Ternana in C da ultima: i numeri del disastro

Stagione con retrocessione dai numerosi record negativi. Danno sportivo ed economico, si riparte dal basso

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di S.F.

Un estate da vivere preparando la serie C. L’off season rossoverde è scattata sabato post ufficializzazione del direttore sportivo Danilo Pagni, sconfitta con l’Avellino e ‘giro’ conclusivo per lo stadio di Stefano Bandecchi, l’ultimo mea culpa stagionale prima del classico ‘rompete le righe’. Tempo di leccarsi le ferite e provare una difficoltosa, immediata risalita. Un’annata con tanti record negativi e chiacchiere disattese, con sacrosanta retrocessione da ultimi della classe.

STFANO BANDECCHI E L’ULTIMO GIRO DI SCUSE PRIMA DEL ‘ROMPETE LE RIGHE’, VIDEO

Sandro Pochesci e Luca Evangelisti il 7 gennaio: entrambi licenziati

37 – I punti collezionati. Dato peggiore dalla stagione 1992-1993 (18, ma con la regola dei due punti per vittoria).

100141 – Gli spettatori complessivi ufficiali nelle gare casalinghe della Ternana, media di 4.768 (gli effettivi sono di meno, ovviamente, considerando la non presenza costante degli abbonati. Superata la cifra a cinque zeri che mancava da due stagioni: +18.9% rispetto all’annata 2016-2017.

1317 – I minuti in svantaggio della Ternana nel corso del campionato. Dato battuto solo dalla Virtus Entella (1391).

Ferruccio Mariani, 0 punti su 9 a disposizione

10 – La striscia più lunga di match senza vittorie (con Sandro Pochesci, dal 21 ottobre al 16 dicembre, a Palermo). In un singolo campionato non accadeva dal 2005, terza serie compresa. La Ternana ha poi collezionato altri tre momenti del genere: otto match di fila senza tre punti (Pochesci, Mariani, De Canio dal 28 dicembre al 27 febbraio) e cinque ko consecutivi, dallo 0-3 con il Pescara alla chiusura con l’Avellino.

4 – I gol di Adriano Montalto in Ternana-Pro Vercelli, record di sempre per un giocatore rossoverde in serie B. Negli ultimi dieci anni, nel torneo cadetto, ci erano riusciti anche Meggiorini, Éder, González, Martinetti e Granoche. La 30enne punta siciliana – ha già salutato su Instagram – con ogni probabilità lascerà la Ternana: il pressing della Salernitana prosegue e dalla Campania si parla di un triennale pronto.

Luigi De Canio, disastro con Ascoli e Pescara

0 – Le marcature di Federico Piovaccari in 657 minuti di gioco. Tra pali e prestazioni incolori i suoi sei mesi rossoverdi si sono rivelati un flop: per lui solo un assist per Carretta, a Vercelli.

77 – Le reti incassate nelle 42 partite disputate. In linea assoluta è il secondo dato peggiore della storia societaria (peggio solo nel 1949/1950 in serie C); per media (considerando solo la serie B) sfiorato il record negativo assoluto dell’annata 1947-1948 (63 in 34 match, media 1.85). La Ternana 2017-2018 chiude a quota 1.83, ‘salva’ per una sola marcatura.

7 – Le gare con bottino pieno. Lo stesso numero dell’annata 2005-2006: per trovare un dato più basso bisogna tornare, anche in questo caso, al campionato di serie B 1992-1993.

Federico Piovaccari, 0 gol all’attivo

62 – I gol all’attivo, miglior dato generale dall’annata 2003-2004 (64, ma con quattro gare in più visti 46 match che si disputarono). Invece per media (tutte le serie) bisogna tornare indietro al campionato di serie D 1963-1964 per trovare un dato superiore: furono 54 in 34 match (1.58, contro l’1.47 nel torneo appena concluso). In serie B score migliore solo nel 1947-1948: anche in quel caso furono 54 in 34 sfide. Fu retrocessione anche in quella circostanza a causa delle pessime performance difensive.

62.9% – 39 gol in tre per Montalto, Tremolada e Carretta (sei assist a testa per il milanese e il pugliese, i migliori della squadra). Alta la percentuale d’incisione sul bottino complessivo di squadra.

Pochesci, 33 minuti di confronto con i difensori. Era il 2 ottobre

5 e 9 – I penalty concessi (due gli errori, di Albadoro e Tremolada) e fischiati contro la Ternana (due falliti, Coronado e Zigoni). Avellino e Frosinone (10 a testa) le uniche ad averne a sfavore in maggior misura.

4 – Le gare a porta inviolata, altro record negativo del campionato. Due con Pochesci (Cesena, Carpi) e altrettante con De Canio (Frosinone, Novara).

53.17 – I minuti disputati da Andrea Repossi ad Ascoli, nel debutto da professionista post ‘caos’ comunicazionale tra Luigi De Canio e l’ex team manager Emilio Miele: una delle pagine chiave – in negativo – della stagione rossoverde.

Stefano Ranucci e Stefano Bandecchi

42 – Le presenze di Luca Tremolada in campionato, l’unico sempre presente. Record di gettoni da titolare invece per il capitano Defendi con 38. Per il trequartista lombardo anche il dato più alto per quanto concerne i tiri tentati (94, segue Carretta con 81). Anche per lui messaggio che sa di addio su Instagram.

29% – La ratio realizzativa di Adriano Montalto: 20 gol con 68 conclusioni. Per lui ben 7 reti di testa; la Ternana ha realizzato quasi il 25% (15) dei suoi gol grazie al gioco aereo.

16 su 39 – I punti raccolti dalla Ternana dalla situazione di vantaggio iniziale. Tre vittorie (Cesena, Cremonese, Novara), sette pareggi e tre sconfitte (Frosinone in terra ciociara, Cesena al ritorno, Avellino in chiusura) dall’1-0 rossoverde. Poco più del 40% dei punti a disposizione. Ci sono solo due squadre che hanno realizzato meno volte il primo gol di un match: il Carpi (dodici, con undici vittorie e un ko) e la Virtus Entella (dieci, con otto vittorie, un pareggio e una sconfitta). ‘Leggera’ differenza nella gestione del vantaggio.

Adriano Montalto verso l’addio

9+2 – Ammonizione ed espulsioni di Andrea Signorini, il giocatore più ‘cattivo’ tra i rossoverdi.

30 – I giocatori utilizzati (figurano anche Taurino, Bombagi e Candellone). L’unico a non aver mai debuttato – al di là di coloro che sono andati via in prestito e di Mattia Battistoni – è Matteo Capitani.

0.956 e 0.937 – Le medie punti di Sandro Pochesci (in 23 partite) e Luigi De Canio (in 16). Nessun allenatore dei rossoverdi (per Mariani 0 su 9) è riuscito ad arrivare a quota 1.

Andrea Signorini e Daniele Gasparetto

19 – I membri ufficiali dei vari staff tecnici: Sandro Pochesci, Ferruccio Mariani e Luigi De Canio allenatori; Emilio Coraggio, Roberto Borrello ed Ezio Brevi i vice; Matteo Basile, Luigi Garofalo e Giovanni Petralia preparatori atletici; Paolo Gobattoni e Paolo Foti preparatori dei portieri; Stefano Furlan, Fabrizio Durante, Danilo Giovannelli, Filippo Orlando, Fabrizio Fabris e Tiziano Mucciante collaboratori tecnici; Francesco Guicciardini per il recupero infortunati; Daniele Persico match analyst. Più uno ‘psicologo dello sport’.

27 – Il numero degli incontri nei quali la Ternana ha subito il primo gol, record negativo del torneo. Score di quattro vittorie (Spezia, Pro Vercelli, Cittadella, Perugia), sette pareggi e sedici sconfitte: 19 sugli 81 a disposizione. A livello complessivo rimonte vincenti in maggior misura solo per Foggia (sei su ventitré gare) e Frosinone (cinque su diciotto).

Alessandro Plizzari, 1° stagione da pro con retrocessione e convocazione in under 21

19 – Le sconfitte in campionato, peggio solo la Pro Vercelli (20). Eguagliate le due ultime annate: per trovare di peggio si deve tornare alla ‘solita’ stagione 1992-1993 (24).

3 – Le reti segnate al Curi nel 2-3 in terra perugina. Prima volta societaria – risultati ufficiali – nella storia societaria e rotto l’incantesimo che perdurava dall’ottobre del 1991. Vittoria di Pirro.

18 dicembre – L’ultima occasione pubblica – inaugurazione dell’anno accademico della ‘Niccolò Cusano’ – dove Bandecchi ha parlato di speranza serie A: «Siamo fiduciosi, ormai sono l’unico a credere che ci andremo». Poi le cose precipiteranno ulteriormente.

0 – I successi in trasferta di Sandro Pochesci in un intero girone, più la trasferta di Empoli.

Varone e l’ex team manager Emilio Miele

10 – Le presenze da titolare di Michele Rigione, altra delusione di un mercato di gennaio più che insufficiente.

12 – Le partite nelle quali la Ternana ha subito tre o più reti. Le stesse – ma in combinata – delle ultime due annate precedenti (5 e 7).

31 – Le giornate consecutive (dal 29 ottobre, 0-0 con il Carpi) trascorse in zona retrocessione.

2,772.433 – I milioni di euro ricevuti per la stagione 2016-2017 (ultimi dati disponibili al 30 giugno 2017) in riferimento ai contributi federali. L’anno precedente erano stati 2,939.879. Quest’anno entreranno, poi pesante ‘buco’ per la società.

Il ‘dollaro’ con il volto di Bandecchi, una delle proteste stagionali

1,250.960 – I milioni di euro entrati nella stagione 2016-2017 per ricavi proventi televisivi. Anche in questo caso nel bilancio al 30 giugno 2018 ci saranno, poi altro ‘buco’ causato dalla retrocessione.

623.365 e 730.999 – I contributi federali incassati dalla Reggiana 1919 S.p.A. nelle ultime due stagioni in Lega Pro/Serie C. Discreta differenza – cifra non uguali per tutti, ma non si discosta molto – rispetto alla B. Diritti radiotelevisivi e proventi media? 28 mila euro. Per via della Bardesca è in arrivo il ‘paracadute’ per la retrocessione da 600 mila euro.

Al centro Danilo Pagni, si riparte dal 43enne di Castrovillari come ds

2 – Gli anni per arrivare in serie A che Stefano Bandecchi aveva ipotizzato dall’arrivo nella nuova proprietà. Poi conferenze, scuse, contestazioni, giro di campo – per ammettere gli errori – post Avellino e ripartenza dalla serie C.

11 – I punti persi nei cinque minuti finali più recupero dalla situazione di vantaggio. Due con Venezia, Cremonese, Perugia, Pescara e Foggia, uno con la Virtus Entella.

32 – I punti di sutura per Gasparetto (20, palpebra destra) e Signorini (12, arcata sopraccigliare sinistra) post scontro di Palermo, uno degli episodi di maggior rilevanza a testimonianza della confusione – eufemismo – difensiva della Ternana.

Luca Tremolada: 42 presenze, 12 gol e 6 assist. Probabile addio anche per lui

Indefiniti – Scienziati, gufi, maghi, sapientoni e stregoni tirati in ballo da Sandro Pochesci il 19 agosto dopo Ternana-Partizani Tirana.

15 giugno 1997 – Finale playoff, Carpi-Monza 2-3 sul neutro di Ferrara. L’ultima partita in serie C di Luigi De Canio che, in quella circostanza, fallì l’assalto alla B nel confronto con i lombardi di Luigi Radice: 21 anni dopo il lucano ripartirà dall’ultima serie professionistica. Per lui vittoria al derby e clamoroso crollo nel mese conclusivo.

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