Tassa soggiorno Narni: «Nessun danno»

L’assessore Lucarelli risponde a Federalberghi: «Un ‘sacrificio’ per contribuire alla crescita. La loro presa di posizione non entra nel merito della nostra realtà»

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Lorenzo Lucarelli

di Lorenzo Lucarelli
Assessore al turismo del Comune di Narni

Rispondiamo al comunicato di Federalberghi che si è scagliato contro questa amministrazione con un protagonismo che avremmo voluto vedere nei numerosi appuntamenti rivolti al confronto sullo sviluppo turistico del nostro territorio. Occasioni in cui si è cercato di mettere in evidenza lo sforzo che da un decennio l’amministrazione sta compiendo e che avrebbero permesso l’ascolto ed il coinvolgimento di un’autorevolissima rappresentanza sicuramente attenta al tema dello sviluppo del settore.

L’ATTACCO DI FEDERALBERGHI: «NON ASCOLTANO»

Dispiace che Federalberghi non riesca a riconoscere la notevole quantità di investimenti messi in campo su eventi di taratura nazionale ed internazionale (dalla Corsa all’Anello con il raddoppio dell’evento, alle rassegne Narni Festival e festival mozartiano, dalla rassegna del fumetto alle Vie del Cinema) che qualificano Narni come una delle realtà più dinamiche dal punto di vista degli eventi culturali e turistici.

Oppure i numerosi interventi del patrimonio artistico e architettonico (dal San domenico al Cinema Leonori, Dal museo di Palazzo Eroli a palazzo dei Priori per citarne alcuni o quelli prossimi come il teatro di Palazzo o le mura urbiche), naturalistico (le Gole del Nera per intenderci) o del divertimento (progetto parco Leolandia con prospettive interessantissime). Risultati di un’azione che sta cambiando la città ed il territorio e ne sta creando una nuova ed originale visione in chi la visita.

C’è molto da fare, indubbiamente, e proprio perché intendiamo continuare ad investire sul settore per ciò che è di competenza dell’ente queste poche ma significative risorse della tassa di soggiorno le vogliamo dedicare proprio per rafforzare prodotto e qualità del nostro sistema turistico.

Lo facciamo con la consapevolezza che il davvero piccolo ‘sacrificio’ chiesto ai visitatori (invitiamo a leggere con attenzione e non superficialmente il sistema tariffario ed il regolamento che raccoglie tutte le osservazioni proposte dalle associazioni di categoria) non rappresenti un danno o un deterrente (saremmo perlomeno disattenti nel considerarlo tale) ma piuttosto un contributo alla crescita, anche di consapevolezza.

Una presa di posizione scontata quella di Federalberghi, per carità legittima nell’ottica sindacale, ma che non entra minimamente nel merito della realtà narnese fondamentalmente poco conosciuta, tanto meno partecipata, completamente disimpegnata da responsabilità di investimento.

Le attività recettive del territorio, punti di riferimento per ogni nostro progetto od iniziativa, sono interlocutori quotidiani e partecipi, ne abbiamo riscontri continuativi, chi li rappresenta dovrebbe mostrare interesse e protagonismo di più alto profilo, ben diverso dalle difese d’ufficio di un turismo per sentito dire. Ecco, a Narni, non sembrerà vero a Federalberghi, mancano posti letto, che si fa?

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