‘Tavolo’ Castelluccio: «Può essere svolta»

Comunanza agraria, comitato civico, pro loco e associazione ‘Per la vita’ concordi sul programma verso la ricostruzione: «Ottima iniziativa. Saremo vigili sugli sviluppi»

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Questa volta sono convinti, pur specificando che terranno d’occhio lo sviluppo della situazione. Ad esserlo sono la comunanza agraria, il comitato civico, la pro loco e l’associazione onlus ‘Per la vita’ di Castelluccio: tutte soddisfatte per l’istituzione del tavolo permanente regionale per la ricostruzione che, l’auspicio, «può segnare la svolta» per la frazione di Norcia.

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Il tavolo ‘permanente’

Il giudizio e la possibile svolta I rappresentanti di Castelluccio hanno partecipato al tavolo di venerdì a Norcia: «Per questa ottima iniziativa – specificano in una nota firmata da Roberto Pasqua, Urbano Testa, Diego Pignanelli e Giovanni Perla, i presidenti degli enti citati sopra – va rivolto un ringraziamento particolare alla Regione Umbria, che ha avuto la brillante idea di introdurre questa task force che si riunirà con cadenza mensile per fare il punto della situazione alla luce di tutti gli aggiornamenti che riguardano i vari progetti intrapresi. Ci sentiamo di dire, forse per la prima volta, che questo tavolo permanente può segnare la svolta per la frazione di Castelluccio. È stato un incontro molto proficuo nei vari versanti trattati e di gran lunga positivo nei toni e negli approfondimenti operati durante la discussione. La programmazione fatta, e ben scandita nelle date, è pienamente condivisa dalla frazione».

IL TAVOLO PERMANENTE PER LA RICOSTRUZIONE DI CASTELLUCCIO

Castelluccio di Norcia

Strade, viabilità e demolizioni Si va poi nello specifico del programma enunciato venerdì: «Per strade e viabilità, a marzo, è in programma la riapertura della strada provinciale 477, di collegamento Norcia-Castelluccio, con la previsione di qualche semaforo in corrispondenza di alcuni cantieri, mentre per il 15 maggio sarà definitivamente aperta senza cantieri di lavoro e quindi sistemata nelle condizioni così come prima del sisma. Questa è la notizia data dagli organi provinciali competenti seduti al tavolo. Per macerie – proseguono – e demolizioni vi è un impegno preciso di pulire il paese prima della primavera (almeno nelle parti più strategiche della frazione) con il relativo trasporto delle macerie nell’area di stoccaggio prevista. La pulizia del paese soprattutto riguarderà le parti in prossimità di alcune strutture di attività produttive, che risolta la questione di inagibilità con i lavori, torneranno ad essere aperti e le eventuali macerie circostanti non dovranno impedire la loro riapertura e la loro fruibilità. Parallelamente devono essere ripristinati i servizi (acqua, gas, luce) per permettere i collegamenti alle attività che intendono riaprire».

Il deltaplano

Delocalizzazioni e Sae Per quel che concerne il primo punto «la Regione Umbria prevede che entro marzo saranno consegnati i caseifici e le attività commerciali delocalizzate sulla piazza del paese. Mentre entro il 15 maggio si procederà alla consegna dei ristoranti delocalizzati, anche se ci sembra una data troppo ottimistica, non avendo concluso ancora le gare, per cui riponiamo grande fiducia su questo aspetto per evitare che salti un’altra stagione turistica agli operatori». Sulle ‘casette’ invece «il dibattito è stato vivo e acceso. Oltre a quelle già individuate da parte del Comune con la sua istruttoria che saranno pronte a giugno, le associazioni e i rappresentati della frazione hanno segnalato il diritto alla Sae di altre 9-10 nuclei di persone che stabilmente sono nella frazione e vi vivono. Questo può essere riscontrato con qualsiasi tipologia di verifica si intenda compiere, anche con gli indirizzi adottati dalla protezione civile richiesti per l’assegnazione di queste casette. Un diritto che abbiamo rivendicato con forza perché spetta a queste persone da noi segnalate come è spettato a molte altre persone nel cratere e che invece costoro si sono viste negare».

La Sp477

Parcheggi e perimetrazione Infine gli ultimi due argomenti di discussione: «Si cercano – spiegano enti e associazioni sul primo – di individuare temporaneamente delle soluzioni che siano di sostegno alle attività che andranno ad aprire a breve. La materia è oggetto di approfondimento. Comunque è un problema da affrontare per trovare delle soluzioni di sosta a ridosso della frazione e nei collegamenti viari. Per le perimetrazioni la data ultima è il 15 marzo. La Regione Umbria ha assunto l’impegno che, verificate tutte le possibili soluzioni, talune possono essere avviate alla ricostruzione e tolte dalla perimetrazione. Si è parlato anche dell’inizio della ricostruzione per Castelluccio e la Regione tiene conto dei possibili edifici che possono immediatamente essere avviati».

Il controllo Bene parole e programmazione, ora servono gli atti concreti: «Se i tempi vengono rispettati come l’impegno preso da parte di tutti gli enti coinvolti, saremmo soddisfatti perché cominciamo a vedere un futuro per Castelluccio. Saremmo vigili prossimamente a che tutte queste attività vengano rispettate nell’interesse della frazione».

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