Sisma, Castelluccio: «In primavera le gru»

Nel giorno della riapertura della strada che lo collega con Norcia, il sindaco Alemanno annuncia: «Nella prossima primavera avvieremo la ricostruzione del borgo»

Condividi questo articolo su

Senso unico alternato, semafori e apertura nelle ore diurne. A quasi dieci mesi dalle prime forti scosse sabato mattina è stata riaperta la strada provinciale 477 che collega Norcia a Castelluccio.

Segnale positivo «La riapertura della strada per Castelluccio rappresenta un bel segnale per la ricostruzione del borgo e della Valnerina», ha sottolineato l’assessore regionale alle infrastrutture Giuseppe Chianella. «Dopo circa otto mesi dalla devastante scossa del 30 ottobre scorso l’arteria è stata riaperta, in alcuni tratti con la circolazione a senso unico alternato, mentre proseguono i lavori per la sistemazione definitiva. È il grande risultato delle istituzioni che hanno fatto gioco di squadra affinché la strada tornasse transitabile. Ed è con particolare soddisfazione che abbiamo visto fin da subito file di turisti, giunti per visitare il Pian Grande e ammirare la fiorita, ma anche per testimoniare la loro vicinanza alle nostre comunità. Turisti che sono giunti con ogni mezzo: auto, moto, bici, camper. Hanno letteralmente preso d’assalto la tensostruttura allestita nella piazzetta di Castelluccio che ospita le attività di alcuni ristoratori del borgo; anche le strutture ricettive aperte hanno accolto turisti».

La strada riaperta

Polemiche Da mesi i residenti, commercianti, agricoltori e allevatori, però, portano avanti un braccio di ferro con le istituzioni per i forti ritardi che Castelluccio ha subito nella rimozione delle macerie, nell’assistenza alla popolazione nell’allestimento delle Sae, a tutt’oggi ancora assenti, fino alla problematica della viabilità che ha costretto gli allevatori a dure proteste per poter salire a lavorare sui terreni sotto al Pian Grande.

TUTTO SUL TERREMOTO IN UMBRIA

Navette Se dallo scorso week end era possibile salire al borgo con le navette gestite dalla Proloco, ad oggi il servizio risulta sospeso, come scrive la stessa associazione sulla propria pagina Facebook. Circa una ventina i turisti che sabato mattina si sono avventurati sulla strada dove la circolazione è a senso unico alternato ed è regolata da impianti semaforici. Lungo il tragitto gli operai dei cantieri delle ditte incaricate dalla Provincia di Perugia stanno lavorando per attuare gli interventi di messa in sicurezza e recupero dei tratti della strada più danneggiati dalle scosse, mentre carabinieri e polizia municipale sorvegliano che il traffico scorra senza particolari disagi. 

Circolazione L’ultima delle promesse, dunque, è stata mantenuta, con la riapertura della strada in orario diurno – mentre dalle 22 alle 6 di mattina l’accesso è ancora interdetto. Ma, di certo, i problemi per Castelluccio non finiscono qui. Anzi, forse iniziano. A quattro mesi dall’ordinanza sulle demolizioni i lavori ancora procedono a rilento e la rimozione delle macerie rende ancora impossibile ipotizzare un ritorno alla quotidianità. Nel frattempo, però, fa discutere il progetto di delocalizzazione ‘temporanea’ delle attività con moduli per gli esercizi commerciali e tre strutture attrezzate per i ristoranti, un bar e alcuni spazi ricreativi.

(Foto Alfonso Della Corte)

Nodi irrisolti «Queste decisioni – commentano alcuni Castellucciani – accontentano solo i pochi. Non c’è un posto attrezzato, ancora, per poter dormire la notte, mancano i servizi essenziali e siamo ancora costretti a fare avanti e dietro. Certo, ora hanno riaperto la strada, ma l’idea di mettere i ristoranti assieme sotto a un tendone sembra la sagra dei miserabili. E’ un contentino, il piatto di lenticchie che favorisce alcuni ma lascia ancora irrisolti i principali problemi del borgo».

Prime indiscrezioni Intanto arrivano le prime indiscrezioni sui lavori. «Nella prossima primavera a Castelluccio ci dovranno essere le prime gru per avviare la ricostruzione di questo che è uno dei borghi più belli del mondo», ha affermato il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, nel giorno della riapertura della strada. «La riapertura della provinciale segna un punto importante per avviare la rinascita di Castelluccio», dice Alemanno, criticando «la mancata collaborazione di alcuni cittadini che stanno tardando ad autorizzare le demolizioni degli edifici non recuperabili e questo costituisce un problema enorme» . A settembre saranno terminate le perimetrazioni dell’abitato «e da quel momento dovrà essere avviata una discussione con tutta la comunità di Castelluccio per capire come ricostruire il borgo: avremo un inverno intero per rifletterci, per poi avviare i lavori in primavera», conclude Alemanno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli