Ternana, tris casalingo termina con Paganese

I rossoverdi vogliono il terzo bottino pieno di fila tra campionato e coppa. Gallo: «Facciamo ancora pochi gol per ciò che creiamo»

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Un tris da chiudere per la Ternana. Domenica pomeriggio i rossoverdi di Gallo sono attesi dalla terza gara di fila tra le mura amiche e l’obiettivo, dopo i successi con Picerno e Fermana, è ottenere un nuovo bottino pieno per terminare nel migliore dei modi questo mini ciclo al ‘Liberati’: l’inarrestabile – coppa a parte, per ora – Reggina di Toscano non consente alle Fere altri passi falsi davanti ai propri tifosi. Diretta testuale su umbriaOn dalle 17.

L’avversario di turno

I campani di Alessando Erra non sono proprio formidabili fuori dal fortino amico, tutt’altro. Una ghiotta chance per Mammarella e compagni, ma Gallo avverte: «La Paganese ha giocatori di qualità, Scarpa ha uno storico importante in serie B. Sono organizzati, hanno gamba e di certo non sarà semplice, gli ho visto fare il 3-5-2 ‘vero’ fuori casa e stara a noi cercare di farli preoccupare più alla fase difensiva. Mi sembra una squadra più avanti rispetto a molte altre», ha commentato il trainer rossoverde. I convocati sono ventitré con il rientro di capitan Defendi, gli indisponibili sono lo squalificato Paghera, Bergamelli e Niosi. Il 49enne di Bollate ha annunciato che schiererà il solito 4-3-1-2 ‘ibrido’ con il terzetto mancino in mediana (Palumbo, Proietti, Salzano) e, con ogni probabilità, Suagher-Celli al centro della difesa. 

La coesione e il Nesta devastante 

La gara di coppa con la Fermana – al netto del fatto che gli ospiti hanno schierato molti giovani – ha visto ben comportarsi le secondee linee, o quantomeno chi finora ha avuto meno minutaggio. Un feedback buono per il prosieguo della stagione: «Devono – le parole di Gallo in merito – per forza rispondere così se non vogliono togliersi di mezzo da soli, devono entrare nel progetto e rimanerci a prescindere dalle scelte. Altrimenti ci si fa male». Su questo filone ci si concentra in particolar modo su Nesta: «A me piace guarda il calcio a 360 gradi. La cosa difficile di un tecnico è la gestione, giovani compresi,ad allenare siamo capaci tutti: su Nesta c’era il rischio di danneggiarlo viste le aspettative della piazza, sia lui che Onesti hanno tenuto botta dopo mesi di allenamento con i più grandi. Se ho ragazzi di prospettiva devo attenzionarli bene, lui ha capito che il ruolo di terzino gli può dare futuro e una volta che imparerà ad andare senza palla diventerà devastante. Nel girone di ritorno sarà migliore». Nella Paganese spiccano gli ex Stendardo e Diop, più l’attaccante Calil. Il brasiliano tuttavia è indisponibile.

L’aspettativa e la ratio realizzativa insufficiente

Siamo a poche gare – il 27 novembre si gioca con l’Avellino in coppa, l’eventuale quarto a dicembre contro la vincente di Siena-Teramo – dalla conclusione del girone di andata: «Quello che mi aspetto è riuscire a mantenere questo passo, che è importante, ed avere continuità. In modo tale da essere pronto per qualsiasi evenienza», dice con il sorriso di chi non vuole sbilanciarsi. «La partita di Monopoli pesa sulla nostra classifica, lì abbiamo sbagliato e mi dà fastidio. Con l’Avellino è mancata la finalizzazione, non la prestazione». Per farlo servirà migliorare in ambedue le parti del campo: «La fase realizzativa dobbiamo migliorarla, per quel che creiamo facciamo ancora pochi gol», ribadisce. «Alla coppa Italia ci tengo, mi ha dato – il breve accenno in merito – delle indicazioni anche per le gare di campionato. La squadra è in salute, con voglia e presente sotto l’aspetto mentale e fisico». Ad arbitrare il match sarà Eduart Pashuku della sezione di Albano Laziale.

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