Sisma, gli albergatori: «Non vediamo la luce»

Allarme rosso per il lavoro nell’area del cratere, Federalberghi Umbria promuove un incontro tra tutte le imprese ricettive

Condividi questo articolo su

«Spenti i riflettori, finita l’emergenza, il vero dramma per le nostre imprese inizia adesso. Abbiamo bisogno di chiarezza, di sapere cosa si farà per questi territori nei prossimi cinque anni, per decidere se possiamo restare o se saremo costretti ad andare via».

Vincenzo Bianconi

L’allarme Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio, lancia un pesantissimo allarme lavoro per le zone dell’Umbria colpite dal terremoto fra il 2016 e il 2017 e chiama a raccolta tutte le imprese del settore ricettivo per fare il punto della situazione e definire un nuovo pacchetto di istanze da presentare al Commissario straordinario per la ricostruzione, Paola De Micheli. L’incontro avverrà venerdì 23 marzo nella struttura delocalizzata del ristorante Granaro del Monte, a Norcia.

«Situazione confusa» Si tratta del secondo incontro tra tutte le imprese del settore ricettivo dell’area del cratere convocato da Federalberghi Umbria. Il primo c’era stato prima di Natale ed era emerso un documento, condiviso poi anche dalle imprese delle altre regioni colpite dal terremoto, che era stato consegnato al Commissario straordinario. «Purtroppo alcune delle nostre istanze sono state ignorate – spiega Bianconi -. In questi ultimi mesi sono uscite nuove ordinanze, alcune con problemi di funzionalità. Gli strumenti e le azioni per il rilancio economico, per di più, continuano ad essere nebulosi e vaghi».

Spettro bancarotta «L’attuale situazione di incertezza politica – prosegue il presidente di Federalberghi Umbria – è inoltre per noi devastante. Abbiamo atteso l’indomani delle elezioni perché la nostra iniziativa non fosse strumentalizzata. Ma bisogna che ci si renda conto che se finora ha prevalso la ragionevolezza, la situazione oggi rischia di farsi conflittuale, come accade sempre quando si lotta per la sopravvivenza. Ed è propriamente ciò che sta accadendo in questi territori. L’incontro del prossimo 23 marzo – puntualizza Vincenzo Bianconi – ha anche lo scopo di ridefinire lo scenario in cui ci troviamo. Molte imprese rischiano la bancarotta; altre si trovano in una condizione di così forte indebolimento che pregiudicherà la ripartenza, dopo la ricostruzione».

«Costretti a vivere alla giornata» «Ripartire dopo una chiusura forzata di anni è come un nuovo inizio che richiede una grande forza; quella energia che comincia a mancare ai nostri imprenditori, poiché vedono il futuro sempre più grigio e lontano. Serve subito – dice perentorio Bianconi – un tavolo di confronto con le imprese ricettive del cratere per definire una vera strategia di rilancio, che ancora non vediamo. Abbiamo invece la sensazione di essere nella nebbia e di essere costretti a vivere alla giornata. Così non possiamo andare avanti. Per questo abbiamo promosso un nuovo incontro per tutte le imprese ricettive del cratere, associate o meno a Federalberghi. Le conclusioni di questo incontro saranno ancora una volta condivise con le imprese delle altre regioni terremotate, per essere presentate in modo unitario al commissario straordinario alla ricostruzione, ai vice commissari, ai sindaci, ai nuovi eletti in parlamento di tutti gli schieramenti, per un lavoro congiunto che non ha colore politico».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli