Solferino-Passeggiata, polizia stronca spaccio

Terni, 25 arresti e 4 divieti di dimora con l’operazione ‘Gotham’. Documentati 130 episodi di spaccio con decine di clienti minorenni. In campo squadra Mobile e Sco

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Ventiquattro persone finite in carcere, una ai domiciliari e quattro colpite da altrettanti divieti di dimora a Terni. Poi ci sono gli ‘effetti collaterali’, come l’arresto in flagrante di un pusher marocchino ‘beccato’ lunedì’- nel pieno dell’operazione – con 60 dosi di cocaina pronte da smerciare. E quello di un ternano di 38 anni, trovato nei giorni scorsi con circa cinque chili di droga e – forse – uno dei fornitori del giro smantellato in un mese e mezzo dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Terni – diretta dal commissario capo Davide Caldarozzi – e dagli agenti dello Sco della polizia di Stato, con il coordinamento della procura ternana (in campo il procuratore Alberto Liguori e il sostituto Camilla Coraggio).

LE PAROLE DEL PROCURATORE CAPO ALBERTO LIGUORI

Raffica di arresti

Questi i numeri dell’operazione ‘Gotham’, scattata lunedì con i primi arresti e conclusa dopo 24 ore. In realtà dall’inizio delle indagini la polizia di Stato ha applicato ben 53 provvedimenti, talvolta nei confronti degli stessi soggetti recidivi, e soprattutto ha documentato 130 episodi di spaccio di droga avvenuti nel centro cittadino, in particolare fra il parco Ciaurro (La Passeggiata) e piazza dei Bambini e delle Bambine (Solferino). Segnalati in prefettura circa 60 acquirenti, 15 dei quali minorenni ma – in generale – giovanissimi e per lo più ternani. Cocaina, marijuana, hashish ma pure eroina: i pusher finiti in carcere smerciavano di tutto, ad ogni ora del giorno della notte. Impuniti fino a quando – con le possibilità che la legge consente – gli inquirenti non hanno deciso che era giunta l’ora di mettere fine al ‘giro’, dopo aver acquisito quella mole di elementi necessari ad ottenere dal gip Federico Bona Galvagno l’ordinanza di custodia cautelare che ha spedito tutti ‘dentro’. Gli arrestati sono tutti poco più che ventenni – alcuni irregolari, altri in possesso di permesso di soggiorno per protezione umanitaria o richiedenti asilo – e di varie provenienze: Gambia, Guinea, Nigeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Algeria. Alloggiano insieme in appartamenti o presso strutture di accoglienza.

OPERAZIONE ‘GOTHAM’, LA GALLERY

Modus operandi

Lo spaccio avveniva con scambi rapidissimi, sulle panchine della Passeggiata o nascondendo la droga fra le fioriere del centro, nelle scatole dei contatori, buche per le lettere e distributori automatici. Ad ogni passaggio delle Volanti, anche per un semplice controllo, le ‘fughe’ da piazza Solferino erano la regola fissa. Passata la polizia, ciascuno tornava al proprio posto, a spacciare. Anche il parco garantiva vie di fuga sufficienti ma che non sono servite a ‘salvare’ gli arrestati, ripresi dalle telecamere e incastrati dalle testimonianze dei clienti ‘veri’ e dagli agenti-acquirenti sotto copertura.

Alberto Liguori e Camilla Coraggio

Il plauso del procuratore

Il procuratore Alberto Liguori ha evidenziato «la grande sinergia che si è venuta a creare fra autorità giudiziaria, questura, in particolare la squadra Mobile, e il Servizio centrale operativo della polizia di Stato che ha permesso di fare questo ‘regalo’ di Natale alla città. Avevamo detto – ha aggiunto il procuratore capo – che ci saremmo impegnati nel tutelare le fasce più deboli della cittadinanza, e l’operazione lo dimostra perché credo che ciascun genitore apprezzi quanto messo in campo. Noi siamo per l’accoglienza e l’inclusione, purché avvengano nel rispetto delle leggi. Questi spacciatori avevano di fatto aperto due ‘supermercati’ in centro, alla Passeggiata e in piazza Solferino, spazi che sono stati ‘liberati’ e che ora tornano alla città. La collaborazione che ha portato a questo importante risultato riguarda gli stessi cittadini, la stampa, le associazioni: a tutti va un ‘grazie’».

«Dal ‘tossico’ al pendolare, tutti consumano»

Il pm Camilla Coraggio ha spiegato come l’operazione nasca «dalla constatazione di un fenomeno inquietante, qual è lo spaccio che coinvolge tanti minori, ed anche dalla volontà di approcciarlo, grazie anche allo Sco, con gli strumenti più efficaci a disposizione. Abbiamo fatto ricorso alle possibilità che la legge 146 del 2006 consente, in primis quella di entrare in azione, senza effettuare arresti altrimenti obbligatori, dopo aver documentato il ‘giro’ criminale. Così abbiamo potuto contare su immagini video di alta qualità, agenti sotto copertura che hanno agito da ‘clienti’, ma anche attività investigative tradizionali come quella di fermare i consumatori e verbalizzare le loro dichiarazioni. Quest’ultimi vanno dal tossicodipendente conclamato al consumatore occasionale, talvolta proveniente fuori regione, che ha – aveva – la certezza di trovare al parco Ciaurro o in piazza ciò che cercava».

Soddisfazione in questura

Il questore Antonino Messineo ha ringraziato tutte le componenti della questura: «Sì la squadra Mobile, ma anche l’Upgsp, la polizia scientifica e tutti coloro che hanno contributo in maniera decisiva a realizzare un’operazione che rappresenta non la fine, ma l’inizio di qualcosa che ora deve andare avanti». Allo stesso modo il dirigente della Mobile, Davide Caldarozzi, si è detto «soddisfatto per l’enorme lavoro messo in campo da tutto l’ufficio. Rintracciare soggetti che spesso vivono ai confini, se non oltre la legalità, non è stato facile. Per questo ci siamo presi un giorno e mezzo per individuare ed arrestare i destinatari dell’ordinanza. Il nome ‘Gotham’ deriva ovviamente dalla città immaginaria di Batman ed anche noi ci siamo dovuti muovere soprattutto di notte, anche con il contributo del Reparto prevenzione crimine e delle unità cinofile della polizia di Stato, per svolgere un’indagine che oggi restituisce alla città quegli spazi che le erano stati tolti».

L’avvertimento

Alfredo Fabbrocini, dirigente della seconda divisione dello Sco, ha evidenziato «la metodologia investigativa esaltata dall’attenzione della procura e da una squadra Mobile intraprendente. Compiamo diverse di queste operazioni in giro per l’Italia ma questa, per numero di arrestati in relazione alla durata dell’indagine, è stata la più efficiente. Non abbiamo perso tempo nella fase esecutiva, abbiamo attuato una repressione finalizzata a ‘liberare’ spazi destinati alle famiglie ed al tempo libero: ora sta alla città riappropriarsene, altrimenti altri soggetti sostituiranno gli arrestati, facendo ripartire il ‘giro’».

I complimenti

Il prefetto di Terni, Paolo De Biagi, esprime «vivo apprezzamento per l’operazione ‘Gotham’ che ha consentito di smantellare un sistema di spaccio di sostanze stupefacenti che aveva interessato alcune zone del capoluogo sottraendole, di fatto, alla piena fruizione dei cittadini». De Biagi evidenzia poi «l’efficienza del meccanismo di tutela della sicurezza organizzato in provincia sia in chiave di prevenzione che di contrasto al crimine che, nella circostanza, ha permesso di arrestare 25 spacciatori e sequestrare ingenti quantità di droga». Infine il prefetto «condivide pienamente l’unanime plauso dei cittadini che vedono così rafforzata la loro condizione di sicurezza» e rivolge «alla procura, alla questura e al Servizio centrale operativo della polizia di Stato un vivo compiacimento per la brillante operazione svolta». Plausi alla polizia per l’attività realizzata giungono dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, e dal consigliere comunale e regionale Emanuele Fiorini (Lega).

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