Scheggino: «L’arte come volano turistico»

Paola Agabiti, sindaco del piccolo centro della Valnerina: «Qui sperimentiamo una politica fatta di poche parole e molti fatti. Tutti volti al bene comune»

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di M.T.

Una mostra è una mostra. Ma mica sempre è ‘solo’ questo. Perché quella che è in corso di svolgimento nello spazio arte Valcasana di Scheggino – ‘Scorci della Valnerina’, aperta anche nel prossimo fine settimana – è molto di più che una semplice esposizione artistica (c’è anche un po’ di umbriaOn, grazie alle foto di Alberto Mirimao). La sindaco di Scheggino, Paola Agabiti, per dire, afferma di condividere in pieno la definizione di «un vero e proprio itinerario lungo la valle del Nera, da Terni a Norcia, alla scoperta anche di luoghi meno conosciuti e valorizzati».

La mostra I numeri, per cominciare, sono importanti: «In poco più di due settimane – spiega Paola Agabiti – sono stati oltre 1.400 i visitatori che hanno scelto di vedere le opere di Maurizio Folletti e già questo mi ha ripagato della scelta fatta e dell’impegno che, grazie alla collaborazione di Luca Tomìo, sono alla base del suo allestimento. La mostra, oltre che offrire spunti preziosi per un interessante viaggio alla scoperta di bellezze note e meno note di alcuni dei borghi più belli del territorio, rappresenta un’occasione in più per visitare Scheggino e gli altri paesi del territorio, con la possibilità di vivere a pieno la bellezza dei suoi paesaggi, dei suoi monumenti, che in estate in particolare riescono ad essere particolarmente accoglienti, completandosi con un’offerta di turismo sportivo ed enogastronomico di primissima qualità».

Luca Tomìo

Tomìo La mostra fortemente voluta dalla sindaco ha messo insieme due personalità diverse, ma che si sono integrate alla perfezione, visto che Tomìo spiega che «quando ho incontrato Folletti con matite e taccuino nei boschi sopra Papigno, di primo acchitto ho pensato di trovarmi al cospetto di uno strano Corot redivivo, uno strano esemplare di fossile d’artista. Quando invece ho visto i lavori finiti in studio il pensiero mi è corso a Schifano, al suo uso meticoloso e raffinato dei plexiglass colorati. Maurizio Folletti è un artista in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione». 

Paola Agabiti

Il territorio Ma la mostra, diciamolo, è solo una ‘scusa’ per fare due chiacchiere con la sindaco di Scheggino. Perché il piccolo centro della Valnerina (circa 500 abitanti) può rappresentare un modello interessante da studiare: «Il modello di cui parla lei, però – dice subito Paola Agabiti – non è relativo sono al nostro Comune, ma mi piace citarne almeno altri due, Ferentillo e Sant’Anatolia di Narco, con i quali stiamo collaborando in maniera molto proficua. Quello che stiamo tentando di costruire è un progetto comune che punti, attraverso la valorizzazione del patrimonio naturale e architettonico su cui possiamo contare, a fare della Valnerina quel ‘cuore del cuore dell’Italia’, nel quale abbiamo la fortuna di vivere, un autentico centro propulsivo per il rilancio turistico del quale la nostra regione ha un grande bisogno dopo la paura generata dalla tragedia del terremoto».

Il ‘laboratorio’ La strada da perseguire, dice Paola Agabiti, «è molto semplice: pochi proclami, molti fatti e, soprattutto, avere sempre chiaro in mente che il nostro compito, visto che amministriamo Comuni molto piccoli, è pensare davvero al bene comune e studiare tutte le opportunità che si presentano per poterlo perseguire». Quindi niente politica, mi scappa di dire. «La politica, in realtà come le nostre, non può che essere quella della ricerca di soluzioni ai problemi e, meglio ancora, cercare di prevenirli. Ma anche, e direi soprattutto, cercare di cogliere tutte le opportunità  (‘Il diamante nero’, la mostra mercato del tartufo ne è un esempio; ndr) che si presentano per rendere i nostri piccoli borghi sempre più attrattivi, così da farne luoghi nei quali il turismo sia davvero slow e dove le persone possano vivere esperienze talmente appaganti da farsene poi promotrici al ritorno nei rispettivi luoghi di provenienza».

La collaborazione E a questo risultato si può puntare facendo davvero ‘sistema’ «perché da soli non saremmo in grado, e non vogliamo nemmeno farlo – dice con convinzione la sindaco di Scheggino – perché siamo consapevoli che qui più che altrove (il suo paese di 500 anime ha ben otto ristoranti, con relativo personale, in attività; ndr) solo le sinergie possono farci grandi. Che senso avrebbe, infatti, pensare allo stupendo parco della Valcasana nel quale siamo inseriti, come una ‘proprietà’ di questo o quel Comune? Nessuno, mentre ha molto senso pensare che, facendone tutti parte, si debba lavorare per renderlo ancora più attrattivo di quanto non lo sia già e condividere obiettivi perseguibili per tutti».

La Regione Con l’intenzione – «che mi sembra condivisa da tutti i soggetti interessati», spiega Agabiti – di ampliare il raggio delle possibili collaborazioni» ed ecco perché la sindaco si dice «Molto soddisfatta del progetto relativo alla ciclovia del fiume Nera e del percorso ciclabile della via di Francesco». Un collegamento che «per il momento possa collegare Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Ferentillo e Arrone con la Cascata delle Marmore, uno dei gioielli su cui abbiamo la fortuna di poter contare. Sono davvero grata alla Regione, con la quale la collaborazione è sempre molto proficua, di aver colto la valenza del progetto e di essersi impegnata per la sua realizzazione».

«Sinergie vincenti» E Luca Tomìo applaude: «Ho scoperto delle persone, in questa esperienza che sto facendo in Valnerina – dice lo storico e ricercatore – che davvero mi hanno riconciliato con il lavoro che amo fare, dopo la non propriamente appagante esperienza fatta a Terni con Leonardo Da Vinci e sulla quale, ormai, credo di non avere più nulla da aggiungere. Su quello lascerò che a parlare siano le autorità, mentre credo sia giusto dedicare attenzione a questi Comuni, a questi sindaci che con passione e, devo dire, competenza non comune, si stanno impegnando per il futuro dei loro territori e dei giovani che vi vivono. Faranno bene, ne sono sicuro e sono felice che mi abbiano proposto di collaborare alla realizzazione di questi progetti».

 

 

 

 

 

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