Sisma, Conte a Norcia: «Consapevoli delle sofferenze»

Flash mob degli sfollati in occasione della visita del presidente del consiglio, incontro con sindaci e tecnici per fare il punto della situazione

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Torna in Umbria il premier Giuseppe Conte, arrivato lunedì a Norcia per un incontro con sindaci e tecnici dei paesi colpiti dal terremoto del 2016. Una visita anticipata, in mattinata, da una prima tappa laziale, in particolare nei comuni di Borbona e di Cittareale, entrambi nel reatino. «Siamo qui per valutare come procedono i lavori» ha spiegato il presidente del consiglio una volta giunto nella cittadina umbra.

La mobilitazione degli sfollati

A Norcia Conte – arrivato in compagnia del sottosegretario con delega alla ricostruzione post terremoto, Vito Crimi – è stato accolto dagli assessori regionali Giuseppe Chianella e Antonio Bartolini e dal sindaco, Nicola Alemanno. Con loro anche il capo dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli, il commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini e il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. Non è mancata la voce dei residenti, attraverso un flash mob di cittadini e comitati di Norcia ed Arquata del Tronto. Una manifestazione organizzata per protestare contro la burocrazia che – a detta dei cittadini con i quali Conte si è fermato a parlare – rallenta anche la ricostruzione.

Le risposte

«Il decreto sblocca cantieri è in sede di conversione, stiamo mettendo a punto gli emendamenti e non vorremmo sbagliare», ha affermato il premier, che si è anche detto «consapevole del fatto che ci siano comunità che soffrono e ancora non vedono una prospettiva reale». Anche nel reatino Conte ha incontrato gli sfollati, visitando alcune Sae accompagnato dal prefetto di Rieti, Giuseppina Reggiani.

La Regione

«L’Umbria chiede venga quanto prima emanato il decreto sblocca cantieri – ha detto l’assessore regionale Chianella nel suo intervento – e che in esso vengano inseriti gli emendamenti che nei mesi passati le regioni e i sindaci interessati hanno sottoposto all’attenzione del governo. Si tratta di emendamenti che abbiamo proposto sulla base dell’esperienza della ricostruzione successiva al sisma del 1997 e del 2016. Occorre snellire le procedure per concedere le autorizzazioni, nel senso di recepire nel decreto la nostra proposta di sbloccare la ricostruzione leggera attraverso l’integrale attribuzione ai progettisti del potere di autocertificazione, in coerenza con il principio tutto è permesso tranne ciò che è vietato. Al governo chiediamo inoltre la possibilità di procedere con le stabilizzazioni e le assunzioni necessarie a far funzionare l’ufficio speciale della ricostruzione e gli uffici tecnici comunali».

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