Sequestro da 300 mila euro a pregiudicato

La corte d’appello di Perugia ha accolto le richieste della procura generale dopo che l’uomo – di origini calabresi – era stato condannato nel 2014 per estorsione

Condividi questo articolo su

Nei giorni scorsi la guardia di finanza di Perugia – su delega della procura generale di Perugia – ha dato esecuzione ad una ordinanza di confisca emessa dalla sezione penale della locale corte d’appello: i beni sono stati definitivamente confiscati ad un pregiudicato di origine calabrese, da anni residente a Perugia, con all’attivo svariati precedenti di polizia per reati inerente il traffico di traffico di sostanze stupefacenti nonché una condanna (nel 2014) per il reato di estorsione.

L’analisi del patrimonio

Proprio da tale condanna – ritenuto presupposto soggettivo imprescindibile all’avvio degli accertamenti di natura patrimoniali – la procura generale, nel 2017, ha dato incarico al nucleo di polizia economico Finanziaria di Perugia di individuare l’intero patrimonio del condannato: attraverso un’approfondita ricostruzione storica, è stata documentata l’esistenza di immobili, conti correnti ed investimenti finanziari, autoveicoli e partecipazioni societarie nella disponibilità, diretta ed indiretta, del condannato, di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati nel periodo della loro acquisizione. Beni tutti sequestrati.

La confisca della corte d’appello

L’uomo non è riuscito a giustificare i proventi in fase di contraddittorio, così, dopo le udienze, la sezione penale della corte d’appello di Perugia, dopo aver valutato attentamente gli elementi forniti ed aver verificato la sussistenza di tutti i presupposti, ha condiviso le argomentazioni della procura disponendo la confisca della quasi totalità dei beni sequestrati, per un valore complessivo di 300mila euro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli