Ternana-Breda, buona rotta. Ora il mercato

Solo in due meglio del veneto nei gironi d’andata in B dal 1998, ma non mancano le ombre. Ceravolo al passo d’addio?

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di S.F.

No, la Ternana non è in lotta per i play-off e la delusione di Simone Longarini, per ora, rimarrà viva. D’altronde quando si stravolge gran parte dell’assetto tecnico-dirigenziale-societario in estate, ci si muove sul mercato da agosto e si cercano di risolvere problematiche più o meno gravi in piena preparazione può succedere che la partenza sia lenta. Così è stato, poi l’arrivo di Roberto Breda e un girone d’andata chiuso a quota 24 con rammarico, perché a Brescia la vittoria era alla portata dei rossoverdi. E lo score del tecnico veneto, malgrado alti e bassi costanti, è ragguardevole quanto sorprendente.

La classifica dalla 6° alla 21° giornata: buon ruolino Breda

La classifica dalla 6° alla 21° giornata: buon ruolino Breda

Un punto, due giocatori della rosa conosciuti – Coppola da ex compagno alla Salernitana, Ceravolo allenato a Reggio Calabria –, ultimo posto in classifica, un gruppo non ‘suo’ e la necessità di adattarsi e, soprattutto, di ‘correre’, perché il figlio romano 31enne del ‘patron’ è ambizioso e Breda lo ha capito a suon di comunicazioni. Questo il punto di partenza, poi ventitré punti collezionati in sedici partite ed una media che si ferma a 1.437: non fantastica né tantomeno eccezionale, ma una rarità nella storia recente rossoverde nel campionato cadetto sì. Perché a ben guardare Breda ha concluso il girone d’andata con il terzo miglior cammino in serie B dal 1998: superati agevolmente – con una squadra più profonda e di qualità, chiaro – Tesser (1.19) e Toscano (1.04 in entrambi i gironi d’andata alla guida delle ‘Fere’), ma non solo. Gli unici a far meglio nella prima parte dal ritorno in B di diciassette anni fa sono solamente Andrea Agostinelli (1.73, stagione 2000-2001) e Mario Beretta (1.91, 2003-2004).

Franco Signorelli: girone d'andata negativo tra in fortuni e rendimento

Franco Signorelli: girone d’andata negativo tra infortuni e rendimento

Ternana 10° in graduatoria dall’arrivo dell’allenatore trevigiano e del suo staff, a due punti – Perugia, con una partita in meno – dalla zona play-off. Tecnicamente dunque il ruolino del veneto è in linea con le richieste di Simone Longarini, poi però entrano in gioco le prime cinque giornate e allora il bicchiere diventa giocoforza più vuoto. Breda è riuscito a passare indenne il primo periodo: ora, con la pausa a disposizione e qualche rinforzo (magari provenienti da quel Latina 2013-2014 di successo, Crimi ad esempio), starà a lui cercare di eliminare un’alternanza di risultati e prestazioni che non ha consentito alla squadra di ottenere un bottino ancora più cospicuo. Spiccano in negativo su tutte le performance più che scadenti – tecnicamente e a livello mentale – contro Virtus Entella, Avellino ed Ascoli, oltre al ‘doloroso’ k.o. nel derby casalingo di ottobre. A queste si sono invece contrapposte prove caratteriali e di sostanza come quelle offerte al cospetto di Bari, Latina, Pescara e Vicenza, fortunosa l’affermazione sul Novara.

César Falletti: ha trascinato i rossoverdi con 6 gol e 2 assist

César Falletti: ha trascinato i rossoverdi con 6 gol e 2 assist

Costanza di rendimento invece contro le migliori e le peggiori squadre del torneo. Nelle sfide disputate con le cinque squadre in testa ed in fondo alla graduatoria – nella gestione Breda, escluse quindi Cagliari in alto e Salernitana in basso – le ‘Fere’ hanno conquistato dieci punti in cinque gare: successi su Novara, Pescara, Bari, Como, Vicenza e Latina, pareggi con Brescia (primo match senza gol subiti in esterna da Spezia-Ternana di aprile) e Virtus Lanciano, sconfitte per mano di Crotone ed Ascoli. ‘Fere’ sempre vincenti – 21 punti su 21 a disposizione – dall’1-0 sotto la gestione Breda.

L’esplosione di Falletti è senza ombra di dubbio – sei gol e due assist (coinvolto nel 42% dei gol dal match con il Novara), tutti con Breda tecnico – il plus di maggior rilievo sorto dall’avvento del trevigiano: in gare ufficiali come nelle sedute settimanali, l’uruguaiano si è ‘trasformato’ in un giocatore in grado di trascinare i suoi e garantire quel minimo di continuità che da lui ci si attendeva negli anni scorsi. In questo modo il 10 rossoverde ha sopperito alla scarsa vena – eufemismo in alcuni casi – realizzativa di Felipe Avenatti, tornato in troppe circostanze ad essere quel giocatore ‘apatico’ e privo di mordente visto nella stagione del debutto. «Ricambierà la nostra fiducia, ne sono sicuro: ci farà vincere le partite»: l’auspicio di Simone Longarini è caduto nel vuoto. E questa volta la scusa dell’adattamento non sussiste.

Molto deludente Felipe Avenatti nel girone d'andata

Molto deludente Felipe Avenatti nel girone d’andata

Sopra la sufficienza il girone d’andata di Mazzoni (male all’esordio con il Livorno, poi continuo crescendo), Valjent (tuttavia qualche errore di troppo nelle ultime gare), Vitale (in calo anche lui recentemente, ma per continuità il migliore nei primi tre mesi e con cinque assist all’attivo, sei con quello di Vercelli che la Lnpb non gli ha assegnato), Busellato e Furlan (in affanno da metà novembre); un gradino sotto Zanon (pessimo inizio per l’ex Frosinone), González – l’unico con minutaggio completo nel girone d’andata –, Palumbo, Zampa, Ceravolo e Belloni (dal post derby ‘desaparecido’ dal radar di Breda). Poi le delusioni.

Apporto inferiore alle attese da parte dei due colpi per eccellenza del mercato estivo rossoverde, Manuel Coppola e Franco Signorelli: appena 22 presenze in combinata per i due centrocampisti, frenati – specie il venezuelano – dagli infortuni e mai apparsi in condizioni ottimali. Mediocre il rendimento di Masi, Grossi (senza continuità il milanese, anche lui bloccato da guai fisici), Meccariello e Gondo (gli ultimi due utilizzati però quasi sempre fuori dalla loro posizione ‘tipo’). Complicato giudicare invece il girone d’andata dei vari Janse (a sorpresa titolare a Brescia dopo quattro mesi di tribune e panchine, due presenze da subentrato), Dianda, Monteleone, Sala e Dugandžić a causa dello scarso minutaggio avuto a disposizione. Gli unici a chiudere senza nemmeno un secondo sul terreno di gioco sono Lo Porto e Gava. Per almeno un paio di loro la gara del ‘Rigamonti’ potrebbe essere stata l’ultima con la società di via Aleardi: c’è da sfoltire la già colma lista degli ‘Over’.

La difesa ‘a zona’ dei rossoverdi ad Ascoli

La difesa ‘a zona’ dei rossoverdi ad Ascoli

Le ombre Bene a livello puramente numerico Breda, ma l’analisi non può limitarsi a questo. Come stesso ha lamentato il tecnico veneto, la Ternana in diverse partite ha sbagliato la ‘lettura’ del match: il risultato è che le ‘Fere’, con il trevigiano alla guida, sono riuscite a mettere in cascina un solo punto sui ventiquattro a disposizione dallo svantaggio acquisito (pareggio con la Virtus Lanciano, stop con Spezia, Perugia, Virtus Entella, Avellino, Crotone, Ascoli e Cesena), uno score negativo battuto solo da Trapani e Novara (sempre sconfitte dallo 0-1). In definitiva la Ternana tendezialmente non riesce a reagire con efficacia ai momenti di difficoltà: «Un gruppo che non sa improvvisare, c’è ansia – l’ammissione dell’allenatore – quando ci troviamo di fronte a situazioni nuove». Migliorabile inoltre il sistema ‘a zona’ sulle palle inattive che, seppur nella parte centrale della gestione Breda abbia migliorato la difesa, ha concesso troppe palle gol agli avversari. Il temporaneo accantonamento di Martin Valjent (in nazionale nei primi giorni di Breda in rossoverde) e quello successivo di Belloni – superato anche da Janse a Brescia – hanno destato più di qualche perplessità, considerando soprattutto le negative prestazioni di Gondo da esterno destro – in fase offensiva – e l’indisponibilità di Grossi. Ma i risultati sorridono all’ex Latina per ora. Chi non lo fa – ancora nessuna ‘esecuzione’ dei provvedimenti promessi – è però Simone Longarini. Ripresa fissata per lunedì 4 gennaio.

Ceravolo nel mirino del Novara

Ceravolo nel mirino del Novara

Magliette e sondaggi Chiusa intanta la votazione dei tifosi in riferimento alle casacche della stagione 2016-2017. Come informa la società rossoverde tramite il sito ufficiale, a prevalere sono state le ‘favorite’: la 1° per la prima maglia, la 2° per la seconda e ancora la 1° per la terza. Sarà ‘Hic Sunt Ferae’ il motto sul colletto e non ‘F.P.P.’.

Le maglie 2016/2017 selezionate dai tifosi (foto ternanacalcio.com)

Le maglie 2016/2017 selezionate dai tifosi (foto ternanacalcio.com)

Addio a sorpresa? Fabio Ceravolo al Novara. E subito: più di un’idea secondo quanto riportato dal giornalista Sky Gianluca Di Marzio sul proprio portale ufficiale. «La società piemontese ha raggiunto un accordo triennale con Fabio Ceravolo, punta della Ternana: per l’intesa definitiva manca tuttavia l’intesa con il club rossoverde, che chiede 150 mila euro contro la massima offerta di 100 che il Novara è disposto a mettere sul piatto. Nel caso di mancato accordo, tuttavia, il giocatore arriverebbe da svincolato a giugno». Per il locrese finora tre reti – quattro se considerata quella al ‘Piola’, che la Lega ha convalidato come autogol di Pigliacelli – in campionato.

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