Stroncone, ‘dietro’ la videosorveglianza

Polemiche in Comune, ma gli atti raccontano i passaggi affrontati negli ultimi mesi. E mandano in soffitta certe polemiche

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Stroncone è comune sì piccolo, ma decisamente considerato nel contesto politico locale, ancorché attivo e non solo perché le elezioni amministrative si avvicinano. Capita così che su uno dei temi ritenuti più sensibili – quello dei furti in abitazione – la giunta comunale dia il via libera ad ulteriori sei telecamere per la sorveglianza (spesa stimata 52.900 euro) per completare un progetto già previsto nelle linee di mandato, ed un consigliere comunale – Massimo Quintili di ‘Stroncone Democratica’ – presenti in consiglio comunale una mozione – poi discussa il 16 maggio del 2018 e bocciata dalla maggioranza – in cui si chiedeva sostanzialmente di stornare 25 mila euro da un’altra opera, per agevolare il finanziamento di completamento della videosorveglianza.

«Mozione senza motivazione, apparente»

Una mozione quella – osserva il presidente del consiglio comunale di Stroncone, Santino Ippoliti – «senza apparente motivazione visto che i 25 mila euro erano insufficienti e l’opera che si sarebbe voluta cancellare (il passo carrabile dell’autoparco comunale, ndR) era di primaria importanza. Quella mozione era ‘condizionale’ alla disponibilità di risorse e infatti cadde quando lo stesso sindaco Alberto Falcini dichiarò la presenza in bilancio dei fondi necessari per il progetto». Progetto che prevedeva non l’incremento di quattro telecamere, come auspicato da Quintili, ma di sei nuovi impianti composti da telecamere ad alta efficienza in rete con le forze dell’ordine: tre a Vasciano, due ad Aguzzo ed uno a Finocchieto.

La domanda

Ad agosto poi, in seguito ad un più ampio riequilibrio di bilancio le parole del sindaco divennero delibera. «Però – prosegue Ippoliti – mi preme evidenziare un aspetto che, per altri versi, potrebbe anche chiarire quella mozione: come si può con tanta leggerezza proporre la rinuncia alla realizzazione di un passo carrabile e pedonale dei locali e piazzali dell’autoparco comunale, che per rogito notarile avrebbe dovuto trovar realizzazione nel 2008, lasciando libero accesso ad un’impresa privata che in cambio di un passaggio condiviso ha utilizzato i piazzali comunali come area di stoccaggio e processo della propria attività? Il consigliere Quintili come poteva non sapere, visto che da quei tempi ha sempre fatto parte dell’esecutivo del comune di Stroncone con le amministrazioni che si sono avvicendate?».

La replica: «Nessuna leggerezza»

A stretto giro arriva il commento di Quintili: «La risposta del presidente del consiglio, Santino Ippoliti, in merito alla videosorveglianza nel territorio comunale di Stroncone ( in modo particolare le frazioni ) mi lascia sorpreso, innanzitutto perché risponde un presidente di un consiglio comunale, che dovrebbe avere una posizione di riferimento e neutrale per tutti i membri consigliali e non il primo cittadino o l’assessore di competenza e poi, ovviamente, per il contenuto. Ci tenevo a precisare che, da parte mia, non c’è stata alcuna leggerezza. L’ autoparco è certamente un’opera degna di essere portata a termine, ma si trattava di anteporre e privilegiare la maggiore sicurezza dei cittadini ed io ho ritenuto un dovere la mozione a favore di un maggior controllo delle nostre strade e case. Sapevo benissimo che la cifra non era sufficiente, ma sarebbe stato un passo importante che, insieme al ‘grande sforzo ‘ fatto ora, avrebbe, forse, risparmiato tanto disordine e amarezza. Adesso si stanno ultimando i lavori dell’autoparco e si sono trovati i fondi per la video sorveglianza….. questione che mesi fa sembrava impossibile. Penso che un’idea sia facile farsela e non voglio continuare a polemizzare…. Io mi sono fatto portatore di un disagio da membro consiglio e  da cittadino».

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