Stadio Ternana: «Ecco l’intervento migliore»

Sul tema interviene l’ingegnere ed ex assessore Sandro Corradi: «Recupero con ampliamento con tribuna d’acciaio. Né costoso né invasivo, si fa a stralci»

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Sandro Corradi

Se c’è una persona a Terni che può dare ‘lezioni’ di impiantistica sportiva è senza ombra di dubbio l’ex assessore ai lavori pubblici – in questa fase non sono mancate le interlocuzioni con il suo successore, Enrico Melasecche, ma per cercare di uscire dall’impasse legato al teatro ‘Verdi’ – Sandro Corradi. Il suo studio ingegneristico ha messo mano in diversi stadi nel corso degli anni (Perugia, Napoli, Torino, Viterbo) e arene indoor (anche in Ucraina): quando il presidente rossoverde Stefano Bandecchi ha tirato in ballo il nuovo progetto – in fase di predisposizione – in caso di acquisizione del ‘Liberati’, è stato inevitabile fare un salto mentale al 2012, quando alla vecchia proprietà fu presentato uno studio di ‘restyling’ della struttura. «L’intervento più corretto è quello del recupero con ampiamento in acciaio per portare gli spettatori più vicini», commenta in merito alle ultime uscite dell’imprenditore livornese. Intanto si registrano novità dal Centro di coordinamento Ternana clubs.

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L’esperienza e la convenienza

Bandecchi vuole avere mani libere sul ‘Liberati’ – ormai se ne parla da mesi ma di passi concreti, anche a causa della bagarre sul palasport, non ci sono stati – per poter intervenire in maniera massiccia. Corradi, in riferimento alle parole del neo presidente rossoverde, ripercorre il suo progetto e spiega perché il recupero è la soluzione migliore: «Nel mio caso non era uno ‘stadio nello stadio’, lo hanno fatto altrove magari. Come ad Ascoli. Il progetto era più integrato: prevedeva l’utilizzo dell’impianto esistente per le strutture secondarie come le uscite e le scale di accesso, balaustre, vomitori. C’è un grande risparmio perché non si rifanno tutti questi elementi. Dall’ultimo anello parte una struttura in acciaio che va ad integrarsi con lo stadio attuale perché dell’esistente se ne usa molto».

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Il degrado del cemento

La creazione di tribune in acciaio risolverebbe il problema – in caso di notevole affluenza, in tempi recenti, si è registrato qualche problema di troppo – legato al degrado del cemento: «Il vantaggio è innanzitutto che lo stadio si può fare a stralci. Sono lavori – spiega l’ingegnere – che non ti impediscono di giocare le partiti,  si tratta di interventi non invasivi. Oltretutto non sono gravosi dal punto di vista economico visto che si vanno a sfruttare le cose già esistenti. Con la copertura della tribuna si arrivava a circa 4 milioni di costo. La struttura in cemento armato è messa male, è vero, ma in tal modo gli si toglie il comportamento strutturale perché diventa una struttura secondaria. Ora invece è portante».

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Le chiavi dello stadio

L’avvicinamento

Corradi si espone da ingegnere e da esperto – serio – in materia: «Se il ‘Liberati’ fosse mio farei in questo modo, con pochissimi soldi si fa un buono stadio. Ampliare la tribuna per portarla a pochi metri dal terreno di gioco, si parla di 700-800 mila euro. Le fondazioni andrebbero dentro al fossato, ovvero una fondazione quasi naturale. Una cosa veloce da realizzare, alla pari del posizionamento della tribuna in acciaio». Da ricordare che il gruppo Unicusano ha in mano quel progetto da più di un anno: l’ex assessore consegnò lo studio preliminare all’ex presidente Stefano Ranucci.

IL PROBLEMA GRADONI NEL 2017

Cresta, Faustini e Bandecchi

Il CCTC: kit bimbi, scuole e museo

Nel contempo giovedì mattina il gruppo guidato da Luciano Faustini ha parlato dell’incontro di mercoledì con Stefano Bandecchi. A spiegare i dettagli – oltre a lui – in particolar modo sono stati Luciano Nevi e Fabio Cresta, rispettivamente responsabili marketing/gadget e membro del direttivo: «Vogliamo creare un seme della passione. Si parte – è stato sottolineato – da un kit neonato (bavaglino, body, magliettina rossoverde, orsetto) a tutti i nati a Terni in ogni settimana. Ne nascono circa 700 l’anno in città, Bandecchi l’ha fatta sua e ci ha detto di pensare noi alla distribuzione. L’iniziativa è stata del gruppo Solo le Fere. L’altra riguarda la possibilità di entrare nelle scuole con un rappresentante della Ternana e uno dei vecchi Freak Brothers (Marcello Viali) dopo l’ok del provveditorato. Speriamo ci possano essere dei biglietti da distribuire agli studenti. Infine il museo per la storia rossoverde. Deve essere per la città, le istituzioni e la Ternana: Riccardo Zampagna sarà il leader della commissione». Doppio passaggio extra: «898 mila euro al mese paga Bandecchi per i bonifici mensili riguardanti gli stipendi. E ci ha detto di aver declinato due proposte per acquistare la Ternana». Bene. Ci scappa anche la polemica di un altro gruppo, Ali Club Rossoverdi: «Alla nascita del Centro coordinamento Ternana clubs Ali Rossoverdi era stato coinvolto nel gruppo come club ufficiale, tanto che la nostra presidente Daniela Maccaia era stata eletta vicepresidente del Centro Coordinamento, mentre a Gianna Ubaldi, Marta Sdoga e Monica Capoccetti – sempre facenti parte del direttivo di Ali Rossoverdi – era stato dato il compito di organizzare eventi e manifestazioni. In quel periodo Gianna Ubaldi, parlando con Luciano Nevi, ragionò sull’idea di portare il calcio e la storia della Ternana nelle scuole. Un’idea per la quale Gianna ricevette complimenti sia da Nevi che da Faustini. Purtroppo, successivamente, non condividendo la politica e i modi, le componenti del direttivo di Ali Rossoverdi hanno deciso di dare le dimissioni dal Centro Coordinamento, continuando a lavorare all’idea di portare il calcio e la storia della Ternana nelle scuole. Il 27 febbraio, quando il presidente della Ternana calcio Bandecchi ha convocato tutti i gruppi dei tifosi per un incontro, Ali Rossoverdi avrebbe voluto illustrare le proprie idee e i propri progetti, ma purtroppo in quella sede non ce n’è stato il tempo. Per questo motivo abbiamo, infatti, richiesto al presidente un nuovo incontro. Oggi l’amara sorpresa: scopriamo che dal Centro coordinamento ci viene ‘rubato’ tutto. Passi il fatto che ci siano già stati ‘scippati’ molti sponsor, ma venire a sapere che ci hanno ‘rubato’ anche le idee non ci va giù. Questo non è tollerabile. È bello fare bella figura con le idee degli altri, vero?». A Terni succede anche questo, sì.

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