Ternana, ‘bestia nera’ di Pochesci in arrivo

Lunedì c’è il Carpi. Il tecnico atteso dalla 5° sfida con Nicola Antonio Calabro, affrontato in D e Lega Pro senza mai vincere: frecciate e ‘gazzarra’ la scorsa stagione. ‘Primavera’ ko

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di S.F.

Gasparetto e Signorini

Folate di entusiasmo, tante reti, pubblico vivace in casa e fuori, gioco ‘innovativo’ e propositivo dopo stagioni – salvo rare eccezioni – di ben poco spettacolo. Tutto bello, vero e tangibile. Fino a quando vai a leggere la casella delle marcature incassate (peggio all’11°, considerando tutte le serie, sono nell’annata 1947-1948), delle vittorie e, soprattutto, dei punti: mercoledì di pausa in casa Ternana dopo il poker subito in rimonta a Frosinone, nel quinto match esterno di fila – un record negativo storico – con almeno tre gol al passivo. Errori di ogni genere, sia individuali che di reparto, hanno generato il ko numero quattro in campionato e lo score difensivo – basti pensare che a quota 24, nella scorsa annata, i rossoverdi ci arrivarono al 19° turno, mentre all’attuale numero di segnature i ragazzi di Benito Carbone giunsero solo alla 18° giornata – inizia ad assumere connotati alquanto nefasti. Insomma, per quanto funzioni il reparto avanzato, lontano non si va senza performance quantomeno accettabili della retroguardia. Per Sandro Pochesci la chance di voltare pagina ci sarà lunedì al cospetto del Carpi, il cui tecnico è ben noto al mister delle ‘Fere’.

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Sandro Pochesci e Stefano Ranucci

Dalla D alla B Se c’è un allenatore che il romano conosce bene, tra quelli impegnati nel campionato di serie B, è il prossimo avversario. Un collega di corso a Coverciano nonché, alla sua pari, debuttante nel torneo cadetto: è Nicola Antonio Calabro che, lunedì sera, incrocerà per la quinta volta in carriera Pochesci dopo i confronti – rispettivamente alla guida di Unicusano Fondi e Virtus Francavilla – in serie D e Lega Pro. Il desiderio del trainer rossoverde è stato esaudito: «Oggi è stato bravo e prepotente, magari in futuro ci incontreremo in piazze diverse dove sarò io ad avere cinquemila spettatori e non due tifosi». Era il 14 maggio e i pugliesi avevano appena eliminato i laziali dai playoff con lo 0-0 casalingo.

PARTITA LA PREVENDITA PER IL CARPI (TERNANACALCIO.COM)

Stefano Ranucci e Stefano Bandecchi

‘Bestia nera’ Una motivazione in più per Pochesci. Sì, perché lo score nei confronti del 41enne di Galatina – uno dei tre allenatori più giovani del campionato insieme a Grosso e Castorina – è negativo e ora, in serie B e con un pubblico più numeroso a supportarlo, c’è la chance del riscatto: nei precedenti infatti il tecnico della Ternana non è mai uscito vincitore, ottenendo due ko a Francavilla Fontana (3-1 il 30 aprile 2017 in Lega Pro, 1-0 l’8 dicembre 2015 in serie D) e altrettanti pareggi (1-1 a Fondi il 10 dicembre 2016), l’ultimo dei quali fatale ai laziali nella corsa playoff per la promozione nel torneo cadetto. Ed è in questa circostanza che i contendenti se le ‘sono date’ a livello verbale.

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Nel Carpi milità l’ex Niccolò Belloni (foto Mirimao)

La stretta di mano e la bagarre Si parte dai saluti iniziali prima che l’arbitro Maggioni di Lecco fischiasse l’avvio di gara. La recente storia ‘burrascosa’ tra Pochesci e Calabro inizia dagli spogliatoi del ‘Giovanni Paolo II°’ di Francavilla Fontana: «Sono andato – dichiarò il tecnico pugliese – verso di lui per stringergli la mano e gli ho detto ‘Io ti ho sempre rispettato, tu non hai fatto la stessa cosa con me e con la mia squadra. Non è vero che non parlava da tre mesi, lo ha fatto la scorsa settimana dopo la partita, denigrando la mia squadra. Non ha fatto altro che darmi un mezzo per alzare ancora di più il livello della cattiveria agonistica, quindi lo devo ringraziare». Inutile dire che il romano non restò muto: «Sono in silenzio stampa da tre mesi, mi portasse quello che ho detto. Vorrei sapere dove ho offeso Calabro, che non conoscevo fino all’anno scorso, è un ottimo allenatore e ne ho sempre parlato bene. Lui mi ha aggredito davanti ai carabinieri e questo non gli fa onore, perché quando uno vince deve imparare a rispettare lo sconfitto e lui questo non l’ha fatto vedere. Ma il mondo del calcio è molto bello perché ci si rincontra sempre: oggi è stato bravo e prepotente, magari in futuro ci incontreremo in piazze diverse dove sarò io ad avere cinquemila spettatori e non due tifosi». Cinque mesi e l’auspicio di Pochesci si è concretizzato, con il ‘Liberati’ teatro della sfida.

Roberto Breda è in lizza per la panchina del Perugia (foto Mirimao)

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La critica a Pochesci Il duello tra le parti non si fermò al solo atteggiamento post match. In questo caso ad affondare il colpo fu Calabro: «Oggi – siamo sempre al 14 maggio – possiamo dire che noi saremmo arrivati nei playoff anche col vecchio regolamento, qualcuno invece parla di miracolo e di storia pur essendo arrivato nono. Una cosa inconcepibile. Chi arriva nono – riferimento al Fondi, ndr – con una squadra con questo bagaglio tecnico ha fallito il campionato per me. Poi le regole dicono che le prime venti fanno i playoff ed allora siamo tutti bravi».

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Il ‘casus belli’ Ma su quali dichiarazioni di Pochesci l’allora trainer della Virtus Francavilla attaccò il collega? Su quelle post successo di Catanzaro che, dopo un periodo di difficoltà, consentì a Tiscione e compagni la qualificazione ai playoff: «Sappiamo – disse il romano sui pugliesi – tutto di loro, andremo a giocarcela. Sono andato là due volte: in serie D ho perso 1-0 su una punizione e poi il nulla. Quest’anno un’altra sconfitta per 3-1, su un cross sbagliato e su una mezza papera. Abbiamo incontrato squadre molto più forti, facendo grandi risultati e grandi prestazioni. Noi dobbiamo pensare che siamo l’unica squadra che ha tolto quattro punti al Foggia e già arrivare fin qui è un miracolo calcistico». Infine – ma qui il discorso esula dalla diatriba personale – la polemica sul campo a firma Pochesci: «Siamo venuti qui provando a giocare su un campo inguardabile. Non si può giocare a calcio su un terreno del genere, in un campionato importante in cui ci sono società che spendono molti milioni di euro. Questo è il mio parere, poi il Francavilla ci è stato superiore nell’arco del campionato». Ora sotto con Ternana e Carpi.

Ferruccio Mariani, bene in campionato con la ‘Primavera’

La multa La trasferta di Frosinone costa a via Aleardi ulteriori 3 mila euro. Questa la cifra che la società dovrà sborsare per «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, acceso numerosi fumogeni nel proprio settore; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lettera b) cgs, per avere la società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza».

‘Primavera’ eliminata, Mazzarani non basta Terminata l’avventura dei ragazzi di Ferruccio Mariani – in parità, in questo caso, l’unico precedente contro Calabro, giocato quando sostituì Pochesci a Fondi – in coppa Italia, impegnati martedì mattina ad Arenzano contro il Genoa. L’undici rossoverde di capitan Buono è stata eliminata per 2-1 con le marcature di Tazzer e Micovski: alla Ternana non è bastata la realizzazione di Federico Mazzarani.  Resta comunque più che buono l’avvio stagionale degli ‘Under’ rossoverdi.

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