Ternana-Pordenone: «Chiedo di giocarla»

La squadra di Tesser verso la serie B, le Fere in perenne affanno. Gallo: «Tutti i giocatori sullo stesso piano. Non chiedo di vincere, ma di giocarla. Poi si vedrà»

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I concetti ribaditi e messi in evidenza sono soprattutto due: «Vi assicuro che i giocatori sono tutti sullo stesso piano ora» e «non chiedo di vincere, ma di giocare il match, voglio corsa e cuore». Parole di Fabio Gallo: la Ternana ospita domenica il Pordenone capolista al ‘Liberati’ e il trainer rossoverde, pur mantenendo un equilibrio nel modo di comunicare e lanciare input, fa capire che le scelte saranno dettate da chi avrà davvero voglia di mettersi in gioco con la giusta abnegazione. Far peggio dello 0-3 con l’Imolese – non solo per il risultato – è complicato, ma con queste ‘Fere’ mai dire mai visto l’inesorabile andazzo che perdura ormai da tre mesi. Diretta su umbriaOn dalle 16.

GALLO: «TERNANA, NON TI CHIEDO DI VINCERE. MA DI GIOCARE IL MATCH» – VIDEO

Gallo richiama i suoi

La settimana di passione e la richiesta ai giocatori

Crisi tecnica, scollamento ambientale e Bandecchi che comunica la volontà di cedere la società. Un mix non semplice da gestire per Gallo, alle prese con una squadra che non vince da 14 incontri (coppa compresa) ufficiali e tra le mura amiche non segna dal 2-2 con la Virtus Verona, vale a dire oltre 360 minuti: il record negativo storico – tra novembre e dicembre del 1982, in panchina c’era Romano Mattè – di cinque gare consecutive interne senza segnature è dietro l’angolo. Il 48enne di Bollate in settimana ha urlato e richiamato a non finire, c’è da vedere se servirà a far ripartire il gruppo: «Una settimana di passione – ha esordito in conferenza – che serviva perché figlia di una non prestazione come quella con l’Imolese, è giusto che sia così. Se c’è qualcuno non in grado di affrontare il match con il Pordenone? Domenica – risponde dopo tre secondi di riflessione – sembravano tutti pronti, in questo momento è difficile dirlo e le sedute mi hanno dato alcune indicazioni. A me interessa che i ragazzi giochino la partita, punto», in contrapposizione con ciò che si è visto al cospetto dei ragazzi di Dionisi. Capitan Defendi è squalificato, Hristov è con la selezione under 21 bulgara. Tutto ok per Palumbo, bloccato nelle ultime ore da una sindrome influenzale.

GALLO SCATENATO IN SETTIMANA – VIDEO

Bandecchi e Gallo

I colloqui con Bandecchi e il ‘Liberati’ vuoto

Domenica sarà una bella giornata di sole. Gallo sa che sugli spalti – ‘sciopero’ dei tifosi, spicca l’assenza della curva nord – non ci sarà quasi nessuno e di certo non tutti gli abbonati saranno presenti: «Il calcio è spettacolo e quando viene a mancare una componente determinante non posso essere contento. Capisco la tifoseria, è una situazione creata da noi e mi spiace: non sono io a dover dare giudizi sulle scelte della curva», spiega in merito. Poi si passa all’imprenditore livornese: «Sì, ci siamo sentiti. Ho avuto poco tempo per parlare della cessione con la società, devo pensare ad altri problemi immediati e mi devo concentrare sulla Ternana. Lui non ci fa mancare nulla al momento, mi auguro che le prestazioni possano aiutarlo a cambiare decisione.  La salvezza contribuirebbe, in un senso o nell’altro, a dare maggiore valore – conclude parlando dell’annuncio di Bandecchi – rispetto ad altri scenari. I quattrini li mette lui e decide». ‘Fere’ favorite – c’è stato un rovesciamento rispetto alle quote iniziali – secondo i bookmakers.

CONTESTATI GIOCATORI E DS LEONE IN SETTIMANA. TIFOSI A GALLO: «FUORI CHI REMA CONTRO»

Parte dei rossoverdi

Tutti sullo stesso piano. Gli occhi e il gol evitabili

Rivoluzione in vista? Gallo non sbilancia, ma fa intuire che più mere novità potrebbero esserci. A rischio anche Marilungo insomma: «Vi assicuro che sono tutti sullo stesso livello al momento. Non che prima fosse diverso, tuttavia lo ‘storico’ ti porta sempre a fare valutazioni diverse: i loro occhi mi daranno chi ha il sangue per giocare questa partita, altrimenti non si viene scelti. Ai ragazzi non sto chiedendo di vincere, sarei un pazzo, ma di giocare la partita. La concentrazione deve esserci sempre: ho rivisto la gara con l’Imolese tante volte, mi ha infettato il computer. Presi tutti gol evitabili, mi manda al manicomio il fatto di aver fatto passi indietro rispetto ai match precedenti». A dare maggior impulso al discorso una frase conclusiva: «Non bestemmio, ma faccio capire ai calciatori quando manca concentrazione».

Attilio Tesser

I contratti pluriennali a rischio: «Riguarda loro»

Ternana a rischio ingresso nella zona playout per evitare la serie D: «Il mio obiettivo è salvare la Ternana, la questione dei contratti pluriennali – di fatto ‘annullati’ in caso di passaggio al mondo dilettantistico – riguarda i calciatori e non me. Pordenone? Sono primi e da parte nostra bisognerà usare la testa. Andare ad affrontarli in campo aperto a mio avviso sarebbe un suicidio, parlo di interpretazione della gara». Infine un accenno alle dichiarazioni post Imolese: «Ci si è concentrati molto sul riscaldamento e sull’affermazione fatta ‘se parlo mi arrestano’, ma bisogna contestualizzare la situazione. I social fanno abbastanza disastri perché è poi complicato andare a spiegare: il mio stato d’animo in quel momento era deluso per la prestazione. Altrimenti si fanno illazioni. La squadra è consapevole, sono tutti uomini abbastanza maturi». Poker di assenze di rilievo per Tesser: tra i venti convocati non figurano due pezzi da novanta – nell’economia del gioco friuano – come l’ex Burrai e De Agostini, indisponibili anche Stefani e Misuraca. A dirigere il match sarà Giacomo Camplone della sezione di Pescara.

Melasecche e lo stadio: «Pagare moneta, vedere cammello»

Nel contempo – all’assessore ai lavori pubblici piace rispondere ai tifosi o cittadini sui social, basta vedere il recente caso palasport – Enrico Melasecche torna sulla questione dello stadio ‘Liberati’: «Nessun ostacolo alla eventuale vendita per ragioni catastali che un buon tecnico risolve in pochissimo tempo. Il problema è ben diverso. Se si pretende – ha commentato rispondendo ad un supporter che gli chiedeva della situazione catastale dell’impianto e se ciò fosse un problema – di comprare un’area importante ed estesa, con uno stadio sopra per un piatto di lenticchie, procedure di legge a parte, penso che anche i più sprovveduti si facciano una grossa, grassa risata». E quando gli viene detto che «secondo me non si può dare lo stadio ad una società che ci sta portando a fondo», replica affermando che è «esattamente quello che ho scritto a Ranucci in un messaggio whatsapp». A seguire #lanelloalnasononceloabbiamo #pagaremonetavederecammello. Evidente il riferimento alla cifra di 400 mila euro che la società di via della Bardesca avrebbe messo sul piatto – non di recente – per l’acquisizione. Il resto è storia nota.

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