Terni, Foconi vice campione d’Italia

Il fuoriclasse del Circolo Scherma Terni non riesce a conquistare il terzo titolo tricolore a livello individuale: battuto da Cassarà 15-14 in finale a Palermo

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Niente terzo titolo personale – a livello individuale, ci riuscì nel 2013 e nel 2017 – per Alessio Foconi agli assoluti di scherma. Il fuoriclasse del Circolo Scherma Terni non riesce a replicare la performance del 2013 e del 2017: a Palermo, nel 100° tricolore assoluto, è Andrea Cassarà a batterlo in finale per 15-14 al termine di una gran bella sfida in piazza Bellini. Prossimi obiettivi gli europei di Düsseldorf dal 17 al 22 giugno e soprattutto i mondiali di Budapest in programma dal 15 al 23 luglio.

Alessio Foconi a Palermo (foto Bizzi)

Inarrestabile

Il fuoriclasse ternano ha iniziato la scalata sconfiggendo negli ottavi di finale Francesco Pio Iandolo (Club Scherma Salerno) per 15-6; nei quarti di finale derby con un altro atleta in forza all’Aeronautica Militare, Lorenzo Nista, estromesso dalla corsa al titolo per 15-11. In semifinale c’è Edoardo Luperi delle Fiamme Oro e, anche in questa circostanza, non ci sono problemi per Foconi: 15-8 e match per l’oro al cospetto il 35enne bresciano del Centro sportivo carabinieri.

La finale persa di misura

Sotto l’attendo sguardo del tecnico Filippo Romagnoli Cassarà va sul 2-0, poi Foconi si mette in marcia: parziale di 5-0 e confronto ribaltato. Per poco perché l’atleta lombardo si rifò sotto (6-6, quindi ancora parità sul 9-9). Il 34enne dei Carabinieri va sul 13-12 e trionda con un’ultima stoccata dubbia: il ternano chiede il replay che, tuttavia, conferma l’affondo decisivo dell’avversario. «Sono sempre gare difficili e tirate – le parole di Alberto Tiberi, presidente del Circolo Scherma Terni – abbiamo seguito l’assalto di Alessio al circolo durante le attività e alcune stoccate ci sono sembrate un po’ strane. Ma la scherma è così, a volte si danno e a volte si prendono: rimane l’amaro in bocca, ma Alessio ha confermato ancora una volta di essere un grande campione, sia in pedana che fuori andando subito a fare i complimenti al suo avversario».

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