Strade, buche a Terni: «Serve pazienza»

L’assessore Enrico Melasecche: «Non c’è un solo euro a disposizione, chiesta operazione straordinaria per variazione bilancio. Capisco lamentele cittadini, ma abbiamo ricevuto eredità pesante»

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Enrico Melasecche e Leonardo Latini

Sì, ogni tanto c’è qualche ‘stesa’ di bitume qua e là per arginare il problema, ma alla fin fine poco cambia. Se c’è una cosa che a Terni – periferia o zona più centrale che sia – non manca sono le buche stradali: nonostante gli sforzi di palazzo Spada e le numerose segnalazioni che arrivano a polizia Locale e Comune, la situazione non migliora. Uno scenario di cui è consapevole il neo assessore ai lavori pubblici e al decoro urbano, Enrico Melasecche, impegnato nelle ultime ore a fare i conti con le lamentele dovute all’ultimo intervento in via Garibaldi: la solita toppa temporanea che ha fatto storcere il naso. Dunque? «Scenario molto difficile, quasi impossibile perché non esistono risorse e ho insistito con l’assessore Fabrizio Dominici affinché consenta un’operazione straordinaria di variazione di bilancio per guadagnare tempo e procedere prima dell’inverno».

LA CRISI ‘BUCHE’ A TERNI E L’UNICO OPERAIO DEL COMUNE

Il bitume e l’assenza di fondi Vecchia e nuova amministrazione comunale, problema per tutti. Come detto giovedì ci sono state delle critiche per l’operazione all’altezza di via Garibaldi: «Dopo una settimana che i commercianti – spiega Melasecche – reclamavano un intervento da parte dei tecnici per risolvere il problema di una buca in via Garibaldi, l’hanno otturata con del bitume e questo sta suscitando proteste da parte dei cittadini. Me la sono presa con i tecnici e mi hanno risposto che le soluzioni possono essere solo due: non c’è euro per le manutenzioni delle strade e quindi si lasciano le buche come stanno oppure si interviene con il bitume, stop. Inoltre l’unico operaio che ha il Comune è in ferie». Non il massimo.

BUCHE STRADALI A TERNI, IL ‘WRITER’ SEGNALATORE

I fondi da sfruttare Di mezzo c’è il dissesto finanziario e il bilancio riequilibrato da approvare (se ne è discusso venerdì in giunta): «Attualmente ci sono dei fondi relativi – sottolinea l’assessore – ai canoni idrici, ma che il meccanismo del dissesto ci consente di iniziare ad utilizzare – con le gare – ai primi di ottobre dopo che a settembre sarà approvato il bilancio preventivo. Normalmente a dicembre non si bituma perché poi degrada in breve tempo. Inoltre dovremmo rendicontare la Regione entro dicembre e dunque ho chiesto la variazione di bilancio per partire un mese e mezzo prima: non c’è un euro a disposizione. Questa è il quadro della situazione che i cittadini devono sapere, è bene che si sappia. Chi ha causato questo disastro si deve assumere le proprie responsabilità». Ovviamente il mirino – tema più volte tirato in ballo dalla giunta Latini – è puntato sulla ‘vecchia’ amministrazione.

IL ‘TOUR’ DI MARZO

Terni Reti in azione ad aprile

Le strisce Strade, buche e marciapiedi, ma ci sono altri problemi. «Con l’assessore Benedetta Salvati – prosegue Melasecche – inoltre stiamo già vedendo che 9 mila euro sono niente per la sistemazione delle strisce pedonali davanti alle scuole. Per una città come Terni ci vogliono all’incirca 300 mila euro l’anno per il ripristino complessivo: l’eredità che abbiamo è drammatica e quindi stiamo cercando di avere risposte concrete in merito prima dell’inverno. I fondi della variazione di bilancio sono anche per le strisce pedonali dove la situazione è più drammatica; c’è da dire che Terni Reti è attiva nel rifacimento delle strisce blu, bianche e gli stalli di sosta per gli invalidi nelle vicinanze grazie alla convenzione che abbiamo fatto. L’ammontare totale della variazione? Si parla di oltre un milione di euro, 552 mila euro solo per la prima tranche legata a strade ed arredo urbano». Il tutto per lanciare una sorta di appello alla cittadinanza: «Mi rendo conto che certi interventi possano apparire canonini e in linea con quelli degli ultimi anni, non li condivido. Ma c’è necessità di avere pazienza».

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