Ternana, Calori in sella Vivace accoglienza

Via all’avventura sulla panchina Fere. Numerosi tifosi allo stadio: «Svegliatevi» ai calciatori e incitamento al toscano. Staff completato da Giacomin, Munzone e Paleari

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Franco Paleari, neo preparatore dei portieri

Da grande favorita del campionato a ritrovarsi a -13 (che scenderebbero a 7 in caso di doppio successo con Rimini e Sambenedettese nei recuperi, sono comunque tanti perché vuol dire avere oltre due match di svantaggio) dalla capolista a fine gennaio. Eccola la sventura sportiva e tecnica della Ternana 2018-2019 che, attenuanti o no (ci sono, alla pari degli evidenti abbagli dell’esonerato Luigi De Canio, dei calciatori e della società per aver tergiversato sulle sorti del tecnico nel periodo natalizio), mai avrebbe dovuto ritrovarsi in queste condizioni con il potenziale a disposizione: magari non servirà un’impresa per ottenere la promozione in B da vincitori del torneo, ma a questo punto poco ci manca. Ad accettare la sfida è Alessandro Calori che, domenica pomeriggio, ha iniziato la sua avventura da tecnico delle ‘Fere’ dopo aver firmato il contratto che lo lega a via della Bardesca fino al 2020. Accoglienza numerosa ed inaspettata per lui, come – al ‘Taddei’ – non avveniva dai tempi di Valeri Bojinov. Subito un messaggio: «Bella sfida, c’è il mercato aperto per chi non se la sente» (video sotto).

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De Canio saluta con appena 14 vittorie su 37 match

Luigi De Canio e Danilo Pagni il 12 luglio. Piano originario in frantumi, out entrambi

Il tecnico lucano sa – al di là delle dichiarazioni ufficiali – di non essere stato in grado di farsi amare dalla piazza e, negli ultimi tempi, i rapporti con il presidente Ranucci non si erano di certi rinforzati. Sul mero piano tecnico la sua esperienza in rossoverde (non può bastare il derby vinto in rimonta a Perugia per cancellare tutto il resto) non può che essere fallimentare: le otto vittorie sulle diciannove gare da allenatore delle ‘Fere’ in C è uno score più che negativo e non solo dipeso dai diversi fattori che hanno ostacolato (vale anche per Virtus Entella, Siena, Pro Vercelli e Catania, unica a far peggio delle ex ‘ripescabili’ è il Novara) la squadra. In generale il 61enne di Matera saluta dopo trentasette presenze – quattordici le affermazioni – tra B ,C  e coppa Italia con media punti di 1,28. Altro che ‘patto’ per la serie A e 2021. Contratto ‘pesante’ numero due – la separazione con l’ex ds Danilo Pagni c’era stata a settembre, una delle cause che ha incrinato il rapporto di De Canio con la piazza – che non va a buon fine. Senza dimenticare Ezio Brevi, Fabrizio Fabris e Carmine Alessandria, out a dicembre.

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Il toscano e il target che attendeva

Giacomin e Munzone accanto a Marchetti

Nuovo staff tecnico con il vice Giulio Giacomin, il preparatore atletico Fabio Munzone e quello dei portieri Franco Paleari. Altro modo di intendere il calcio, sistema tattico – difesa a tre negli ultimi anni, in passato anche il classico 4-3-1-2 – che comporta un notevole cambio nei movimenti rossoverdi. Sempre che Calori decida realmente di stravolgere tutto fin da subito a due giorni dalla sfida con la Feralpisalò: sfida complicata per chiunque, anche per il direttore sportivo Luca Leone nel gestire la fase conclusiva del mercato. Situazione figlia dell’incertezza societaria nel prendere un ‘verso’ risoluto e deciso a Natale, quando era chiaro che il puzzle interno si era rotto. Per non parlare del fattore ambientale: il basso numero di tifosi al ‘Liberati’ – nemmeno 4 mila di media, siamo ben lontano dal crescendo registrato nell’allora Lega Pro 2011-2012 – testimonia un certo distacco. «Aspetto di poter rientrare con voglia in una squadra che non sia grandissima, ma che possa diventare grandissima, questo è il target che vorrei trovare», aveva detto lo scorso novembre a momentidicalcio.com.

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Surreale accoglienza, lo «svegliatevi» ai calciatori e il benvenuto al tecnico. Pacche per Vantaggiato

Lorenzo Modestino con l’ex preparatore dei portieri Fulvio Flavoni

Di rado ci sono così tanti tifosi allo stadio quando la squadra si allena. Vuoi per la domenica o per il particolare evento legato al cambio di guida tecnica, Calori ha trovato all’antistadio circa 200 supporter sugli spalti (c’erano gli agenti della Digos a vigilare): in parecchi lo hanno avvicinato (il tutto mentre si procedeva con valanghe di dirette social tramite smartphone) per dargli il benvenuto e lui, magari anche rompendo – la presentazione è in programma per lunedì – il ‘protocollo’, si è concesso senza problemi alle domande dei tifosi e dei giornalisti. Tante strette di mano e pacche sulle spalle da parte del pubblico. In precedenza invece erano stati i giocatori a farsi largo tra la folla: «Svegliatevi ora, tirare fuori gli attributi (detto in maniera meno edulcorata, ndr)», il messaggio in generale. Appoggio particolare per Daniele Vantaggiato, anche sabato tenuto in panchina nonostante i cinque cambi effettuati: la punta brindisina è ben voluta dalla piazza e il cambio d’allenatore potrebbe significare maggior minutaggio per lui. Da segnalare la replica di Iannarilli – il portiere ciociaro ha ricordato di essersi fratturato il naso nella circostanza, ma ha svolto la seduta – ad un tifoso che lo accusava di aver sbagliato volontariamente. In zona anche l’ex preparatore dei portieri Fulvio Flavoni e Tiziano Mucciante.

VIDEO – IL PRIMO ALLENAMENTO DI CALORI. LUNGO COLLOQUIO TRA RANUCCI E LÓPEZ

Tutti in campo, Giacomin protagonista

Lungo colloquio tra Ranucci e López

Sul terreno di gioco si è rivisto Furlan ma non Vives, nell’ultima settimana al centro di un doppio confronto con Ranucci e il ds Leone. Molto attivo in particolar modo Giacomin (in avvio Calori ha parlato per diversi minuti con Fazio, suo calciatore nell’ultimo biennio), 51enne di Trieste lo scorso anno alla guida della ‘Primavera’ dell’Udinese e per diverse stagioni vice di Claudio Foscarini a Cittadella; primi scambi anche tra il 63enne Paleari (era a Trapani con Calori) e i tre portieri delle ‘Fere’. Infine la preparazione atletica sarà nelle mani di Munzone, anche lui nello staff del toscano in Sicilia. Durante la seduta lungo colloquio in panchina tra il presidente e Walter López: argomenti da trattare non ne mancano, evidentemente. C’è da rimettere in sesto una squadra che ha deluso e non poco finora.

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