‘Sguardi di donna’, cinema al femminile

Perugia, al via un ciclo di incontri e proiezioni inedite: ad organizzarlo il dipartimento di filosofia con l’Istituto tedesco

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È dedicato allo sguardo delle donne dietro alla cinepresa, la manifestazione Frauenfilm-Registe, che il dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Università degli Studi di Perugia propone dal 13 marzo al 5 giugno insieme all’Istituto tedesco Perugia, in collaborazione con il dipartimento di ingegneria civile e ambientale, il Comune di Perugia e il Goethe-Institut Italia. La manifestazione è parte del progetto Reciproche visioni che il dipartimento Fissuf promuove dal 2012 insieme all’Istituto tedesco nell’ambito delle attività di gemellaggio tra Perugia e le città tedesche di Potsdam e Tubinga.

I seminari

La kermesse è un viaggio in un cinema capace di una straordinaria diversità di temi e di approcci, che prende avvio mercoledì con la proiezione del pluripremiato film di Frauke Finsterwalder Mondo oscuro (‘Finsterworld’, 2013), una riflessione irriverente, dal tocco sofisticato, sulla società di oggi, in cui nulla è come appare. Mercoledì 20 marzo sarà poi la volta del primo incontro di studi sull’immagine della donna nella società di oggi che il dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione proporrà nel corso di marzo. Il seminario avrà luogo presso la sede del dipartimento in piazza Ermini dalle 10 alle 14. Giovedì 28 marzo seguirà un secondo seminario presso il dipartimento di ingegneria.

Il cartellone

Ad accompagnare gli incontri, proseguendo fino al 5 giugno, è un ricco cartellone di film, tutti di recente produzione e inediti in Italia, le cui storie portano sullo schermo le tante e inaspettate facce della realtà di oggi: da Western (2017), in cui Valeska Grisebach ridisegna con originalità la geografia emotiva e sociale dei rapporti umani, mescolando pubblico e privato, a Addio inverno (‘Winter Adè’, 1988), con cui Helke Misselwitz, un anno prima della caduta del muro di Berlino, firmava un formidabile reportage sulla condizione femminile nella DDR. E se Caroline Link è riuscita a conquistare l’Oscar con Nowhere in Africa (‘Nirgendwo in Afrika’, 2001), oggi molte registe si districano abilmente tra i generi più diversi, come dimostrano la commedia di successo di Karoline Herfurth Un SMS per te (‘Ein SMS für Dich’, 2016) o il ritratto dello scrittore Stefan Zweig Prima dell’alba (‘Vor der Morgenröte’, 2016), di Maria Schrader, conferme che oggi in Europa il cinema migliore spesso si declina al plurale femminile.

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