Ternana dall’Entella, ipotesi iper offensiva

Rifinitura e partenza per la Liguria. Pochesci prova una sorta di 3-3-3-1: «Gruppo di soldati, mai abbassare la guardia. ‘Capoccione’ Montalto». Ranucci: «Entusiasmo fantastico»

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di S.F.

Magari lo fa davvero. Tre difensori, altrettanti centrocampisti disposti a triangolo con Paolucci vertice basso, un’unica punta e un trio tecnico a fungere da rifinitori: pazza idea 3-3-3-1 (o 3-3-4, come ha specificato giovedì in conferenza stampa) ancora messa sul campo da Sandro Pochesci durante la ‘rifinitura’ di venerdì all’antistadio, poi tutti in viaggio verso la Liguria per la sfida contro la Virtus Entella. «Giocheremo in maniera diversa rispetto a loro», l’indizio lanciato dal trainer romano per affrontare l’undici di Castorina, collega di corso a Coverciano.

Pochesci dà indicazioni al trio di centrocampo durante la rifinitura

SANDRO POCHESCI: «HO UNA SQUADRA DI SOLDATI, GUAI AD ABBASSARE LA GUARDIA», VIDEO

La ‘rifinitura’ Di recente Pochesci aveva annunciato che «la squadra prima o poi arriverà a giocare col 3-3-4» e, quantomeno negli allenamenti, il progetto è già lanciato: al ‘Taddei’ i rossoverdi, nell’ultima seduta prima della partenza, sono stati schierati con Valjent, Gasparetto e Signorini in difesa, Defendi, Paolucci e Angiulli a centrocampo e il tridente formato da Carretta, Tremolada e Tiscione alle spalle di Montalto. Problemi all’adduttore – fermo a bordo campo, non il massimo per festeggiare il 20° compleanno – per Candellone, solito lavoro differenziato per Gigli, Bombagi e Ferretti; out Zanon e Battistoni.

IL TECNICO ROSSOVERDE, LE LEZIONI DI COVERCIANO, LA DIFESA A SEI E BANDECCHI, VIDEO

Adriano Montalto

‘Capoccione’ Montalto e dubbi Non solo 4-2-3-1 – l’opzione resta valida – nella mente del tecnico rossoverde. Negli ultimi giorni molto focus sulla retroguardia a tre con Signorini e Montalto (alternati con Vitiello e Albadoro) nel gruppo dei titolari: «Andrea – le parole di Pochesci sui singoli – non mi ha convinto, ha preso due pallonate e si guardato in faccia nonostante non fosse la parte del corpo coinvolta; devo anche valutare la visione periferica che ha con la maschera protettiva. Per quel che concerne il reparto offensivo ho quattro punte centrali e per il momento ne stanno giocando due: sono tuttavia in arrivo tre gare ravvicinate e molti trasferimenti, vediamo che accade». Con l’ex Trapani c’è una sorta di rapporto odio-amore (non sono mancati siparietti simpatici tra i due, tra rimproveri e spinta motivazionale da parte dell’allenatore): «Montalto è un capoccione, deve lavorare di testa perché ha ciò che Albadoro non ha nelle corde. Deve credere in sé stesso e già in passato ho detto che lui rappresenta il mio centravanti». Passaggio anche su uno dei trequartisti: «A Tremolada manca una caratteristica per essere il mio trequartista. Lui è il calciatore più tecnico della rosa e ha piede eccezionale, ma deve imparare a giocare più semplice. In questi giorni mi sta impressionando anche Taurino. E ricordate che fuori casa metterò sempre un attaccante in più». I convocati sono 23, ovvero tutti i disponibili.

La difesa con Valjent, Gasparetto e Signorini

ANDREA PAOLUCCI: «A CHIAVARI PER MOSTRARE IL NOSTRO GIOCO E FARE IL MATCH», VIDEO

L’opzione Carretta e i soldati Pochesci ha più volte testato – da esterno destro nel 3-3-3-1, ma anche nel 4-2-3-1 – l’ex Matera nell’undici titolare in settimana. Arriva a lui dopo aver parlato di tutta la truppa: «Non mi stanco mai, non corro come loro ma ho duecento occhi e ascolto, è molto importante farlo quando parlano i ragazzi. La Ternana è una squadra di soldati e mi piace molto. Carretta? Giocatore da partita in corso, in grado di fare la differenza e ribaltare l’azione; è in ritardo tuttavia per quel che concerne la manovra generale, contro il Cesena è entrato da mina vagante e li ha messi in difficoltà. Abbiamo – ha proseguito Pochesci – una bella rosa e mi posso divertire: sabato andremo su un campo piccolo, sintetico e veloce, la tecnica conterà moltissimo e dobbiamo stare bene fisicamente. Giocheremo con uno schieramento tattico un po’ diverso rispetto al 4-3-1-2 dell’Entella».

Sandro Pochesci con Evangelisti e Carretta

IL ‘MAESTRO’ DI POCHESCI E CORAGGIO, PARLA CLAUDIO DI PUCCHIO

Il gioco, le vittorie e la tensione L’Italia calcistica – oltre alle particolari dichiarazioni – ha iniziato a scoprire metodologie e idee del tecnico rossoverde: «Il giocare bene – dice in merito – è una caratteristica delle mie squadre perché valorizzo i miei ragazzi, ma è anche vero che non ho mai vinto nulla. Sono più un allenatore per migliorare che per vincere, quando riuscirò a diventare vincente probabilmente avrò realizzato un qualcosa di totale. In generale voglio una squadra sempre con gli occhi della tigre, senza essere presuntuosa. Non devo guardare né classifica né prestazioni. Conosco il mio lavoro e la Ternana è una squadra che va sempre stimolata: se non diamo sempre il 12% siamo nulla. A livello personale mi dà fastidio il fatto che ora sono un professionista e vengo giudicato da dilettante: pensate se un dottore sta facendo un’operazione e vado a suggerirgli ciò che deve fare, minimo – conclude con una battuta – mi tira il bisturi se lo ha dietro». Ad arbitrare sarà Francesco Fourneau di Roma.

Stefano Ranucci con Di Girolamo, Lupi e Giacchetti: maglie per tutti

AVENATTI IN VISITA A TERNI

LE PAROLE DI STEFANO RANUCCI: «CALMA, SIAMO ALLA 1° CHICANE», VIDEO

Ranucci e gli sviluppi: «Siamo alla prima chicane» Assorbita la delusione per il commissariamento della Lnpb (fino al 31 dicembre), il presidente della Ternana – con tanto di cravatta rossoverde di longariniana memoria – a firma Unicusano ha presenziato giovedì alla serata ‘Umbria Sport Events’ in piazza Europa. Un premio è andato anche a lui: «Siamo arrivati – ha commentato dopo aver ascoltato il messaggio del numero uno rossoverde dal 1975 al 1979, Gianfranco Tiberi, presente il figlio Francesco – in punta di piedi e l’entusiamo che si respira a Terni è fantastico. Promesse non ne possiamo fare, posso solo dire che stiamo lavorando davvero tanto per regalare soddisfazioni: ci sta emozionando tutto questo e quel che poco che abbiamo fatto, in maggior partire dietro le scrivanie, è grazie all’appoggio delle istituzioni. Il premio di stasera lo considero di buon auspicio, ancora siamo alla prima chicane e il gruppo non si è sgranato. Sono del partito – in risposta al giornalista Luca Marchetti – di chi rimane sempre con i piedi per terra, ma qualche minuto al giorno i sogni (serie A) me li concedo: tutte le mattine attraverso piazza Europa – ha terminato – e mi rendo conto che c’è necessità di dare qualcosa di rilevante a questa gente». Donate maglie al sindaco Leopoldo Di Girolamo, all’assessore allo sport Emilio Giacchetti e al delegato provinciale (nonché presidente di Confcommercio Terni) Stefano Lupi; tra beghe di Lega, spostamento di sede e progetti da impostare il lavoro non gli manca. Capitolo ‘Primavera’: sabato mattina – calcio d’inizio alle 11 a Campitello – esordio casalingo al cospetto del Crotone per i giovani di Ferruccio Mariani.

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