Serie C, Gubbio: via all’era Guidi

Presentato il 42enne di Firenze, proveniente dalle esperienze con le under dell’Italia: «Qui, nella ‘città dei matti’, si può fare calcio»

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«La chiamata del Gubbio  stata estremamente motivante. E siccome questa è denominata la ‘Città dei Matti’ forse la patente già me la merito per aver lasciato l’under 19 all’alba dei Europei in Armenia». Inizia ufficialmente l’era Federico Guidi al Gubbio: il 42enne di Firenze è stato presentato sabato mattina alla presenza del numero uno dei rossoblù Sauro Notari e il direttore sportivo Giuseppe Pannacci.

Notari e Guidi (foto Simone Grilli)

La scelta

Notari non ha avuto dubbi: «Guidi mi ha appassionato da subito, ho visto in lui una persona che ha voglia di fare e lavorare, voglio accanto a me gente motivata, non chi si sente arrivato. Il fatto che poi da tempo abbia a che fare con tanti giovani, è di certo un valore aggiunto». Per Pannacci invece «l’idea di averlo con noi è nata due anni fa ma da parte del mister, nonostante c’era la voglia di cimentarsi tra i Pro, c’era anche la volontà di intraprendere altre avventure che lo hanno portato ad allenare le selezioni nazionali under 19 e under 20. Finalmente è arrivato il momento propizio e abbiamo raggiunto l’accordo: sappiamo che anche il prossimo anno la serie C sarà probabilmente ancora più dura e per questo riteniamo che Guidi, tecnico giovane e altamente preparato, sia la persona giusta».

Il feeling

Parola poi a Guidi: «Un piacere essere qui, voglio ringraziare in primis presidente e ds. Il feeling con la società rossoblù è scattato già due anni fa e quest’anno quando l’occasione si è ripresentata non ho tentennato un secondo nell’accettare, anche se avevo altre possibilità. Credo che questo sia un posto che ha voglia di calcio e dove si possa fare calcio, mi ritengo un allenatore fortunato ad essere qui. Nella mia testa volevo cimentarmi tra i Pro, l’esperienza con l’under 20 e 19 è stata bella e formativa ma mi mancava il quotidiano e la possibilità di allenare in modo continuo: i due anni di nazionale mi hanno portato a vedere tantissime partite dalla A, alla B, alla C, ai campionati giovanili; ho avuto modo di vedere anche diverse partite del Gubbio, che era una squadra con tanta qualità, ci sono giocatori funzionali per la mia idea che credo possano fare molto più di ciò che hanno già fatto. Il mio primo obiettivo sarà quello di riportare entusiasmo, riportare gente allo stadio e creare una forte identità, per giocarci in ogni campo la possibilità di vincere e ovviamente proveremo a raggiungere la salvezza il prima possibile». Ritiro dal 22 luglio dopo una settimana di visite mediche, test atletici ed allenamenti al park hotel dei Cappuccini.

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