Fere, chiesta revoca decreto di Perotti

Consiglio di Stato, tentativo in extremis rossoverde prima dell’appuntamento di martedì in Figc. Istanza anche per anticipare la camera di consiglio. Lnpb: «Ci opponiamo»

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Mauro Balata, presidente Lnpb

Il Consiglio di Stato – nella figura del magistrato piemontese Valerio Perotti, V° sezione giurisdzionale – che ‘ghiaccia’ l’ordinanza cautelare della sezione Prima Ter del Tar del Lazio a tre giorni dal Consiglio federale Figc di martedì. Una nuova virata che crea ulteriore problemi alle cosiddette ‘ripescabili’ e soprattutto a Gabriele Gravina, intenzionato a presentarsi il 30 ottobre forte dell’atto con cui veniva spiegato che, in sostanza, l’ex commissario Roberto Fabbricini non poteva modificare le Noif e, dunque, cambiare il format della serie B da 22 a 19 squadre. Avvocati al lavoro per uscire dall’impasse e la Ternana ha fatto la sua mossa.

IL CONSIGLIO DI STATO ‘ANNULLA’ L’ORDINANZA DEL TAR DEL LAZIO: IL DECRETO CAUTELARE DI PEROTTI. SPASIANO (TERNANA) E DI CINTIO (PRO VERCELLI): «ECCO I PUNTI CRITICI DEL PROVVEDIMENTO»

Chi esulta e chi studia il da farsi

Giotti, Proietti e Spasiano al Coni il 7 settembre

Chi festeggia – da una parte e dall’altra non sono mancate le esultanze, meglio evitare visto il leitmotiv degli ultimi tre mesi, chiedere in particolar modo a Pietro Lo Monaco – in queste ore è Mauro Balata, presidente della Lnpb, e i 19 presidenti dei club attualmente protagonisti nella seconda serie italiana. Il ragionamento è chiaro e lo ha esplicitato all’Ansa l’avvocato sardo: «Credo che a questo punto il presidente Gravina, che è persona di grande cultura e che stimo, dovrà escludere dall’odg del prossimo Consiglio federale il punto relativo all’ordinanza del Tar di mercoledì scorso perché è superato dalla decisione del Consiglio di Stato di sabato». Insomma, è lui – in linea teorica, seppur lo stesso Perotti abbia ribadito l’autonomia decisionale degli organi sportivi sull’ordinamento del campionato – ad avere il coltello dalla parte del manico al momento. Può Gravina optare comunque per il ripristino del format a 22? Certo, come ha confermato l’avvocato Cesare Di Cintio. Il problema è che il 15 novembre c’è l’udienza di merito al Consiglio di Stato e per l’ex numero uno della Lega Pro si tratta di una novità che non può lasciar da parte: da un lato e dall’altro (per ora via della Bardesca non ha sparato cifre, a differenza di altre società) ormai si va a colpi di ‘minacce’ di richiesta risarcitorie milionarie.

IL DECRETO CAUTELARE DELLA V° CONSIGLIO GIURISDIZIONALE DEL CONSIGLIO DI STATO

La Ternana ci prova. Chiesto anche un anticipo della camera di consiglio

L’istanza rossoverde

Sabato i legali delle ‘Fere’ – Fabio Giotti, Massimo Proietti e Mario Rosario Spasiano, da segnalare che nella Pro Vercelli c’è il cambio tra Flavia Tortorella e Federica Ferrari – hanno depositato al Consiglio l’atto numero 065907, vale a dire ‘l’istanza di revoca o modifica misura cautelare’. Facile intuire che nel mirino rossoverde c’è il decreto di Perotti favorevole alla Lnpb. Molto difficile poter credere ad un esito positivo, ma si provano tutte le carte a disposizione. Inoltre la Ternana ha chiesto di poter anticipare all’8 novembre (è già programmata, cambierebbe il presidente con l’eugubino Giuseppe Severini in luogo di Carlo Saltelli) l’udienza di merito collegiale della V° sezione visto che il 15 – sarebbe un’ulteriore follia far restare tutti bloccati fino a quella data – non è proprio dietro l’angolo. E intanto le altre giocano, i rossoverdi restano al palo e rischiano di buttare all’aria anche il campionato di serie C.

DATE E COMPONENTI DELLA V° SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO: L’8 NOVEMBRE NON CI SAREBBE PEROTTI, IL 15 SÌ

LegaB vs Ternana: «Ci opponiamo»

Stefano Ranucci e Mauro Balata il 26 novembre 2017, ai bei tempi

La querelle va avanti sul doppio binario. Perché la Lnpb va contro i rossoverdi anche per la questione legata ai criteri per il ripescaggio, il ‘famoso’ punto D4, visto che la Ternana ha fatto ricorso al Consiglio di Stato dopo la bocciatura del Tar del Lazio: «Nuova tappa della querelle relativa al campionato di Serie B. La Ternana chiede al Consiglio di Stato di rivedere il decreto col quale è stata sospesa l’istanza del Tar e mantenuto a 19 il format della B. La Lega B ha fiducia nel fatto che la richiesta venga rigettata perché il Consiglio di Stato, dovendo scegliere tra il legittimo affidamento di chi aveva presentato domanda di ripescaggio (3 squadre) e il legittimo affidamento che 19 squadre su 19 avevano riposto nella legalità dell’operato della Fifc e nella certezza del calendario varato ad agosto, ha ritenuto prevalente l’interesse a far proseguire il campionato così com’era cominciato. D’altra parte, mentre chiede al Consiglio di Stato di rivedere la decisione sul format, la Ternana chiede allo stesso organo di intervenire sui criteri di ripescaggio cosicché, ad oggi, se si tornasse all’opinione del Tar, non si saprebbe neppure chi debba giocare». Caos al quadrato.

Il sindaco Latini

Stefano Ranucci, Stefano Bandecchi e Leonardo Latini

Il primo cittadino di Terni mette in evidenza il fatto che «non era mai accaduto, tranne nei periodi bellici, che la Ternana fosse costretta a non disputare così tante gare ufficiali in un campionato. Anche domenica lo stadio Liberati resterà chiuso, buio e silenzioso, essendo stata rinviata la partita con la Sambenedettese, dopo quella con il Rimini e dopo tutte quelle d’inizio torneo: si tratta di una situazione paradossale, nella quale a subire danni ingenti, sportivi, economici e d’immagine è in primo luogo la Ternana Calcio, ma ad essere danneggiata è anche la città di Terni. Inammissibile che alla fine di ottobre la Lega B, la Figc e il Coni non siano ancora riusciti a trovare una soluzione al pasticcio estivo causato da una serie di fattori, tra i quali non c’è certo la responsabilità della Ternana Calcio, la quale, attraverso i suoi rappresentanti non ha fatto altro che chiedere tutela in tutte le sedi per i suoi diritti. Ora la vicenda sta assumendo i toni della farsa ed è chiaro che occorrerà andare fino in fondo, perché i responsabili dovranno risarcire i danni provocati alla società calcistica e alla città, almeno a livello economico. Ben più difficile sarà ricostruire un’immagine decente del governo del calcio italiano. Ai tifosi – conclude – rivolgo un appello: reagiamo a modo nostro, stando se possibile ancora più vicini ai colori rossoverdi e alla Ternana Calcio».

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