Targhe estere, 7 mila euro di multe ad Assisi

Giro di vite anche ad Assisi sui furbi delle targhe straniere, coloro che, pur residenti in Italia, immatricolano l’auto all’estero per non pagare il bollo italiano e l’assicurazione alle tariffe italiane: dall’entrata in vigore del decreto sicurezza, lo scorso 4 dicembre, sono dieci i verbali contestati dai carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia assisana, per più di 7 mila euro totali, e altrettante le auto sequestrate, in attesa di confisca.

500 EURO DI MULTA PERCHÈ HA TARGA ESTERA

Tutte le nazionalità

Ad essere ‘beccati’ dai militari sono stati quattro cittadini rumeni, tre bulgari, una spagnola, un polacco e un italiano con targhe bulgare, tutti residenti nell’hinterland assisano da più di un anno, tutti sorpresi a viaggiare su auto che avevano ancora la targa del loro Paese di origine. In base al decreto chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni non può circolare con veicoli immatricolati all’estero. Sono esclusi dal divieto leasing o locazioni o comodati d’uso (ammesso solo nel caso vi sia un rapporto di lavoro con l’azienda che concede l’uso del veicolo) che comunque dovranno avere a bordo un documento registrato e riportante la data certa in relazione al rapporto fra il reale utilizzatore e il proprietario.

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Le regole

È concessa la possibilità ai possessori dei veicoli non italiani di richiedere alla motorizzazione civile la nazionalizzazione dello stesso o il foglio di via dal territorio italiano per evitare di incorrere nella sanzione specifica di 712 euro (da pagare in contanti nelle mani dell’agente in quanto violazione riferita a veicolo straniero) e il ritiro della carta di circolazione. Il rischio che la nuova legge cerca di eliminare, è che nei casi peggiori, approfittando di buchi legislativi e dell’inefficienza amministrativa, chi sgarra possa non pagare nemmeno le multe e addirittura circoli senza alcuna copertura assicurativa, nemmeno estera.

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