Sisma, Norcia dice ‘grazie’ al Trasimeno

Il sindaco Alemanno e i suoi consiglieri ospiti del comune di Magione per una giornata di lavori. «Quella con il Trasimeno è un’amicizia vera e profonda»

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di Elisa Marioni

Dalle montagne della Valnerina alle colline del Trasimeno. È ormai una sorta di ‘gemellaggio’, quello tra Norcia e i comuni del lago, iniziato subito dopo il terremoto, quando circa 400 sfollati sono stati ospitati negli alberghi della costa lacustre. Ultimo atto – come a coronamento di un lungo percorso – quello di sabato 22 aprile, quando il sindaco Nicola Alemanno, con i suoi consiglieri di maggioranza, è stato ospite del comune di Magione, per una giornata di lavori e incontri. L’obiettivo, fare il punto su quanto è stato fatto nell’emergenza post sisma e su quanto ancora c’è da fare, ma soprattutto – come ha precisato Alemanno – «un modo per ringraziare la comunità del Trasimeno».  

«Vicinanza, calore e affetto» Il legame tra Norcia e i comuni del lago nasce proprio la notte del 30 ottobre, quando la violenta scossa ha distrutto le case e cambiato la vita a centinaia di nursini. «Una fetta importante della nostra comunità è stata accolta qui quella terribile notte – ha ricordato Alemanno – e da quel giorno i nostri concittadini non sono stati lasciati mai soli. È nato qualcosa di più di un normale livello di solidarietà e di amicizia: una testimonianza di vicinanza, calore e affetto che ha segnato le persone».

PARLANO CHIODINI E ALEMANNO – LE INTERVISTE

Un modo per dire ‘grazie’ Sarà un rapporto duraturo quindi, secondo il sindaco di Norcia, quello che si è venuto a creare tra le amministrazioni. «Quando i rapporti umani nascono in queste circostanze – ha detto – sono inevitabilmente destinati a durare nel tempo, siamo voluti venire qui per fare il punto sulla nostra condizione ma soprattutto per dire un ‘grazie’ sincero e dal profondo del cuore alle comunità del lago che molto hanno fatto e stanno ancora facendo per la nostra gente». Un ringraziamento accolto con gioia dal sindaco di Magione, Giacomo Chiodini: «È un’occasione per ritrovarsi con le amministrazioni comunali che sono state coinvolte nell’accoglienza delle persone terremotate della Valnerina – ha detto – un modo per rafforzare un’amicizia, una vicinanza, che non si sono mai perse in questi mesi».

Il programma La giornata è iniziata nella cornice della spiaggia ‘Zocco Beach’ di San Feliciano, con una colazione vista lago alla quale hanno preso parte il sindaco Alemanno, i consiglieri nursini, il sindaco di Magione Giacomo Chiodini e l’organizzatore dell’evento, Francesco Rubeca di Fratelli d’Italia. Il consiglio comunale di Norcia, si è poi trasferito per tutta la giornata nella sede del comune di Magione, dove si sono tenute due riunioni tra Alemanno e i suoi ed un incontro tra i consiglieri di Magione e quelli di Norcia. Non sono mancati anche momenti di incontro con le associazioni e i rappresentanti del mondo politico e economico del territorio e dell’Umbria. Al pranzo a base di pesce di lago organizzato per l’occasione, oltre a Giacomo Chiodini, sono intervenuti anche i sindaci Cristian Betti (Corciano), Andrea Romizi (Perugia) e il vicesindaco di Passignano, Eugenio Rondini. Intervenuta anche Donatella Porzi, la presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria.

Chiodini, Alemanno, Rubeca e Romizi

L’azione Tre i punti fondamentali di azione, discussi durante le riunioni del consiglio: case, viabilità e lavoro. «Al momento – fa sapere Alemanno – dopo la messa in sicurezza delle scuole siamo subito partiti con la distribuzione delle abitazioni. Ne abbiano consegnate circa ottanta e altre trenta saranno pronte a fine mese. Inoltre è partito il cantiere per un altro gruppo di case e sono in corso le progettazioni per altre due aree. Contiamo di fare tutto prima che finisca l’estate cosi che le famiglie possano affrontare in modo più adeguato il prossimo inverno». Tra le altre emergenze il problema della viabilità e il settore economico. «Non è pensabile che il nostro territorio torni a vivere se non si ricrea un tessuto economico».

La questione ‘sfollati’ Ad oggi, tra Perugia, Corciano e Magione, ancora centinaia di sfollati sono ospitati negli alberghi. 140 solo in quelli del Trasimeno, dove molte famiglie hanno deciso di rimanere per permettere ai figli di completare l’anno scolastico. Ma cosa succederà quando tra meno di due mesi, le scuole chiuderanno e la necessità di rimanere verrà meno? «Potranno tornare a Norcia – assicura Alemanno – stiamo attrezzando per loro le Sae, consegneremo altre 29 casette alla fine del mese o al massimo i primi di maggio, poi altre 90 unità il 2-3 luglio e abbiamo attivato la progettazione di altri due villaggi di 49 e 70 Sae, quindi contiamo di chiudere entro l’estate tutto il fabbisogno per tutta la comunità». A settembre, le famiglie hanno già iscritto i loro bambini nelle scuole di Norcia. «Ci sarà un lento e graduale ritorno a casa», giura Chiodini.

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