Ellesse è stato venduta al gruppo Oasi, che vi impianterà una nuova area commerciale con 6 mila metri quadrati coperti, con parcheggi e spazi verdi.

Mister Ellesse

La sede della Ellesse

Era ancora di proprietà degli eredi di Leonardo Servadio, che nel 1959 diede vita all’azienda lanciandosi nel mercato dei pantaloni casual e nel 1966 acquistò i quattro ettari di terreno a Ellera di Corciano per impiantarvi la sede della sua creatura, cui aveva dato per nome le sue iniziali, per costruire una vera e propria fabbrica e lanciarsi nell’abbigliamento sportivo. Di lì a qualche anno il marchio (che nel frattempo aveva perso una ‘e’ dopo il ricorso della rivista francese ‘Elle’) comparve sulle divise da gara di sciatori, tennisti e atleti di tutto il mondo. Ma anche personaggi glamour, come Carolina di Monaco.

Boris Becker a Wimbledon

Marchio sportivo

Erano griffati Ellesse, fra gli altri: il pilota Alain Prost; lo sciatore Marc Girardelli; il trio Cova, Mei, Antibo che trionfò agli Europei sui 10mila metri nel 1986; alcune nazionali; i tennisti Panatta, Borg ma soprattutto Boris Becker, che vinse a sorpresa Wimbledon nel 1985 e poco prima era stato messo sotto contratto dai talent scout di Servadio, che ricevette in cambio una incredibile notorietà del marchio, aprendo sedi in tutti il mondo, fino alla cessione, nel 1993, a un gruppo inglese. Nel 1999 l’ex patron acquistò la Collezione del Museo del Giocattolo di Stoccolma, con l’obiettivo di farlo diventare il fulcro di un parco ludico, culturale e commerciale da allestire a Perugia, proprio nel complesso immobiliare che era stato sede della Ellesse. Ora la vendita.

Si pensa a una fiction

Intanto, in memoria di Leonardo Servadio, morto nel 2012, potrebbe essere realizzata una fiction. Se ne parla già da qualche anno. Tanto che il sindaco Romizi e il figlio di Servadio, Leonardo junior, scrissero una lettera alla Rai per formalizzare la proposta. Ciò sull’onda del successo della fiction su Luisa Spagnoli. «Credo ci sia il materiale per raccontare una bella storia», aveva detto mister Ellesse.

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