Stampa testi studenti, copisteria nei guai

Perugia, il titolare è stato denunciato a piede libero per non aver rispettato la legge sul diritto d’autore. Trovati 95 files in una ‘penna’

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Deteneva, in formato elettronico, un centinaio di testi universitari destinati ad essere illecitamente duplicati a richiesta degli studenti. Con questa accusa il titolare di una copisteria del centro storico di Perugia è stato denunciato in procura per detenzione e riproduzione abusiva di opere letterarie, in violazione della legge sul diritto d’autore. Il negoziante rischia una pena da sei mesi a tre anni di reclusione, oltre ad una sanzione proporzionata al valore commerciale delle opere copiate.

Cosa dice la legge

In coincidenza con l’inizio del nuovo anno accademico, le Fiamme Gialle perugine hanno intensificato i controlli per contrastare la diffusione della pratica – illecita – di fotocopiare testi didattici ed opere letterarie, adottata soprattutto in ambito universitario. «È bene ricordare – spiegano dalla Guardia di finanza di Perugia – che la legge consente la riproduzione di opere dell’ingegno pubblicate per la stampa esclusivamente ‘per uso personale’ del cliente, previo pagamento di un compenso forfettario che ciascun punto di riproduzione deve corrispondere alla Siae. In ogni caso, è vietato fotocopiare l’intero volume e la parte riproducibile non può superare il limite del 15% del singolo testo».

95 libri nella penna usb

Al contrario, all’interno della copisteria controllata, i libri erano duplicati integralmente e le copie venivano vendute ad un prezzo inferiore a quello del volume originale, producendo in tal modo anche un danno agli autori. All’interno di una pen-drive sono stati rinvenuti ben 95 files di testi universitari, in formato .pdf, utilizzati dal titolare della copisteria per replicare la stampa delle opere tutelate dal diritto d’autore.

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