Ternana a Cesena: c’è il dubbio Ceravolo

Breda a corto nel reparto avanzato: fuori Gondo e Dugandžić, da valutare il locrese. «Le parole di Longarini? Giuste»

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di S.F.

L’amministratore unico vuole i playoff e il tentativo di rincorsa della Ternana, dopo il ‘buio’ intervento di Simone Longarini, parte dal ‘Manuzzi’ di Cesena: rossoverdi opposti all’undici di Drago con il dubbio legato a Fabio Ceravolo, bloccato giovedì da un affaticamento agli adduttori. Reparto avanzato a corto: fuori Gondo e Dugandžić, indisponibili anche Janse, Dianda e Signorelli. «Parole giuste, dobbiamo ‘leggerle’ e trasformarle nella maniera corretta», il passaggio del tecnico veneto sul messaggio di Simone Longarini.

Niccolò Belloni: possibile rientro dal primo minuto

Niccolò Belloni: possibile rientro dal primo minuto

Si scalda Belloni Senza concorrenza ed in caso di mancato recupero di Ceravolo, nel 4-2-3-1 (provato in settimana, più che probabile l’accantonamento del 4-3-3) l’esterno toscano ha la strada libera per il rientro – ultima volta nel derby, 24 ottobre – da titolare: confermati Falletti, Furlan ed Avenatti. Una disposizione offensiva che, appunto, potrebbe mutare in caso di utilizzo della punta calabrese: «Dobbiamo valutare, ora sta meglio». Sull’ex Bassano Virtus invece, sostituito al termine del primo tempo con il Como, specifica che «in quell’occasione ho voluto cambiare a livello tattico, il giocatore sta molto bene». Belloni, Falletti e Furlan: sarebbe la ‘prima’ assoluta da titolare per il trio tutto velocità e dribbling.

Coppola in rampa di lancio E la seconda modifica di rilievo rispetto all’undici che ha battuto i lombardi è l’ex di turno: il ballottaggio è con Enrico Zampa, con il romano favorito per affiancare Busellato. «Manuel potrebbe partire dal primo minuto, per lui è una gara ‘sentita’. Falletti – prosegue poi sui singoli – deve continuare a lavorare perché ritengo che possa essere ancora più efficace». Le certezze arrivano dalla linea difensiva dove, davanti al recuperato Mazzoni, l’allenatore trevigiano dovrebbe confermare il quartetto schierato al cospetto di Vicenza, Pro Vercelli e Como (nove punti su nove a disposizione).

Busellato e Coppola: il romano è favorito su Zampa

Busellato e Coppola: il romano è favorito su Zampa

Stanchezza? Negativo «Senza Ceravolo cambiano – spiega Breda in conferenza stampa – le caratteristiche della squadra, però l’atteggiamento è ormai nostro e l’impostazione sarà la solita: il gruppo è forte nella sua complessità e ho avuto risposte positive da tutti coloro che sono stati impegnati. Per la gara di sabato siamo un po’ a corto davanti ma non è un problema, un attaccante ci sarà comunque. Formazione più ‘obbligata’ rispetto ad altre situazioni, ma non ho preoccupazioni. Anche perché la squadra non mi pare stanca, sia a livello fisico che mentale».

Il confronto Cesena non in crisi, ma poco ci manca: «Partita molto difficile, visto – mette in guardia il tecnico rossoverde – che loro in casa hanno subito solo quattro gol – appena una su azione – e, nonostante il periodo di declino, hanno una squadra costruita per vincere il campionato. Ma per quel che ci riguarda non cambia nulla: proviamo sempre a vincere grazie all’atteggiamento prima e durante la gara. Non vogliamo mai chiuderci, poi chiarò che il risultato non può essere sempre quello che vogliamo».

Simone Longarini e Roberto Breda

Simone Longarini e Roberto Breda

Energia ed ottimismo Dentro Coppola e Belloni, fuori Zampa e Ceravolo. Scelta tecnica la prima, ‘forzatura’ dovuta ai problemi del locrese nel secondo caso: «Ci sono tre gare in nove giorni ed il discorso della continuità nelle scelte vale, ma devo anche capire e valutare come ottimizzare i minutaggi e le energie: la Ternana è in salute e con il Como è stata la dimostrazione che, se stiamo bene, è più facile ottenere il risultato. Sono ottimista per l’incontro con il Cesena, come sempre, perché abbiamo le caratteristiche per far male e domani sarà così. Siamo una squadra con un’identità ed è questa la nostra forza».

ROBERTO BREDA IN CONFERENZA STAMPA

Il messaggio di Longarini «Stanco di salvezza ottenute a fatica. Voglio risultati». L’amministratore unico è stato chiaro: navigare nelle zone basse della classifica non gli sta bene: «Vuole tenere alta la concentrazione – il pensiero del trevigiano in merito – per affrontare al meglio queste tre partite. Come ha fatto altre volte: poi adesso siamo un momento particolare perché siamo al termine del girone d’andata e possono mancare energie fisiche e mentali. Si cerca quindi di ‘reclutare’ quelle rimaste: sono parole giuste – prosegue Breda – quelle di Simone Longarini. Dobbiamo stare sul pezzo e credo che l’obiettivo comune sia questo, dalla proprietà ai giocatori, e farlo con la massima attenzione».

Playoff? Zero chiacchiere Playoff, appunto. La ‘maschera’ è stata tolta in merito all’obiettivo 2015-2016, ma Breda tiene giustamente il profilo basso: «Credo molto in questo gruppo, poi dove arriveremo non lo so. Non mi piace far chiacchiere, ma fatti: sono convinto – ribadisce – della forza della squadra e l’ho subito detto alla proprietà. Non mi rimangio nulla». Infine un breve passaggio sulle problematiche legate agli infortuni muscolari e le sedute al ‘Taddei’: «Ci alleniamo su un sintetico un po’ particolare, ci sono un po’ di piccoli problemi ma dobbiamo fare di necessità virtù vista la mancanza di alternative: in linee generali la struttura non mi dispiace, ci sono delle cose che aiutano molto il lavoro. Poi sull’aspetto degli infortuni stiamo cercando di fare qualcosa in più».

Dubbio Ceravolo per Breda

Dubbio Ceravolo per Breda

Due mesi da dimenticare Capelli, Mazzotta, Ciano, Improta, Dalmonte e Djurić. Molti gli indisponibili – recuperato invece Succi – contro la Ternana per Massimo Drago che, oltretutto, in settimana ha dovuto fare i conti con gli stop momentanei di Gomis, Cascione, Kessie e Perico. Romagnoli che non stanno vivendo di certo un periodo memorabile: una vittoria (sul Pescara) e appena cinque punti conquistati negli ultimi sette match. E in gran parte – oltre l’80%, 22 su 27, miglior difesa interna del torneo con 4 reti incassate – sono arrivati tra le mura casalinghe: Ternana avvisata.

Occhio all’ex Il tecnico di Crotone ha variato spesso schieramento tattico, passando dal ‘suo’ 4-3-3 al 4-2-3-1 in più circostanze: punto di forza in entrambi i casi è Antonino Ragusa, in rossoverde nella stagione 2012/2013 e finora a segno cinque volte. Nei 23 gol del Cesena solo un giocatore è stato più incisivo, Ciano, autore di tre marcature e altrettanti assist. Nel quartetto difensivo è pronto al rientro Caldara, squalificato a Vercelli, che con ogni probabilità andrà ad affiancare Perico, Magnússon e Renzetti; in mediana, in assenza di Kessie, favoriti Cascione, Sensi e Koné, mentre nel reparto avanzato in ballo ci sono Molina, Ragusa, Garritano e Rosseti. Quarto confronto ufficiale tra Drago e Breda: bilancio in perfetta parità, con una vittoria ciascuno (Latina-Crotone 2-3 e Crotone-Latina 0-1, 2013/2014) ed un pareggio (Vicenza-Crotone 0-0, 2012/2013).

‘Fischia’ Saia L’arbitro palermitano dirigerà le ‘Fere’ per la sesta volta: nei precedenti quattro vittorie – Carpi, Latina, Juve Stabia, Brescia – ed una sconfitta, nell’incrocio più recente (Ternana-Pro Vercelli 0-1, 9 maggio 2015). Il siciliano sarà coadiuvato da Bellutti e Fiore, quarto ufficiale Rossi di Rovigo.

Longarini, indennizzo cancellato Tutto indietro. La Cassazione, riporta Il Fatto Quotidiano, ha deciso di ‘cancellare’ il risultato dell’arbitrato che aveva accordato un risarcimento di 1,5 miliardi di euro per Edoardo Longarini, ‘patron’ della Ternana, dovuto al contenzioso – Longarini presentò istanze di sequestro nei confronti della Banca d’Italia, della Cassa Depositi e Prestiti e dei Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia per 1,9 miliardi – con lo Stato sull’appalto concesso all’Adriatica Costruzioni per la ricostruzione di Ancona, ma mai affidati per mancanza di fondi pubblici. Si riparte da zero: da questa inadempienza ministeriale ha avuto origine la vicenda, quasi dieci anni fa e ora la palla passa di nuovo alla Corte di Appello, che dovrà valutare l’esistenza stessa del pregiudizio posto a fondamento del risarcimento. Ovvero la concessione dei lavori a favore di Longarini sarebbe avvenuta infatti in violazione del diritto dell’Ue, oggetto successivamente di una procedura di infrazione a carico dell’Italia. Al ‘patron’ andò meglio invece con i lodi relativi alle ricostruzioni di Macerata ed Ariano Irpino: le richieste (250 milioni di euro, 2011) furono accolte.

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