Sisma, Senato approva idee di Confcommercio

La Commissione Industria ha approvato una risoluzione che recepisce le principali richieste presentate dal presidente Mencaroni

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Danno indiretto, zona franca, defiscalizzazione, ammortizzatori sociali in deroga, agevolazioni per accesso al credito: la Commissione Industria del Senato ha appena approvato una risoluzione che recepisce le principali richieste presentate in audizione lo scorso 15 febbraio da Confcommercio e Rete Imprese Italia.

Confcommercio Soddisfatta Confcommercio Umbria, il cui presidente Giorgio Mencaroni «ha presentato le stesse richieste anche all’ottava Commissione della Camera dei Deputati, nella convinzione che occorra fare tutto il possibile per ottenere misure finalizzate a mantenere vivo il tessuto imprenditoriale umbro, nella difficilissima fase del dopo terremoto».

Le misure La risoluzione approvata dalla Commissione Industria del Senato, nell’indirizzare gli impegni del Governo, prevede: indennizzo anche del danno indiretto, e anche per le aree fuori cratere, attraverso misure selettive di sostegno delle imprese del settore turistico avendo riguardo non solo a quelle ricettive ma anche di ristorazione, pubblici esercizi e servizi connessi al turismo, nonché commercio al dettaglio; misure di defiscalizzazione; estensione criteri concessione ammortizzatori sociali in deroga; istituzione di zone franche, basate su meccanismi di riduzione della fiscalità statale e locale; agevolazione accesso al credito e differimento o sospensione su rate mutui o finanziamenti. Lunedì 27 febbraio, Confcommercio e le altre organizzazioni di Rete Imprese Italia saranno auditi in Commissione Ambiente Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del decreto legge sul terremoto 8/2017.

Alla Camera In audizione di fronte all’ottava Commissione della Camera dei Deputati, alla presenza della relatrice Chiara Braga, Giorgio Mencaroni, come presidente di Confcommercio e Federalberghi Umbria, ha rappresentato i drammatici problemi delle imprese umbre nel dopo terremoto e le loro richieste «per sostenere una ripresa che guardi al futuro di tutti i territori colpiti dal terremoto, in modo diretto e indiretto».

Prima richiesta Mencaroni ha ribadito la richiesta «del riconoscimento del danno indiretto da terremoto, che Confcommercio sostiene con forza da mesi, in tutte le sedi possibili. La sfida è lavorare ad una ricostruzione di grande qualità e, contemporaneamente, mantenere vivo il tessuto imprenditoriale umbro, perché non si abbiano territori, paesi e città ricostruiti nelle strutture fisiche, ma privi di servizi per i residenti e per i turisti che torneranno a scegliere l’Umbria. Per vincere questa sfida bisogna immaginare misure che consentano alle imprese di continuare a restare aperte, soprattutto con risorse e detrazioni sui costi del personale, che non vogliamo mandare a casa. Solo nel turismo, in Umbria è oggi a rischio un terzo dei 15 mila lavoratori occupati, e in questa battaglia per mantenere i livelli occupazioni chiediamo anche il sostegno dei sindacati dei lavoratori dipendenti».

Le altre richieste Il presidente di Confcommercio e Federalberghi Umbria ha poi insistito per «l’abbattimento di imposte e tributi, a cominciare da Imu e nettezza urbana, che vanno graduate sulla base delle nuove condizioni in cui operano oggi le imprese; lo slittamento automatico dei mutui per i prossimi due anni; immediate azioni promo-commerciali supportate da Enit; un sostengo concreto, attraverso la concessione di spazi gratuiti sui canali nazionali del servizio pubblico Rai, nelle campagne di comunicazione che dovranno sostenere la ripresa del turismo verso l’Umbria».

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