Sicurezza a Terni: ‘giallo’ delle ordinanze

Il sindaco Di Girolamo: «Videosorveglianza e controlli danno risultati». Poi annuncia «provvedimenti mirati per uso di alcol e schiamazzi»: panico in Comune

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

Un ‘tavolo tecnico permanente’ che analizza esigenze, esposti e situazioni su cui intervenire e due nuove ordinanze: una con limitazioni sulla vendita di alcolici in centro nel fine settimana e una che limita l’assemblamento, gli schiamazzi, le manifestazioni improprie di attività interne, ubriachezza molesta e la vendita e somministrazione di alcol in piazza della Meridiana a Terni. Oltre, ovviamente, alla videosorveglianza già funzionante e da integrare. Tutti strumenti utili, secondo l’amministrazione comunale, «per il contrasto al’illegalità nelle zone cittadine più soggette di altre ad alcuni fenomeni, in un’ottica di risposta congiunta che riguarda la prevenzione e la repressione, così come tutte quelle misure di cura della città che sono utili sul fronte del decoro e della sicurezza percepita».

Uffici in subbuglio Quando il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, annuncia queste misure, tra i vari uffici di palazzo Spada e del così detto ‘Pentagono’ – la seconda sede comunale, quella di corso del Popolo – inizia un fitto scambio di telefonate e mail. Quello che si chiedono, impiegati, funzionari e dirigenti – l’uno con l’altro – essenzialmente è: «Chi sta lavorando alla predisposizione del materiale per le due ordinanze?». Silenzio ed imbarazzo imperanti. Tanto che il timore è che, dall’annuncio alla messa in pratica, possa passare tanto, troppo tempo.

Leopoldo Di Girolamo

Sinergia Per tornare gli annunci, la sicurezza in città, per il sindaco, «non riguarda soltanto l’ordine pubblico, ma una serie di azioni messe in atto in condivisione fra i vari soggetti istituzionali che migliorano la qualità della vita delle nostre città e il senso di sicurezza dei cittadini. Con il Decreto Minniti, di aprile 2017, ai sindaci sono state date ulteriori possibilità di azione che si integrano con quelle ordinarie: il ‘daspo urbano’, misure di allontanamento o chiusure temporanei di locali, incremento videosorveglianza, migliorare il decoro cittadino, incrementare la partecipazione dei cittadini».

Reati in calo I dati usciti in questi giorni per mano del ministero dell’Interno «confermano che nella nostra nazione il trend dei reati continua a diminuire progressivamente. Anche nella nostra città ci sono numeri confortanti con una diminuzione di oltre il 7% complessiva», sottolinea Di Girolamo. «Terni nella graduatoria nazionale appare al 64simo posto, per la prima volta siamo contenti di stare verso il basso a testimonianza di una situazione che non è assolutamente fuori controllo. Noi, però, non ci accontentiamo di questo perché siamo consapevoli che tra i dati sui reati e la percezione sulla sicurezza da parte dei cittadini c’è una differenza importante, quindi vogliamo, insieme con gli altri soggetti, cercare di fare tutto il necessario affinché si garantisca un ordinato e sereno svolgersi della vita cittadina».

Due ordinanze Secondo le indicazioni che vengono dal Decreto Minniti, conclude il primo cittadino, «trasmetteremo in Prefettura due ordinanze. La prima riguarderà il centro cittadino, per limitare la vendita di alcol, negli orari serali dei fine settimana, e garantire la somministrazione controllata nei locali; questo per noi significa anche raccogliere la disponibilità da parte degli esercenti ad avere un’ulteriore partecipazione responsabile per limitare l’abuso di alcol nei propri locali. L’altra riguarderà un pezzo di città che negli ultimi tempi ha mostrato elementi di insicurezza, malessere e disturbo dei cittadini, che è piazza della Meridiana: anche lì adotteremo un’ordinanza urgente che limiterà l’assembramento, gli schiamazzi, manifestazioni improprie di attività interne, ubriachezza molesta e la vendita e somministrazione di alcol. Questo, insieme all’istallazione e al funzionamento di un’ulteriore telecamera di videosorveglianza che sarà completato entro la prossima settimana, darà elemento di maggior controllo».

Federico Boccolini

Il ‘tavolo tecnico permanente’ In attuazione della legge sulla sicurezza delle città, spiega il comandante della polizia locale Federico Boccolini, «in un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui erano presenti sindaco, questore, prefetto, forze di polizia, il 18 settembre è stato istituito un ‘tavolo tecnico permanente’, che si riunisce ogni lunedì pomeriggio, per analizzare varie esigenze, vari esposti e situazioni su cui bisogna intervenire. Da questi tavoli viene adottato uno specifico provvedimento di interventi coordinati delle forze di polizia unitamente alla polizia municipale».

Le immagini Dall’inizio dell’anno, ricorda Boccolini, «sono stati effettuati 500 controlli negli esercizi commerciali, rilevando 60 infrazioni sui temi dell’occupazione del suolo pubblico, della somministrazione di alcol a minori, del rispetto degli orari e dei limiti audiometrici. Le immagini tratte dalla videosorveglianza sono state utilizzate in 34 occasioni, in indagini di natura penale o in incidenti stradali. Gli ultimi due casi hanno riguardato l’imbrattamento dell’ingresso dei servizi sociali del Comune, in via Croce Santa, con una persona che, grazie alle immagini, è stata identificata e denunciata alla autorità giudiziaria; per alcuni danneggiamenti compiuti in via Tre Colonne e in vico del Pozzo, sempre grazie alle telecamere presenti, è stata definita la fisionomia di alcuni giovanissimi che si sono resi responsabili di atti vandalici».

La videosorveglianza Al momento in città, evidenzia il dirigente comunale Andrea Zaccone, «sono 37 le telecamere attive, la 38esima sarà quella in piazza della Meridiana a cui faceva riferimento il sindaco. Abbiamo già individuato altri punti in cui saranno istallate nuove telecamere nei prossimi mesi, sia in centro che in periferia, come piazza San Giovanni Decollato, via Giannelli, piazza Solferino e la zona del cimitero. Oltre a questo stiamo identificando anche i punti sensibili nelle aree industriali». Grazie ad un accordo fra la fondazione Carit e Confindustria, «la Fondazione ci ha messo a disposizione 30 mila euro per coprire i nuovi punti strategici che verranno individuati dal ‘tavolo ordine e sicurezza’ in Prefettura». Il dirigente ricorda che si tratta di «un sistema ancora in evoluzione e che per istallare ogni telecamera ci voglio circa 5 mila euro».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli