Stretta sulla movida, Terni ha deciso

Il sindaco Di Girolamo rompe gli indugi e ignora le associazioni di categoria: vietata la vendita di alcolici da asporto nei fine settimana. Ecco le vie e gli orari

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L’area interessata (cliccare per ingrandire)

Movida, la ‘stretta’ è servita. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, nella mattinata di venerdì ha rotto gli indugi ed ha diramato l’ordinanza – che specifica si tratti di materia dedicata alla «tranquillità e riposo dei residenti in alcune vie e piazze del centro cittadino» – nella quale si legge che «da venerdì 20 ottobre 2017 e fino a sabato 18 novembre 2017, nelle aree e zone del centro storico delimitate dalle seguenti vie, escluse dai divieti, e segnatamente via Mazzini, Piazza Buozzi, via Castello, via Cerquetelli, rotonda R. Angelini, via Lungonera G. Cimarelli, rotonda dei Partigiani, via Guglielmi, via Vittime delle Foibe, rotonda Obelisco Lancia di Luce, Corso del popolo, via Annunziata, piazzale Briccialdi, via D. Giannelli, largo E.Ottaviani, Largo Micheli, via della Rinascita, via Battisti, piazza Tacito, come da planimetria allegata costituente parte integrante della presente ordinanza, è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione effettuata: dalle ore 22 alle ore 24 dei giorni di venerdì e sabato, dai titolari o dai gestori di attività commerciali legittimate alla vendita al dettaglio, incluse quelle su aree pubbliche, tramite distributori automatici od annesse ad attività artigianali; dalle ore 22 di venerdì alle ore 03 del sabato e dalle ore 22 di sabato alle 03 di domenica, dai titolari o dai gestori di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande». 

L’ORDINANZA

Le eccezioni Poi il sindaco spiega che «rimane consentita la somministrazione di bevande alcoliche di qualunque gradazione all’interno di pubblici esercizi e sulle rispettive aree o spazi pertinenziali regolarmente autorizzati. Gli esercenti sono responsabili della corretta applicazione dell’ordinanza e devono adottare nei confronti degli avventori le necessarie misure di controllo, ponendo in essere ogni cautela possibile, e sono altresì invitati a rimuovere con sollecitudine, nel caso di servizio assistito al tavolo, i contenitori in vetro o lattina utilizzati per la somministrazione».

Le sanzioni L’inosservanza dei divieti, conclude Di Girolamo, «è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria determinata tra 80 e 480 euro».

Le osservazioni Il sindaco ricorda che «nel periodo indicato per la formalizzazione di eventuali memorie o osservazioni a riguardo, sono pervenute quelle che hanno riguardato essenzialmente i seguenti aspetti: quanto alle associazioni di categoria, rilievi in merito a possibili ulteriori provvedimenti e controlli finalizzati alla sicurezza urbana ed al decoro cittadino; quanto ad alcuni operatori del settore della distribuzione automatica, rilievi in merito all’ambito territoriale ed a quello di applicazione del provvedimento, unitamente all’osservazione dell’essere i medesimi dotati di sistemi di videosorveglianza» e che si è ritenuto che «trattasi di osservazioni che, per quanto non strettamente attinenti alle finalità del presente atto, saranno considerate alla luce di futuri ulteriori provvedimenti da condividere in sedi istituzionali, anche con la partecipazione delle associazioni di categoria» e che «il presente provvedimento si applica ad una pluralità di soggetti e non alla sola categoria degli esercenti la vendita tramite distributori automatici, si rammenta che l’ambito territoriale è quello del centro cittadino caratterizzato dal maggior afflusso di persone, mentre l’esistenza di sistemi di videosorveglianza, pur apprezzabile, non appare attinente alla finalità del presente atto».

Parla il sindaco: «No penalizzazioni a locali» «Abbiamo voluto far nostre – commenta Di Girolamo – le ripetute richieste dei cittadini, manifestate con esposti e reclami anche alle forze di polizia. La vendita da asporto nelle ore serali e notturne di bevande alcoliche e superalcoliche nelle zone del centro cittadino, ha contribuito ad alimentare fenomeni di degrado urbano e disturbo alla quiete dei cittadini e dei residenti, contribuendo ad aumentare il senso di insicurezza. L’ordinanza rappresenta uno strumento – insieme alle diverse azioni messe in campo, come i maggiori controlli o l’utilizzo del sistema di videosorveglianza – idoneo al contrasto di fenomeni che possono essere un pericolo per la comunità. Contemporaneamente abbiamo tenuto conto, nella stesura dell’ordinanza, delle osservazioni provenienti dalle associazioni di categoria e da alcuni operatori del settore della distribuzione, analizzando quelle strettamente attinenti alla finalità del provvedimento. Le osservazioni non propriamente pertinenti saranno considerate alla luce di futuri provvedimenti da condividere nelle sedi istituzionali anche con la partecipazione dei soggetti interessati. Nessuna penalizzazione ai locali pubblici, ma più sicurezza».

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