Ternana: «C’è difficoltà per i 21 contratti»

Danilo Pagni, neo ds, si ripresenta: «Ma non ci ferma la cosa. Privilegiato ad essere qui nonostante avessi contratto col Milan». L’avviso: «Non siamo discount, bottega cara»

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Stefano Ranucci e Danilo Pagni

Danilo Pagni ha lasciato un ruolo al fianco di Massimiliano Mirabelli, ds del Milan, per scendere di due categorie e provare a riportare la Ternana in serie B. La sua seconda avventura rossoverde partirà dalla serie C, suo malgrado: «Mi sento privilegiato ad essere qui nonostante avessi un contratto per un ruolo operativo in un club di serie A», ha enfatizzato nella presentazione – bis, la prima nel gennaio 2017 – allo stadio Liberati. Via della Bardesca ‘corteggia’ gli Pasquale Fazio e Luca Mazzoni, ritiro al via da metà luglio: queste le notizie principali. Difesa a cinque sul mercato al di là della delucidazione sulle due ex ‘Fere’, ma c’è  un avviso: «Non c’è nessun discount qui, la bottega è cara». Messaggio per gli acquirenti di Adriano Montalto e Mirko Carretta in primis. E il presidente Stefano Ranucci attacca la Lega B.

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La presentazione con ancora la serie B alle spalle. Cambierà

Un Danilo Pagni dimagrito – d’altronde nell’anno al Milan ha fatto discreti giri per il mondo – e molto sorridente alla sua ‘prima’ ufficiale nella nuova avventura rossoverde. La piazza invece, nell’ultimo anno, di gioie (al di là della vittoria di Pirro nel derby) non he ha vissute, tutt’altro. Il 43enne di Castrovillari ha l’arduo compito di costruire una squadra in grado di vincere il campionato di serie C: «La proprietà – ha esordito – mi ha chiesto di riportare la Ternana dove stava. Faremo di tutto per accelerare i tempi senza se e ma: inutile che vi sto a dire le difficoltà che ci sono, sapete quanto ci hanno messo Napoli, Lecce e altre squadre a risalire. La realtà dice che la società è molto ambiziosa e a mio avviso ci sono i requisiti giusti». Però il dirigente calabrese chiarisce subito una cosa non semplice – Ranucci lo interromperà per sottolineare che «non ci ferma il problema» da gestire.

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Danilo Pagni con Giuseppe Mangiarano, 11 gennaio 2017

I 21 contratti In serie C – salvo sorprese – nel campionato 2018-2019 saranno considerati ‘over’ già i classe 1995, la categoria ‘under’ inizierà dai 1996. Dai 14 del regolamento attuale potrebbero scendere ancora secondo quanto rivelato da Pagni: «Ciò che sarà davvero difficile è ripartire da una squadra che ha 21 contratti. Un ostacolo oggettivo che solo un presuntuoso potrebbe trattare con un ‘non vi preoccupate’: di certo il problema non ci fermerà viste le ambizioni e la forza che mi ha trasferito la proprietà. Avere 21 contratti – ha aggiunto – a maggio è una casistica diciamo e non è tutto da buttare, anzi».

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Pasquale Fazio

Mirabelli, il Milan e gli amici Si sa, Pagni è legato da uno stretto vincolo d’amicizia e professionale a un ds ben noto nel mondo del calcio e che a Terni, già con Domenico Toscano, collaborò per rinforzare la rosa: «Felicissimo di essere tornato. Ringrazio il Milan, la reputo casa mia per la presenza di professionisti come Massimiliano Mirabelli, Giuseppe Mangiarano e Gennaro Gattuso. L’attuale direttore sportivo del club rossonero – la puntualizzazione – è stato l’artefice del mio arrivo lo scorso anno a Terni. Mi fregio di essere stato tra i papabilissimi e voi mi conoscete: sono un decisionista – con l’avallo della società, specifica, anche perché l’ultima parola l’avrà il trainer lucano – e a me non piace apparire nonostante il look odierno. Si riparte dalle motivazioni che ci ha trasmesso la proprietà dopo Avellino. Sono uno che sposa la causa e non difenderò l’indifendibile se sarà necessario».

Luigi De Canio

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Il rapporto con De Canio Coppia meridionale – non una novità in società – per cercare di risalire la china: «Sono contento di lavorare con Luigi De Canio, lui doveva diventare l’allenatore della Ternana prima di Carmine Gautieri nel campionato scorso e non è accaduto per motivi burocratici. Lo conosco da anni, come lui in passato venne a contatto mio padre, Dante. Ringrazio la vecchia proprietà per l’opportunità che mi fu data (breve accenno a Longarini) ma, al contempo, dico che non né io né Liverani ricevemmo un sms di ringraziamento per la salvezza raggiunta». Si era notato.

LUIGI DE CANIO PARLA DI DANILO PAGNI, VIDEO

Adriano Montalto, futuro da decifrare

La bottega, il mercato e il discount La Salernitana – e non solo, c’è anche la serie A con l’Empoli – vorrebbe Montalto per rinforzare il reparto avanzato. Ma non è l’unica ‘Fera’ inseguita, con Carretta molto richiesto (per Tremolada c’è da attendere): «Su alcuni siamo in una posizione – il pensiero di Pagni – non certo di forza, magari c’è chi può pensare che siamo un supermarket o un discount. No, non è così: la bottega qui è cara e serve buon senso. Ancora non è ufficiale, ma sembrerebbe che le liste ‘over’ in C possano ulteriormente essere abbassata rispetto agli attuali 14. 500 mila euro per Montalto? Il fantacalcio è finito, noi facciamo l’interesse dell’azienda. La bottega è cara, niente ricatti». Il concetto è passato. Servono cash ‘pesanti’ per portarli via.

QUANDO DANILO PAGNI SI SCATENÒ SUI GIOCATORI, 6 MARZO 2017, VIDEO

Luca Mazzoni

L’ex capitano e il portiere C’è invece un’apertura del 43enne calabrese sui rumours che interessano Pasquale Fazio e Luca Mazzoni: «Sono due giocatori – l’ammissione – che godono della nostra stima professionale e tecnica. Luca è del Livorno e non me la sento di parlarne, Pasquale è a scadenza con il Trapani ed è cresciuto a Terni: sono profili che ci piacciono, ma da qui al fare ci sono molti step. Dobbiamo valutare tante cose». Pagni si è poi diretto a Roma in compagnia di Ranucci per un incontro con «i vertici federali»: appuntamento definito «importante» dal presidente rossoverde.

Ranucci e i contestatori Profilo basso per il dirigente romano, tra i massimi responsabili – d’altronde è la figura apicale di maggior rilievo insieme a Stefano Bandecchi – della retrocessione in serie C. La lezione sembra essere stata compresa: «Vogliamo agire – le sue parole – con i fatti e stop proclami, dagli errori si impara. Pagni è uno dei tasselli del nuovo puzzle. Voglio sottolinerare che i contestatori, in maniera civile o meno, per il risultato del campionato appena concluso, sono gli stessi che nelle ultime ore mi hanno manifestato solidarietà per la mia condizione. Sto migliorando e ne approfitto per scusarmi ancora per ciò che non sono riuscito a ottenere finora». Per ora no comment – anche perché non dipende da lui, palla a Giuseppe Gravina – sulla possibilità di ingresso nel consiglio direttivo della terza Lega (Roberto Bonetto del Padova e Saverio Sticchi Damiani del Lecce escono per via della promozione, due posti liberi). A proposito di supporter: c’è da segnalare – era uno degli obiettivi, anche del club – la ripartenza del Centro di coordinamento Ternana club. Caccia alla ‘pace’ tra le varie anime della tifoseria.

Stefano Ranucci

L’attacco alla Lega e il paracadute che non va La questione terreno di gioco, ma non solo. In via della Bardesca hanno da ridire sull’operato della Lega B, ma prima c’è un accenno al mercato: «Non è detto che la società faccia sforza per trattenerli, magari l’input viene da loro: noi non incateniamo nessuno e i 21 contratti non ci bloccano. Non deve passare questo messaggio. Tutta questa gente – nel frattempo arriva la chiamata di Claudio Lotito, Ranucci risponde e rassicura sulla gamba – che vuol scappare non la vedo, anzi, molti giocatori si propongono. In C il sacrificio economico non è di poco conto e chiederemo un ‘paracadute’ normativo dalla B alla terza serie perché è una cifra irrisoria al momento, non ha nulla a che fare con quella della serie A. Per quel che riguarda lo sponsor tecnico abbiamo raggiunto un accordo, ci avevamo già provato. Calciatori stranieri? Se sono un’eccellenza Bandecchi può prenderli in considerazione, ma a parità di qualità prevale il ‘made in Italy’». Ed ecco la bordata in direzione via Rosellini: «Sarà una combinazione, ma noto che si vuole allontanare l’imprenditoria seria e sana. Avete visto – brucia la questione terreno di gioco, ma anche altro – come hanno gestito». Infine il ritiro: «Stiamo valutando la località, non ci vorremmo allontanare troppo per consentire ai tifosi di venire senza problemi». Insomma, Norcia potrebbe saltare.

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